lunedì 27 febbraio 2012

Arrancando verso Treviso

Sabato pomeriggio ho ripreso gli allenamenti dopo sette giorni di riposo assoluto a causa dell'influenza. Avevo tanta voglia di correre, anche perchè per la prima volta dopo mesi la temperatura era di un fantastico, fantasticissimo tepore. Per paura di colpi d'aria mi ero vestito troppo, con pantaloni lunghi, maglia felpata, giubbetto antivento senza maniche e berretto di lana. Alla soglia del ridicolo direi....ma il timore di un colpo di coda della bastarda era dietro l'angolo e ho preferito rischiare di morire dal caldo piuttosto che il contrario. L'obiettivo di ripartire con 18 km si è rivelato fin da subito troppo ambizioso. La partenza è stata difficile con i primi 2 km lentissimi soprattutto causa il sempre più presente fastidio (ormai trasformatosi in dolorose fitte) all'adduttore destro nella zona appena sotto l'inguine all'interno della coscia. Nei successivi chilometri in leggera discesa il dolore si è affievolito e l'andatura arrancante non evitava un'abbondante sudorazione. Dopo 9-10 km il desiderio di fermarsi e riposare un pò era quasi superiore alla forza di volontà che mi diceva di non mollare per nessun motivo. Ho deciso di resistere e il ritorno verso casa è stato quasi traumatico a ritmo decrescente fino a oltre i 5' al km. Alla fine ho dovuto accorciare il percorso e accontentarmi di 17 km in regressione alla media di 4'41" al km. Sono arrivato a casa disidratato e molto stanco ma contento di avercela fatta senza soste. Il primo giorno di ripresa è andato. Ieri c'è stato il secondo in compagnia del Bress e con un'altra giornata di caldo primaverile a 16-17° caratterizzata da una fastidiosa brezza. Stavolta pantaloncini sopra il ginocchio, maglia più leggera, ancora giubbetto antivento e berretto di lana. Siamo partiti con obiettivo di 15-16 km e sensazioni di estrema fatica come il giorno prima, l'adduttore pizzicava meno e i primi 8 km in leggera salita sono stati duri anche se il ritmo era un pò più rapido sui 4'35" al km. Nel tratto pianeggiante ho provato ad accelerare per vedere cosa succedeva, a pari fatica andavo soprendentemente a 4'10" e nei 6 km in discesa ho corso a 4' di media, con parecchia fatica daccordo ma almeno la fatica era motivata. Alla fine sono stati 16 km in progressione a 4'20" di media, con FC di 10 battiti sopra la norma ma decisamente molto meglio del giorno precedente. Oggi non va molto bene: ho un male diffuso alle gambe e senza esagerare mi sembra di essere reduce da una maratona. Dolori diffusi ai quadricipiti e l'impressione di avere il piombo dentro ai polpacci, non so come farò stasera.... Se dopo sabato mi davo il 10% di possibilità di correre domenica la maratona di Treviso e dopo ieri il 20%, oggi le percentuali sono nuovamente in calo. Ci terrei molto a parteciparvi ma realisticamente oggi le possibilità di arrivare al traguardo sono basse. Ho ancora qualche giorno per recuperare, forse giovedì o venerdì avrò le idee più chiare ma se partirò sarà sempre un'incognita. Mi è già capitato in passato di arrivare ad una maratona dopo un paio di settimane no, ad esempio ricordo il calvario di Roma l'anno scorso dove arrivai in ginocchio....ma ricordo anche la sopresa di Verona dove dopo una settimana di malanni ottenni un risultato inaspettato. Quindi meglio aspettare ancora qualche giorno prima di alzare definitivamente bandiera bianca. Deciderò all'ultimo momento, intanto per rifarmi mi sono iscritto alla maratona di Ferrara del 25 Marzo.

mercoledì 22 febbraio 2012

Altro che gara...

Nell'ultimo post di giovedì caldeggiavo il ritorno alle gare nell'imminente mezza di Verona che avrebbe dato inizio alla nuova stagione. Questa volta ho parlato troppo presto ma chi poteva prevedere quello che poi è stato? La settimana scorsa a parte una fastidiosa fitta intermittente all'inguine destro tutto sembrava procedere regolarmente, dopo qualche chilometro di riscaldamento il dolore si rarefaceva e non creava più di tanto scompiglio per poi sparire quasi del tutto. Avevo ridotto l'intensità degli allenamenti ed ero curioso di testarmi in una mezza per vedere a che punto ero in vista dell'imminente Treviso marathon. Neanche un accenno dei cronici raffreddori che ogni anno in questo periodo mi assillano. Negli ultimi anni, considerata la mia quotidiana esposizione alle intemperie, per lavoro ma soprattutto per gli allenamenti che svolgo in ogni condizione atmosferica tutte le sere, ho sempre deciso di fare il vaccino anti-influenzale e devo dire che ha sempre svolto egregiamente la sua funzione dato che, a parte solo per un paio di giorni l'anno scorso, era da un bel pò di tempo che non mi ammalavo. Quest'anno ho pensato di non farlo anche per verificare se è veramente così protettivo come dicono. I risultati non hanno tardato a farsi vedere. Sabato mattina mi sentivo normale e avevo deciso di non correre per riposare al meglio per la mezza dell'indomani. Nel pomeriggio la situazione è cambiata ed ho iniziato a sentirmi strano, la febbre è salita rapidamente e da li a poco un potente raffreddore mi ha assalito. Sono stato preso da un costante mal di testa nella parte frontale e la febbre è passata da 36 a 38.5 nel giro di poche ore. Il dottore mi ha prescritto dei medicinali, tipo tachipirina e aerosol, e un pò di pazienza, è un'influenza rabbiosa che può durare anche 10 giorni. Oggi la situazione non è migliorata di molto, la febbre continua ad andare su e giù e la testa mi fa ancora male, il raffreddore non accenna a diminuire e gli effetti dell'aerosol tardano a farsi sentire. In pratica da qualche giorno sono completamente privo di olfatto e se voglio farmi passare il mal di testa devo usare analgesici. Ormai le mie speranze di correre a Treviso il 4 marzo sono ridotte al lumicino e se anche riuscirò ad andarci sarà solo per un (tribolato) allenamento. Non è che sia questione di vita o di morte parteciparvi a tutti i costi, l'ho già disputata almeno cinque volte e anche se salta per un anno non muore nessuno. Mi spiacerebbe molto di più se mi dovesse capitare di dover saltare quella di Madrid o di Chicago. In ogni caso ho già addocchiato un obiettivo di riserva che potrebbe essere posto a Ferrara il 25 marzo, ci penserò, intanto cercherò di guarire prima e meglio che potrò.... Per il momento good run Amici! Ci aggiorniamo.

giovedì 16 febbraio 2012

Di nuovo in gara!

Finalmente domenica si torna a gareggiare in una mezza maratona, una distanza che mi piace ma che non è la mia preferita. Non mi intimorisce particolarmente come quando mi appresto ad affrontare una maratona anche se è pur sempre da non sottovalutare e a 14 giorni da Treviso sarà un bel banco di prova per capire a che punto siamo con la preparazione. Mi piacerebbe arrivare a Treviso per puntare alle 2h40-41' ma non so neanche se attualmente sono in grado di correre una mezza in meno di 1h20'. Sarà anche vero che sono uno che ha sempre avuto più resistenza che velocità ma per ambire ad un tempo simile in una 42 km penso che si debba essere in grado di correre i 21,1 km in almeno 1h17'-18'. Capita quindi giusto a puntino la mezza maratona di Giulietta&Romeo a Verona, un'occasione per ritornare a respirare l'atmosfera della competizione e per verificare con il cronometro ufficiale alla mano il proprio stato di forma attuale. Correre a Verona mi è sempre piaciuto, è una città molto bella ed è sempre bello passarci una giornata con gli amici, solo della Fulminea saremo in 29, più ci saranno tutti quelli delle squadre concorrenti..... Il percorso, modificato rispetto agli anni passati, è scorrevole e non presenta grosse difficoltà se non l'attraversamento di un paio di ponti. La partenza è situata presso lo stadio Bentegodi e l'arrivo con il passaggio all'interno dell'Arena è molto suggestivo. Ci sono molte curve ma buona parte del tracciato si svolge nel centro della città. Due anni fa corsi la mezza in 1h15'49" e qualche settimana dopo la maratona a Treviso in 2h36'34". L'anno scorso mi lanciai nella maratona e nonostante un raffreddore potentissimo e un percorso che negli ultimi 12 km era intasatissimo dal traffico dei partecipanti alla mezza riuscii a staccare un 2h39' inaspettato. Tornando ad oggi, dopo le ultime due settimane di carico chilometrico, da lunedì ho ridotto di molto gli allenamenti e sette giorni di scarico ci stanno proprio bene. Lunedì e martedì ho corso 10 km senza faticare troppo. Ieri sera c'è stato l'allenamento impegnativo infrasettimanale pregara: obiettivo 7 km di riscaldamento a 4'30"/km + 8 km a 3'50"/km, senza guardare i parziali nel Garmin, ovvero 15 km a sensazione tentando di avvicinarmi il più possibile ai tempi prestabiliti. Ebbene devo dire che sono stato bravo perchè ho sgarrato di poco chiudendo i primi 7 km in 31'02" (4'26"/km) e gli altri 8 km in 31' netti(3'45"/km). Giuro di non aver mai guardato il cronometro ed è stato curioso guardare i km parziali alla fine appena arrivato a casa. A sensazione e a fatica, immaginavo e speravo di essere andato un pelo più forte e fortunatamente è stato così. Ho tenuto un pò di margine, soprattutto nel riscaldamento che è stato facile, poi nei chilometri tirati ho gestito lo sforzo senza mai arrivare al 100% assestandomi al 90-95% dello sforzo. Forse guardando i parziali avrei anche potuto osare un pò di più ma ogni tanto è bello anche esercitarsi sui ritmi di corsa cercando di imparare ad andare a occhio alla velocità scelta. Nei 10 km di martedì mi sono sbagliato di soli 10" sul tempo previsto di 45'.... Gli allenamenti proseguiranno oggi e domani con altri 10 km facili, sabato sarà il giorno di un meritato riposo dopo oltre un mese e mezzo di allenamenti quotidiani. Domenica avremo un'idea più precisa di quali frutti avranno dato tutti questi giorni di sudore. Li si che bisognerà tirare fuori il 100% e anche qualcosa di più. Dopo di che forse avrò un'idea un pò più chiara di dove andrò a parare il 4 marzo a Treviso...

lunedì 13 febbraio 2012

Un'altra settimana voluminosa

Gli ultimi 14 giorni sono stati molto intensi: in totale 16 allenamenti e 281 km corsi che fanno più di 20 km al giorno di media (garantisco che sono tanti anche se fatti ai miei ritmi lenti). Dopo i 145 km della settimana scorsa, anche in quest'ultima non sono stato con le gambe incrociate e nonostante le condizioni climatiche avverse ne ho fatti altri 136. E' stato molto freddo ma al contrario che in altre zone dell'Italia ha nevicato pochissimo e a parte ieri non ci sono mai stati problemi a correre in strada. Ho letto in altri blog di amici costretti a correre per tutta la settimana sul tapis roulant causa le abbondanti nevicate oppure dover lottare contro venti a 100 km/h. Posso dunque considerarmi fortunato e ringraziare il cielo di aver dovuto sopportare solo il freddo. Prima o poi verrà anche il caldo..... Ho iniziato la settimana lunedì sera con 15 km tranquilli a 4'20", martedì 18 km a 4'17" con gli ultimi 10 più allegri, mercoledì ancora 15 km con gli ultimi 9 in progressione fino a 3'50" (poca fatica), giovedì un bel giro di 23 km con Drugo e Ober a ritmo costante sui 4'20-25". Venerdì è stato il giorno dell'allenamento di qualità, ovvero un fartlek con quattro serie di 1'-2'-3' forti alternati ad altrettanti minuti di recupero veloce. Con il riscaldamento sono stati in tutto 18 km a 4' al km di media di cui gli ultimi 12 in fartlek a 3'50", non eccezionale ma col freddo che c'era quella sera mi sembra già buono; il cuore poi a solo 151 battiti di media mi ha dato la sensazione che nonostante le gambe siano piene di chilometri la condizione sia abbastanza buona. Sabato è stato il giorno del doppio: la mattina 13 km a 4'30" in palestra, la sera altri 17 km fuori a 4'10", totale 30 km! Domenica pomeriggio dopo la lieve nevicata della notte ho fatto gli ultimi 17 km della settimana in compagnia del Bress, ritmo soft obbligatorio causa fondo stradale in alcuni tratti completamente ghiacciato. Questa settimana è finalmente giunta l'ora di tirare un pò il fiato, correrò molto meno sperando di arrivare poco stanco alla mezza di domenica prossima a Verona. Sarà un ottimo banco di prova per farsi un'idea in prospettiva dell'ormai imminente maratona di Treviso del 4 marzo.
P.S: nella foto in alto è ritratta la strada dove un giorno mi piacerebbe andare a correre a petto nudo:-)

lunedì 6 febbraio 2012

Sette giorni chilometrosi nel gelo

Sebbene odii il freddo e i mesi invernali, il gelo di questi giorni non ha minimamente condizionato o diminuito la mia voglia di correre. Anzi, al contrario, l'ha aumentata. Per trovare nel mio diario una settimana con così tanti chilometri percorsi sono dovuto tornare indietro fino al mese di agosto 2010. Negli ultimi sette giorni ho macinato 145 km suddivisi in otto allenamenti (venerdì doppio). Mi sentivo bene quindi ogni sera sono riuscito a fare più chilometri di quelli per cui ero partito. E a solo 27 giorni dalla prima maratona dell'anno questo è tutto oro colato. Sto accumulando resistenza e convinzione di farcela in un discreto tempo anche se la velocità attualmente non è molto elevata. L'obiettivo di questo ultimo mese sarà di migliorare anche quella, poi a Treviso avremo il giudizio e in caso negativo ci saranno delle altre corse per rifarsi. L'importante intanto è buttare giù le basi. Sono stati sette giorni intensi corsi nel gelo assoluto, sempre sotto zero, a parte un paio di allenamenti svolti in palestra sul tapis roulant. Vediamo giorno per giorno come sono andati.

Lunedì 30/1: 18 km a 4'13", temperatura -1°C.

Martedì 31/: 20 km con ultimi 10 in progressione a 4'04" di media, temperatura -1°C.

Mercoledì 1/2: 16 km sul tapis con ultimi 10 alternando 1 km a 3'50" a 1 km a 4'20", è stata dura (FC media 152 bpm).

Giovedì 2/2: 21 km in 1h25'00" con ultimi 10 km a 3'53", FC media 150, temperatura -2°C.

Venerdì 3/2: doppio allenamento, alle 12.30, 12 km in palestra sul tapis, alle 19, 18 km a 4'15", temperatura -5°C, totale 30 km.

Sabato 4/2: 20 km a 4'28", temperatura -3°C.

Domenica 5/2: 20 km a 4'14", temperatura -1°C.

Provo soddisfazione sia per i tanti chilometri macinati che per il veloce recupero da un giorno all'altro; i ritmi sono nelle mie possibilità attuali, non che possa andare tanto più veloce ma penso di poter ancora migliorare. Per questa settimana conto di fare ancora tanta strada ma non ho ancora fatto programmi, deciderò come sempre giorno per giorno. Spero che il freddo cessi un pò, stamattina il termometro segnava -7°C e per stasera non mi aspetto innalzamenti improvvisi, per cui penso che tornerò in palestra per una tranquilla corsetta in canotta e pantaloncini corti:-)

giovedì 2 febbraio 2012

Corsa a vista, basta tabelle!

Anche quest'anno ci ho provato, anche quest'anno dopo poco ci ho rinunciato. E' bello farsi le tabelle: rigenerazione, corsa lenta, media, ripetute, lunghi di 30 km, ecc.ecc. E' bello programmare, è bello buttar giù chilometri sulla carta, ma poi alla fine quando bisogna farli veramente magari alla canna del gas e non si è determinati al 100% è difficile da rispettare, almeno per me, almeno in questo periodo. Diciamo pure da tutto il 2011 in poi non sono più stato in grado o non ho più avuto voglia di sottomettermi a programmi prestabiliti. Mi diverto molto di più correndo così come viene. E così ogni sera vado a sensazione, con i miei amici o da solo, se ho voglia di tirarmi il collo lo faccio altrimenti vado tranquillo e mi diverto. Percui anche stavolta ho deciso, basta tabelle. Punto e basta, fine. Da inizio gennaio ho iniziato ad allenarmi per le maratone primaverili, il 4 marzo sarò a Treviso penso per un rodaggio, il 22 aprile a Madrid e il 20 maggio a Copenaghen spero in buona forma. Sono partito seguendo un programma che mi ero preparato ma che in pratica non ho mai osservato fin dal primo giorno. Mi ero programmato salite, ripetute e lunghi ma in realtà ho ascoltato più le mie sensazioni fisiche del momento che osservato tabelle. Ad inizio anno mi sentivo stanco, dunque nelle prime due settimane sono partito con pochi chilometri, nella terza e quarta ho aumentato fino ad arrivare ai 110 della scorsa. Gennaio se n'è andato con 436 km in 28 allenamenti, meno degli anni passati ma pur sempre un chilometraggio rispettabile (14 al giorno di media). Non ho mai corso più di 23 km in un giorno ma nell'ultima settimana sono arrivato spesso a 17-18. Questi giorni sono caratterizzati dal gelo, niente di clamoroso considerando che siamo in febbraio. Sento dire in televisione che mai da 27 anni a questa parte ha fatto così freddo....quante cazzate sparano i media, personalmente non ho mai avuto caldo in febbraio, ricordo bene che nel 2010 assieme ad alcuni amici Fulminei ho corso in una giornata con -11° e ghiaccio per terra... e non è stata l'unica, anche negli altri anni un pò di freddo c'è sempre stato, siamo in inverno e non siamo ai caraibi! Sono i soliti catastrofismi mediatici! Questa settimana, abortita la tabella e le ripetute in pista che prevedeva, non sto battendo la fiacca, voglio consolidare l'autonomia e recuperare un pò di rapidità (se mai ne avessi). Negli allenamenti serali, a parte quando faccio rigenerazione, cerco di inserire sempre delle variazioni di ritmo. Lunedì ho corso 18 km con gli ultimi 10 km in progressione a 3'-55"4'00", martedì altri 20 km in progressione con gli ultimi 5-6 a 3'50". Ieri sera ho sfruttato le 20 entrate che ho acquistato in palestra ancora nel 2010 e mi sono sparato 16 km sul tapis roulant: dopo il riscaldamento ho alternato km a 3'50" a km a 4'20". E' stato senza dubbio l'allenamento più duro dei tre con il cuore che arrivava a punte di 162 battiti e alla fine per chiudere alla media di 152 bpm a 4'17"/km ho dovuto tribolare assai. Ho sempre detto che per me correre sul tapis mi da la sensazione di faticare di più... o è il tapis difettoso ma non credo dato che ce ne sono cinque uguali della Tecnogym che danno gli stessi risultati e causano la stessa fatica, o sono io, oppure è proprio così... Fuori all'aperto se voglio correre a 152 bpm di media devo andare almeno a 4'/km. Stasera per non essere da meno del mio amico Giò voglio spararmi una mezza maratona in solitaria; ritmo tranquillo per i primi 7-8 km per poi chiudere in progressione fino a quando ne ho. Vorrei chiudere la settimana almeno con 120 km per rifarmi dalla pigrizia della scorsa dove sono riuscito ad arrivare solo a 110. Vedremo, di programmi non ne faccio più ;-)

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