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Thiene - Corso Garibaldi |
Domenica si è disputata l'ottava edizione della Mezza Maratona dei 6 Comuni, una delle corse alle quali probabilmente sono più affezionato perchè si svolge nelle strade che frequento quotidianamente e attraversa i paesi in cui vivo. L'idea è nata nel 2008 da Giorgio Marchesano (e il suo staff) affiancando una maratona ad una mezza, maratona che purtroppo ha avuto vita breve in quanto l'anno seguente un paio di amministrazioni comunali su sei hanno pensato che in un periodo di crisi finanziaria tirare fuori qualche migliaio di euro per appoggiare quattro corridori della domenica era una cosa che si poteva evitare. Risultato: i comuni sono rimasti in quattro e lo spazio per ospitare una 42 km e forse anche le energie per organizzarla sono venuti meno; a quel punto tutti gli sforzi si sono concentrati sul tenere in vita almeno la gara dei 21 km. I comuni superstiti sono quelli di Thiene, Villaverla, Marano e Malo, i quali nei vari anni a rotazione si sono scambiati partenze e arrivi, in modo da rendere contenti, o scontenti, un pò tutti. Per la verità gli arrivi ci sono stati solo a Malo e a Thiene, probabilmente perchè gli altri comuni non avevano spazi a sufficienza o più semplicemente non erano interessati a sopportare le scocciature del dopo gara (ristori, docce, premiazioni, chiusura traffico e via dicendo). Personalmente, abitando a Thiene, ho sempre apprezzato l'arrivo in Piazza Chilesotti nel centro della città, che data la sua ampiezza è molto predisposta ad accogliere un buon numero di persone, poi Corso Garibaldi è proprio adatto alla passerella finale che da un giusto risalto ad un podista al culmine della sua fatica, sempre che a qualcuno interessi qualcosa. La zona dell'alto vicentino fino alle pendici delle montagne è caratterizzata da un territorio più o meno pianeggiante, per essere precisi sarebbe meglio dire un piano inclinato di circa l'1-2% che inizia da Vicenza e finisce ai piedi delle montagne. Ottenere un tracciato perfettamente piatto come desidererebbero la maggior parte dei corridori, molti dei quali intenti nel cercare il loro best time è parecchio complicato. Considerando questo e cercando di mediare un pò i dislivelli e la fatica, l'arrivo ideale di una mezza maratona sarebbe da porre a Malo, il paese che ha la quota media (116 metri slm) rispetto a quella di tutti i quattro comuni, con partenza da Marano o Thiene e transitando per Villaverla nel punto più basso. Anche se il centro di Thiene a mio avviso è molto più bello e dispone di più ampi spazi. In tutti gli anni che ho corso questa gara, ovvero in tutte le edizioni tranne quella del 2012 e quella del 2008 dove ho disputato l'unica edizione della maratona, sarà per le mie caratteristiche di corridore che non ama i tratti in salita (anche lievi) sarà per altri motivi, non sono mai riuscito a correre nei livelli delle mie migliori prestazioni. Probabilmente è una mia pecca ma ho sempre faticato molto e sono sempre stato su tempi superiori di 3/5 minuti rispetto al personale. D'altra parte però correre sulle strade di casa ha sempre compensato la leggera delusione. Detto questo passiamo all'edizione 2015, l'edizione delle grandi novità, infatti a fianco della classica mezza maratona è stata inserita un'inedita corsa di 30 km: "La 30 km delle Piccole Dolomiti". Ovviamente essendo un podista che si adatta di più alle lunghe distanze ho deciso senza esitazione di iscrivermi alla 30 km, senza neanche avere visto il percorso, anche perchè all'atto dell'iscrizione nel sito e altrove non vi era alcuna sua traccia, si sentivano solo voci che parlavano di una partenza da Villaverla (75 metri) con arrivo a Schio (220 metri) come poi è stato. Alla partenza di Villaverla in una fredda giornata di sole si sono radunati quasi 850 corridori divisi nelle due lunghezze di gara, un buon successo secondo me con 598 arrivati alla mezza e 226 alla 30 km, ma facilmente migliorabile se solo si iniziasse a promuovere la gara con qualche mese di anticipo. Il percorso proseguiva unito per 14 chilometri fino all'uscita di Marano per poi dividersi con i partecipanti della mezza che proseguivano dritto verso Schio e quelli della 30 km che svoltavano a sinistra verso Malo. La mia corsa è stata piuttosto sofferta, conoscendo ogni centimetro di asfalto sapevo che avrei dovuto lottare come nella più ostica delle mie maratone. Sono partito da Villaverla deciso a non esagerare e fin da subito mi sono trovato insieme a Luca che faceva il mio stesso ritmo e la mia stessa lunghezza di gara. I primi 8 km erano in lieve ma costante salita dai 75 metri di Villaverla ai 147 di Thiene. Fino al castello Colleoni di Thiene mai un attimo di respiro ed un ritmo assestato sui 3'50" al km. Il passaggio in centro è stato bello ma alle 9.30 del mattino c'era veramente pochissima gente, ho visto solo un paio di amici, peccato. Dopo la svolta a sinistra alla fine del corso siamo transitati sotto casa mia e ho avuto modo di salutare i miei genitori comodamente appostati al caldo dietro la finestra del salotto. Il tratto di via Colleoni dava una breve tregua con strada pianeggiante fino all'impegnativo sottopassaggio ferroviario dei Cappuccini, da li si usciva in campagna verso Marano Vicentino, un altro paio di cavalcavia e poi una piacevole discesetta fino al centro del paese.
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Marano Vic. Foto C.Marcante |
A Marano è stato veramente bello: la piazza era piena di gente e di bambini disposti lungo le strada a incitare i corridori. Complimenti ai Maranesi! L'uscita dal paese presentava un altro tratto abbastanza impegnativo fino alla rotonda che divideva le due gare. Salutati i compagni di corsa che proseguivano verso Schio, io e Luca abbiamo preso la direzione verso Malo. A quel punto ci siamo trovati da soli all'inseguimento del secondo in classifica che ci anticipava di cento metri mentre il primo era avanti di circa 4 minuti. Questo segmento di strada è stato tristissimo, un lungo rettilineo nel deserto più assoluto dove ci siamo leggermente scoraggiati e forse abbiamo perso un pò di ritmo, in quel frangente siamo stati agganciati da un altro concorrente, Fabio mentre gli altri erano abbastanza staccati. Io ero già abbastanza affaticato, comunque annotavo di essere passato al 15° km in 57' e qualche secondo. Fino a Malo la strada lasciava ancora tregua e la pendenza era anche leggermente a favore, forse l'unico momento.... Il passaggio nel centro di Malo non è stato niente di eccezionale, anche li come a Thiene c'era poca gente. All'uscita del paese eravamo al 21° km in 1h22' scarsi, gli ultimi 9 km come da previsione sarebbero stati quelli più rognosi, tutti in leggera salita. In quel momento dopo un lungo inseguimento abbiamo raggiunto e superato il secondo in classifica, il quale purtroppo sostava fermo lungo la strada con problemi muscolari. Ci siamo messi d'impegno e fino al 25° km abbiamo tenuto una velocità intorno ai 4' al km, il passaggio a San Vito è stato anonimo, con un inutile zig-zag nelle vie del paese. Non ci restava che l'ultimo sforzo ed infatti i km 26-27-28 sono stati i più impegnativi in assoluto e li abbiamo percorsi molto più lentamente sui 4'10"/km. L'entrata a Schio ci ha dato un pò di vigore (almeno a me) anche se in realtà il centro città che è molto bello non l'abbiamo neanche sfiorato visto che l'arrivo era posto nella gloriosa pista di atletica del centro CONI di via Riboli. Nell'ultimo chilometro e mezzo per un paio di volte ho provato ad aumentare il passo ma i miei compagni sembravano mastini e non mollavano l'osso anzi giustamente contrattaccavano. Ho dato veramente tutto e nei pressi dello stadio ho provato persino a scattare eliminandomi praticamente da solo dalla lotta per il secondo posto, infatti dopo pochi metri le gambe mi hanno abbandonato e sono stato letteralmente bruciato da Fabio e Luca che sono arrivati al traguardo molto più brillantemente di me rispettivamente 2° e 3° con il tempo di 1h58'28" e 31" dietro al vincitore Edgardo Confessa che ha chiuso solitario in 1h51'52", io sono arrivato 4° dopo una manciata di secondi. Bella gara dai mi sono quasi divertito, io non guardo tanto le classifiche perchè non vinco mai, piuttosto guardo il cronometro il quale considerando tutto mi ha soddisfatto, puntavo a stare sotto le 2 ore e così è stato, cosa per niente scontata oggi! Devo ammettere che all'arrivo ero parecchio stanco e nervoso, soprattutto per aver dovuto correre per quasi tutta la gara sempre in salita, il tutto è stato accentuato dall'aver trovato le docce gelide e un casino pazzesco negli spogliatoi. Ieri sfogliando il giornale di Vicenza ho letto che qualcuno ha detto che il percorso gara era bellissimo ma che però se il prossimo anno non invertiranno partenza e arrivo non parteciperà più, ecco ho pensato questo (anzi questa) mi ha letto nel pensiero, la pensava proprio come me quella ragazza. Il percorso era stupendo ma era da fare alla rovescia o in qualche altra maniera equilibrando di più i dislivelli. Se non cambia qualcosa, mi dispiace ma l'anno prossimo non ci sarò di sicuro neanche io. Sono consapevole che io e la mia opinione non contiamo niente ma siccome le gambe e la fatica sono le mie e per iscrivermi alle gare pago, una volta ogni tanto penso di avere il diritto di esprimere il mio pensiero qui sul mio blog. Mi è sembrato proprio di partecipare ad una gara dove chi ha disegnato il percorso, o non ha mai corso in vita sua, e non è il caso, oppure come ritengo io, ha fatto le cose in modo da assecondare in tutto e per tutto i vari amministratori locali, proprio quelli che non sanno neanche cosa vuol dire correre e sudare.
6 commenti:
Sono d'accordo con te, per ogni runner amatore il primo avversario da battere è se stesso e quest'obiettivo l'hai raggiunto alla grande.
Peccato per il tracciato, avresti potuto chiudere nelle primissime posizioni, comunque hai fatto una gran bella gara.
Ciao Giuseppe credimi non guardavo tanto la classifica ma speravo solo di fare un buon tempo, io sono fatto così mi piace sempre andare al massimo delle mie possibilità cercando di migliorarmi. Quelli che vanno alle gare x fare la corsetta domenicale non li capisco. X me la gara è gara se devo andare a spasso vado a correre x conto mio. Ti mando un caro saluto
Spesso ripeto le tue stesse parole.
Un caro saluto anche a te.
io me la sono messa via subito di fare un buon tempo, ma ammetto che pur amando la salita, questa mezza l'ho sofferta molto e mi ha inervosito
spacciarla per mezza con tanto di certificato fidal...mi vien un pò da ridere
la faccio perchè è di casa e non ho opportunità di fare altre gare fuori porta,
mi piace soffrire e mi piace la salita, ma o è salita salita o è piano
mescolare le due cose in questo modo lascia un pò di amaro a chiunque
Bella disamina, grande performance!
Ciao Andrea
sono d'accordissimo con te Andrea!
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