lunedì 27 dicembre 2010

Stragiaxà race 2010

Ormai da qualche anno come da buona tradizione il 26 Dicembre, giorno di Santo Stefano, è dedicato alla Stragiaxà Race. Per rispettare pienamente la tradizione la giornata è stata gelida e piovosa, ma ciò non ha minimamente scoraggiato i 62 indomiti partecipanti che si sono esibiti sul classico anello di 2,6 km, più un piccolo raccordo iniziale da ripetersi 4 volte, per un totale di 10,5 km nelle colline di Sarcedo in località Gelso. Nella gara femminile si è imposta Chiara Lionzo in 40'30" alla media di 3'51"/km davanti alla vicecampionessa mondiale di ultramaratona sui 100 km Monica Carlin e a Tiziana Scorzato. In campo maschile solita storia.... vince l'imbattibile Enrico Vivian in 34'44" alla media di 3'18"/km, impressionante se consideriamo le difficoltà altimetriche del percorso, secondo Diego Baù seguito da Roby Poletto primo della Fulminea davanti al sottoscritto. Ecco tutte le classifiche quasi complete....
Gara Femminile (9 Classificate):
1) Lionzo Chiara 40'30"
2) Carlin Monica 41'39"
3) Scorzato Tiziana 41'55"
4) Nalesso Grazia 45'28"
5) Maculan Emanuela 49'59"
6) Prince Alissia 53'00"
7) Gnata Elisa 57'02"
8) Bilato Anita 57'22"
9) Zolin Elisa 57'30"
Gara maschile: (53 classificati):
1) Vivian Enrico 34'44"
2) Baù Diego 35'43"
3) Poletto Roberto 37'52"
4) Rigo Andrea 38'13"
5) Bidese Giovanni 38'53"
6) Gasparotto Edoardo 40'09"
7) Ammirata Maurizio 40'40"
8) Abourchid Otmane 41'02"
9) Azzolin Delfo 41'06"
10) Zigliotto Davide 41'30"
11) Bisson Vittorino 41'31"

12) Vivian Davide 41'34"
13) Tezza Alberto 42'50"
14) Sabino Salvatore 42'59"
15) Milan Ottorino 43'09"
16) Foletto Marco 43'30"
17) Bello Paolo 43'45"
18) Finetto Alfonso 43'52"
19) Carollo Antonio 43'55"
20) Binotto Massimo 44'30"
21) Cavedon Luca 45'00"
22) Caretta Maurizio 45'07"
23) Busin Giovanni 45'20"
24) Poletti Andrea 45'28"
25) Prebianca Eugenio 45'33"
26) Rigon Roberto 45'45"
27) Rosa Giacomo 46'16"
28) Grotto Gianluca 46'19"
29) Lavarda Eraldo 46'19"
30) Gasparotto Alberto 46'20"
31) Pigatto Massimo 46'56"
32) Dalla Vecchia Daniele 46'56"
33) Baron Moreno 48'00"
34) Ballardin Massimo 48'27"
35) Manea Alessandro 48'30"
36) Ghiraldini Stefano 48'55"
37) Bressan Lorenzo49'35"
38) Pierantoni Antonio 49'36"
39) Marchetto Giulio 50'18"
40) Meneghello Adriano 51'00"
41) Moore Michael 52'16"
42) Tagliapietra Alessandro 52'49"
43) Sossan Alessandro 53'00"
44) Lazzarotto Stefano 57'39"
- Battaglia Stefano 40'07" - tempo da verificare
- Caretta Fiorenzo, tempo non dichiarato
- Carollo Fiorenzo, tempo non dichiarato
- Cavedon Luciano, tempo non dichiarato
- Coltro Eros, tempo non dichiarato
- Grotto Oberdan, tempo non dichiarato
- Minuzzo Davide, tempo non dichiarato
- Zanella Ferdi, tempo non dichiarato
- Carlin Michele, ritirato

Mi scuso per eventuali errori nelle classifiche che sono state redatte in base ai tempi dichiarati dagli atleti e non con rilevamenti ufficiali. Per chi non l'avesse ancora capito il fine della Stagiaxà era quello di radunare un gruppo di amici per una bella giornata di sport e non quello di mettersi in competizione l'uno con l'altro anche se ovviamente in gara ognuno ha dato il massimo che poteva. Un sentito grazie da parte mia e dallo staff Fulmineo a tutti coloro che ci hanno onorato con la loro presenza.

venerdì 24 dicembre 2010

Buon Natale 2010

Auguro a tutti un Felice Natale!!!
Per coloro che domenica 26 Dicembre parteciperanno alla Stragiaxà sarà l'occasione di festeggiare e di scambiarsi personalmente gli auguri in un clima di festosa cordialità!
Ciaooooooo!!!!!!!!!

lunedì 13 dicembre 2010

Maratona di Reggio Emilia

12 Dicembre 2010: quarta partecipazione alla maratona di Reggio Emilia, una bella corsa che si snoda tra il verde delle campagne e delle colline che circondano la graziosa città emiliana. Manifestazione organizzata come sempre in maniera perfetta con tutti i servizi a portata di mano che non hanno fatto mancare niente agli oltre 2100 concorrenti infreddoliti giunti al traguardo. Dopo una serie interminabile di weekend sotto l'acqua è stata finalmente una domenica caratterizzata da un bel sole anche se la temperatura, soprattutto al'inizio, era veramente gelida. Alla partenza credo che non fossimo sopra gli zero gradi percui ho preferito vestirmi con una maglia in più e penso sia stata la scelta migliore dato che durante tutta la corsa non ho mai avuto freddo. Ai piedi per la prima volta in una gara così lunga avevo le nuove Saucony Kinvara che sono andate a sostituire le già gloriose Tangent 3 e 4 compagne di tante maratone. Avevo qualche timore ad usarle in una 42 km soprattutto in questo periodo dove non sono al massimo delle mie performances e non posso puntare a record personali. Devo dire che sono rimasto impressionato dalla loro confortevolezza, morbidezza e soprattutto dall'ammortizzazione unita ad una leggerezza impareggiabile che nei momenti in cui ti senti veramente stanco e pesante può contribuire a non rendere ulteriormente pesante la tua corsa. Doti che avevo già apprezzato in allenamenti fino a 20-25 km, ma la maratona è certamente un banco di prova più impegnativo e loro hanno superato il test a pieni voti, sono molto soddisfatto della scelta!
LA GARA: Non sono uno di quelli che quando arriva al traguardo dice "beh ne avevo ancora, potevo andare meglio se solo tiravo un pò di più". A me stanno sul c.... questo genere di persone! Diciamo pure che ho dato tutto quello che avevo e un secondo in meno non sarei riuscito a farlo. Come dicevo nel post precedente partivo con l'ambizione di correre a 3'50" al km. Così è stato sino al 10° km in cui sono transitato in 38'14". Sino a quel punto il percorso era pianeggiante, dopo aver fatto un giro nel centro di Reggio si usciva e ci si spostava nelle campagne limitrofe. Riuscivo a correre con un discreto margine a quel ritmo. Dopo la frazione di San Rigo al 10° km cominciavano le salite che fino al 18° km facevano ascendere di circa 100 metri. Niente di così duro ma una serie di saliscendi che si facevano sentire sulle gambe. Ho cercato di gestire lo sforzo non pensando a quanti chilometri mancavano all'arrivo ma concentrandomi per quanto possibile a godermi la corsa e indirizzando le mie energie sul traguardo intermedio della mezza dove sono transitato in 1h22'11". Ricordavo che fino al 24° km avrei potuto tirare il fiato e che poi fino al 28° km avrei incontrato ancora un paio salite bastarde di quelle che possono segnare. In discesa ho cercato di recuperare, in realtà nelle salite non sono andato proprio al risparmio pensando che prima me le sarei tolte dai piedi prima avrei finito di tribolare, bella tattica....:-) Dal 28° km al 32° una serie di ondulazioni sempre impegnative non mi impedivano di tenere un ritmo intorno ai 4' al km, il chilometro più lento in tutta la gara è stato un 4'06". Passaggio al 30° km in 1h57' netti alla media di 3'54", bene o male dopo la mezza ho tenuto anche se il percorso era duro e il calo è stato lieve. Si trattava solo di resistere senza ulteriori cali sino al traguardo. In una delle ultime salite quando ero in massima spinta ho sentito un paio di fitte molto forti all'adduttore destro (sempre il solito che mi da fastidio da un paio di anni), ma per fortuna con un piccolo calo di ritmo e con una riduzione della falcata e grazie all'aiuto delle successive discese tutto era rientrato nella normalità. Al passaggio del 40° km in 2h37'18" la media si era alzata a 3'56", in quel tratto di 10 km ho accusato abbastanza la stanchezza e a dir la verità non vedevo l'ora di arrivare, cercavo di tenere un ritmo intorno ai 4 anche se faticavo moltissimo. Bene o male ho resistito e negli ultimi 2 km anche complice il passaggio in mezzo ad un pò di gente lungo la ciclabile e verso il centro città sono riuscito a recuperare quel poco che mi ha permesso di chiudere sotto le 2h46', precisamente in 2h45'49", 30° assoluto in classifica e 2° della categoria MM40. (Seconda mezza in 1h23'38", 1'27" più lenta della prima).
Portata a casa la maratona numero 33, un piccolo riscatto dopo le disavventure della Lake Garda marathon e di Gibilterra. Ora fino a fine anno mi godrò un bel periodo di riposo agonistico. Da Gennaio 2011 riprenderò gli allenamenti in vista della Treviso marathon di fine Marzo!
P.S: Nell'ultima foto sono con l'impareggiabile IVAN CUDIN trionfatore alla Spartathlon e vice campione mondiale della 24 ore!

lunedì 6 dicembre 2010

Riassunto degli ultimi 15 giorni

Lunedì 22 Novembre all'indomani della mezza dei 6 Comuni ho sciolto ogni riserva e ho deciso di iscrivermi alla maratona di Reggio Emilia del 12 Dicembre. La 21 km mi è sembrato un buon test per affermare di poter correre una maratona in modo soddisfacente e senza troppi affanni. La settimana mi ha visto correre sei giorni su sette per un totale di 94 km. Allenamenti tranquilli tranne che per quello di mercoledì 25 dove ho svolto un buon lavoro di ripetute da 5x2000 a 3'46"/km di media con recuperi da 1000 a 4'00" e una FC media di 150 BPM. Non mi sono tirato eccessivamente il collo ma ho badato soprattutto a correre ad un ritmo leggermente più veloce di quello a che penso (e soprattutto spero) di valere in questo momento in maratona, ovvero 3'50-52"/km, una decina di secondi più lento di quanto ottenuto quest'anno a Marzo alla Treviso Marathon. I chilometri settimanali sarebbero stati 30 in più se avessi corso il lungo in programma domenica ma un pò per pigrizia e un pò per la pioggia ho deciso di rimanere tutto il giorno a casa a riposo sotto le coperte. Un paio di anni fa non sarebbe successo ma per il momento va bene così, corro solo quando ne ho voglia. Per fortuna sono ancora molti di più i giorni in cui ho voglia di correre rispetto a quelli in cui non ne ho. In ogni caso il lungo non è stato annullato, è stato solo posticipato di un giorno cioè al lunedì sera. Farsi un lungo di 30 km d'inverno con partenza alle ore 19.30 con un freddo cane e senza niente da bere non è proprio il massimo, in ogni caso sono partito deciso frazionando il lavoro in 3 parti in modo da correre in progressione con i primi 10 km in 43'36", i secondi in 41'51" e i terzi in 40'33", per un totale di 2h06' alla media di 4'12"/km e una frequenza media di 142 battiti. Ottimo allenamento a 13 giorni dalla maratona. L'indomani le gambe stavano bene durante i 14 km di corsa rigenerante. Il mercoledì si è accentuato un fastidio al secondo dito del piede sinistro e ho preferito riposare. Un giorno di riposo a volte fa meglio di un allenamento, ultimamente me ne sto accorgendo. Giovedì 2 Dicembre altro allenamento di 16 km in scioltezza a 4'30". Venerdì sono uscito con il Zanze e da un allenamento che non doveva essere niente di particolare ne è uscito uno di ottimo con i primi 8 km di corsa facile seguiti da 10 km in progressione in 39'18". Sabato ancora corsa facile di 15 km sul tapis roulant in palestra (fuori nevicava) seguiti dai soliti esercizi di stretcing e addominali che sembra facciano bene. Domenica ho corso 22 km di cui i primi 7 km di fondo lento seguiti da delle ripetute lunghe composte da 4x3000 alla media di 3'45"/km con recuperi da 1000 a 4'05". Le pulsazioni sono state di 147 BPM, anche loro un pò alla volta stanno tornando sui valori di quando ero nella migliore forma. Globalmente le sensazioni sono state buone, le gambe giravano discretamente senza fastidi anche se evidentemente non ho passeggiato e ho comunque fatto abbastanza fatica. La settimana si è conclusa ancora con sei allenamenti su sette e con 115 km, ciò non accadeva dal mese di Settembre. Ora entriamo nella settimana della maratona e come sempre avviene nei sette giorni precedenti ad una gara lunga baderò più allo scarico che al chilometraggio con una seduta di qualità solo il mercoledì. Ecco il programma:
Lunedì 6: 12-13 km rigenerazione
Martedì 7: 13 km a 4'10-15"
Mercoledì 8: 15 km, di cui 7 km di riscaldamento + 8 km a Ritmo Maratona 3'50"/km
Giovedì 9: 12 Km rigenerazione
Venerdì 10: 10 Km corsa lenta + Allunghi
Sabato 11: 7 km corsa lenta oppure riposo, vedremo
Domenica 12: Maratona di Reggio. E' una corsa che conosco molto bene dato che l'ho già disputata 3 volte. Il percorso è abbastanza ondulato dal 10° al 32-33° km e la temperatura di solito è molto bassa, cosa che mi da parecchio fastidio ma mi vestirò un pò più del solito sperando che ci sia almeno il sole. Ho impostato un ritmo di gara di circa 3'50" al km. Se ci penso bene è un pò spregiudicato per il mio livello attuale dato che vorrebbe dire correre sotto le 2h42', cosa non troppo facile nelle colline di Reggio. In ogni caso devo almeno provarci! E' una gara a cui sono particolarmente affezionato dato che è stata la mia prima maratona nel 2005, dove arrivai in 2h58'58", poi corsi di nuovo nel 2006 in 2h38' e nel 2007 come pacer delle 3h. A me piace molto, speriamo vada tutto bene! Buona settimana a tutti:-)

venerdì 26 novembre 2010

"La mia New York" by Enrico Vivian

Pubblico con piacere il racconto dell'avventura New Yorkese appena trascorsa dall'amico Enrico Vivian. Dopo un paio di tentativi nel 2007 e nel 2009 è riuscito nell'intento di abbattere il muro delle 2h30, cosa non facile a NY, classificandosi 35° assoluto, 4° italiano, 3° over 40. Forte atleta nato a Marostica nel 1968 con primati personali di prim'ordine (800m 1’54", 1500m 3’47", 5000m 13’49", 10000m 28’54", Mezza 1h04’), approdato quasi per scherzo alla maratona nel 2007 a 39 anni con un debutto sotto le 2h30' a Padova. Aggiungo io, chissà dove sarebbe arrivato se avesse iniziato a correrla 15-20 anni fa quando vestì diverse volte la maglia azzurra nelle squadre giovanili e anche in quella assoluta, ma con obiettivi molto diversi alla 42 km focalizzati soprattutto sull’attività in pista e nei cross... Ecco il bel racconto di Enrico che per un pò ha fatto rivivere anche e me le belle esperienze vissute nel 2007 e 2009 che spero si ripetano nel 2011.
LA MIA NY - DI ENRICO VIVIAN
È una splendida giornata di sole e di vento a cavallo di due perturbazioni bagnate che avrebbero potuto infierire sui 45'350 partenti dal ponte di Verrazano e lungo il percorso che si snoda fra i 5 quartieri della città di New York. È la terza volta che corro su queste strade affollate e stavolta voglio distribuire al meglio le energie sui saliscendi di un percorso molto esigente. Mi sento pronto ad affrontare le incognite della gara perché allenamenti e gare negli ultimi mesi sono andati bene, anche il dolore alla caviglia sinistra si è quietato. Sono nell’area riservata e la presenza di tanti campioni mi tranquillizza più che agitarmi. Sono con Orlando PIZZOLATO e ci confrontiamo per le ultime decisioni su quanto vestirsi. Di fianco a me c’è l’ultimo vincitore Meb KEFLEZIGHI e mi stupisce la sua disponibilità. Davanti a me c’è quel monumento di Haile GEBRSELASSIE circondato dai suoi scudieri, anche dal futuro vincitore Gebre GEBRAMARIAM. È gentile con tutti, come sempre, e non lascia trasparire il dramma che sta per vivere in quella che potrebbe essere l’ultima gara della sua carriera. In mezzo ai grandi attori dello show mi sento davvero piccolo. Mezz’ora prima della gara siamo accompagnati sul lato superiore sinistro del ponte, zona arancio. Ora sento in pieno le raffiche di vento. I top sono sul lato superiore destro, zona blu. Si riempie anche la carreggiata inferiore sinistra, zona verde. Fra poco il ponte comincerà a ballare sotto i nostri piedi. Puntualmente lo speaker innesca la sequenza: presentazione degli atleti, inno nazionale, colpo di cannone … via alla wave 1! Stavolta non mi faccio fregare dalla gobba del ponte. La rampa al 3-4% è ancora più aspra sferzata dal vento. L’adrenalina potrebbe compensare le difficoltà, ma è meglio diluirla lungo le 2 ore e mezza che mi aspettano. Scelgo la compagnia di un gruppo prudente che sulla spinta del grande tifo di Brooklyn si riporta sotto ai più baldanzosi che si sono rinfrescati le idee nella tramontana. So che il ritmo è quello giusto, guardo poco il crono e bevo molto per evitare la disidratazione che mi ha già attanagliato i muscoli 3 anni fa. Sei talmente asciutto che non ti sembra di sudare e quando arriva la sete è troppo tardi. Al miglio 8 le 6 corsie diventano 2, il pubblico si fa più vicino, il volume della musica si alza e il sostegno si rinforza. Come si fa a rallentare? Solo il quartiere ebreo snobba la festa e approfitto del silenzio per ascoltarmi. Mi accorgo che le miglia sotto i piedi passano come i grani del rosario fra le dita, tanto veloci quanto sei concentrato. Intanto il gruppo si assottiglia, qualcuno ci mette qualcosa in più per riagganciarne un altro nella zona mediana fino al ponte di Queensboro, altra rampa bestiale. Preferisco continuare col mio ritmo, anche se questo vorrà dire affrontare da solo la First Avenue controvento. Per 4 miglia guardo quasi invidioso il gruppo di fronte, quanto comodo ci starei nel mezzo. Nel frattempo mi godo il tifo delle decine di migliaia di persone che mi chiamano per nome. La fatica aumenta per tutti, ma le vere crisi cominciano nel Bronx, verso i 30km. Un anno dopo le parti si invertono, da preda divento cacciatore, pur rallentando anch’io, perfettamente conscio che è ancora molto molto dura. In Fifth Avenue vedo allungarsi la fila di atleti in difficoltà, quando la salita fa dilatare i tempi prima di entrare in Central Park, dove aumenta il sostegno della folla, quasi assordante. Lo gusto senza distrarmi per non perdere il controllo dell’assetto, perché le ondulazioni favoriscono l’innesco dei crampi. Ormai la mente galleggia nella fatica e le cosce piangono soprattutto in discesa. Ho nel mirino l’ultimo atleta agganciabile, uno svedese, che sorpasso al miglio 26, poi ultima salita verso la gioia dell’arrivo. Qui la festa è per tutti: per i 34 che mi hanno sopravanzato, come per gli altri 44'794 che mi seguiranno. "You’re a finisher" e puoi mostrare ovunque la medaglia per raccogliere un "congratulations" accompagnato dal sorriso, come recita anche la mail ufficiale dell’organizzazione arrivata la sera stessa "you are one of our 44’829 ING New York City Marathon 2010 champions! Congratulations on doing everything it took to succeed—from training for months to executing yesterday. Your official finishing time was 2:28:22". Adesso la festa continua per le vie della città e alla sera a cena per condividere l’esperienza con gli amici. Domani ci sarà ancora tempo per discutere nel viaggio di ritorno. Intanto è già cominciato il conto alla rovescia per la prossima maratona … 17 aprile 2011 a Londra.

martedì 23 novembre 2010

La Mezza dei 6 Comuni

Come da migliore delle tradizioni, ultimamente parlando, anche domenica alla Mezza dei 6 Comuni si è corso in un ambiente a dir poco bagnato. Una pioggia incessante ha accompagnato gli indomiti semi-maratoneti fin dalla partenza avvenuta puntualmente alle 10 davanti al municipio di Villaverla. Sprezzanti del pericolo sono giunti al traguardo in quel di Thiene la bellezza di 481 atleti. A farla da padroni siamo stati ovviamente noi delle Fulminea che ci siamo distinti come squadra più numerosa con 25 classificati ma soprattutto come squadra più esuberante con un arrivo in parata che rimarrà impresso per sempre negli annali della manifestazione. Gara vinta da Iannelli delle Fiamme Azzurre in 1h08'39" davanti al sempre verde Enrico Vivian (reduce da un ottimo 2h28' alla maratona di NY), in 1h11' e spiccioli, buon tempo se consideriamo le condizioni meteo avverse ma soprattutto l'altimetria sfavorevole del percorso quasi sempre in salita! L’equivoca presenza di professionisti delle Fiamme Azzurre ha turbato un pò l'animo di alcuni atleti locali di spicco che sfortuna loro hanno deciso di non partecipare. C'è da dire a loro parziale difesa che la gara a sentire le dichiarazioni dell'organizzazione doveva essere di livello amatoriale, quindi niente professionisti su ingaggio ma a quanto pare il buon Iannelli non si muove senza lauta ricompensa, state tranquilli io non l'ho pagato, eh ehhh! (in ogni caso io credo alle dichiarazioni degli organizzatori i quali affermano che nessuno è stato ingaggiato). Comunque queste sono cose che non mi riguardano e neanche mi sfiorano, l'ho detto solo perchè nel dopo gara ho sentito molti lamentarsi di tale presenza, che ripeto, a me personalmente non ha dato alcun fastidio. Polemica sterile direi....16° o 17° niente mi cambiava, si ecco questa è la mia posizione, 17° in 1h 19'34", tempo ufficiale completamente sballato dato che il mio fido cronometro partito allo sparo e stoppato appena dopo il traguardo mi ha indicato 1h20'30". La differenza è dovuta al fatto che i cronometristi delle TDS, ma soprattutto le loro attrezzature, causa il diluvio sono naufragati e il sistema elettronico è andato in tilt! Poco cambia, il tempo non è ottimo se penso che 2 mesi fa correvo in 1h15', ma mi soddisfa poichè ritengo di aver disputato una buona gara amministrando le energie e chiudendo in discreta progressione. Ho corso quasi sempre da solo cercando vanamente di raggiungere il gruppetto davanti a me capitanato da Centofante che vedevo procedere veramente senza fatica a una cinquantina di metri di distanza. La cosa più importante è che mi sentivo bene, le gambe andavano anche se non riuscivo ad aumentare la velocità oltre ai 3'45"/km, ma son felice perchè non ho avuto nessun dolore. Il primo classificato della Fulminea è stato Poletto in 1h18'43", nono assoluto dopo 20 giorni di stop per un viaggio di vacanza. Troppo forte, se io sto 20 giorni senza correre penso che non riuscirei neanche ad andare sotto le 1h30'....A seguire tutti gli altri Fulminei con il presidente Bress a condurre il buon Iron Guzzo al suo debutto in un ottimo 1h45'. Il dopo gara è stato bellissimo con il grande party Fulmineo organizzato al bar Buzzolan proprio di fianco all'arrivo. Ci siamo fatti sentire come al solito......Ci sarebbe tanto da raccontare ancora ma purtroppo non ho molto tempo per narrare tutto, dico solo che chi c'era sa quanto ci siamo divertiti:-) Buona settimana a tutti e viva la Fulminea, o corsa o muerte, sempre!!!!

sabato 20 novembre 2010

3' Mezza dei 6 Comuni, la Fulminea è pronta!

Domani alle ore 10.00 con partenza da Villaverla prenderà il via la 3' edizione della Mezza Maratona dei 6 Comuni che nel suo suggestivo percorso attraverso le nostre terre natie toccherà i comuni di Malo e Marano Vic. per terminare in centro a Thiene, proprio a due passi da casa mia. Niente top runner, niente atleti su ingaggio, questa è la politica adottata (e da molti applaudita) dai comuni organizzatori. Pertanto vedremo al via solo i veri appassionati della corsa, quelli come tutti noi che corrono per la pura gioia di farlo e non per la ricerca di denaro. Le iscrizioni hanno già superato abbondantemente quota 500 atleti e a sostegno di quanto appena detto è una bella sorpresa la presenza di numerosi atleti non tesserati Fidal a dimostrazione di una gran voglia di correre di podisti non agonisti che muovono ora i primi passi anche in gare ufficiali. Sebbene le previsioni meteo per domani non promettano niente di buono sono ancora numerosi quelli che si stanno iscrivendi in queste ultime ore presso il negozio Puro Sport di Zanè. Il percorso, seppur paesaggisticamente bellissimo attraverso i centri dei paesi citati, non è certo uno dei più facili. Infatti partendo da Villaverla a quota 75 m. s.l.m. si sale costantemente fino all'arrivo di Thiene a 147 m. s.l.m. con diversi saliscendi dovuti alla particolare conformazione del territorio. Ci sono anche un paio di cavalcavia abbastanza impegnativi che non potranno di certo intimorire gli atleti della Fulminea che alla gara di casa saranno presenti in massa! I GIALLI capitanati dal vulcanico Bress, che insieme al suo infaticabile entourage ha preparato una serie di sorprese sia per il pre che per il dopo gara, si presenteranno agguerriti alla partenza e non saranno in meno di 25...La Fulminea Running Team: O CORSA O MUERTE!

martedì 9 novembre 2010

Gibilterra, un disastro annunciato, vado a lavorare

Gibilterra 7 Novembre 2010, la mia gara è terminata miseramente neanche 3 ore dopo la partenza e dopo soli 38 km, nemmeno una maratona. E' andata ancora peggio di quello che mi aspettavo e col senno di poi do ragione a tutti coloro che mi hanno criticato nel post precedente. E' stato brutto e deludente non riuscire ad arrivare almeno a metà gara, tanto più correndo a ritmi blandi. Non sto qui ad elencare i problemi che mi hanno assillato perchè non mi piacciono le scuse e non voglio aggrapparmici. Ci ho provato, è andata male, non c'era niente da fare colpa mia e basta. Forse hanno ragione quelli che mi hanno detto che era meglio se stavo a casa, avrei fatto sicuramente una figura migliore lasciando il posto a qualcun'altro più in forma o più prestazionale, sempre se c'era (correre in 8 ore al mondiale non serve a niente). In ogni caso una cosa vorrei dirla, non per discolparmi, ma per mettere un pò di chiarezza su un paio di aspetti. Punto 1, per quanto mi riguarda, la convocazione al mondiale me la sono meritata alla luce della gara disputata al Passatore (settimo assoluto e quarto italiano), forse siamo tutti daccordo, e se c'erano nove maglie disponibili, una era mia di diritto. Punto 2, dopo il mio infortunio ai primi di Ottobre avevo parlato con i responsabili della squadra dicendo che se c'era qualcuno con cui sostituirmi avrei ceduto più che volentieri il posto e sarei andato a Gibilterra magari come aiutante (a mie spese) come fu l'anno scorso a Torhout (sottolineo sempre a mie spese). Mi è stato risposto che ormai la lista degli atleti era già stata comunicata alla IAU e non erano più possibili sostituzioni, percui dato che non rubavo niente a nessuno ho pensato che sarebbe stato un mio diritto provarci e male che andasse sarei rimasto vicino ai miei compagni con i quali sono molto legato. Riguardo le critiche agli altri ragazzi, io ci andrei un pò cauto. Boffo, quarto assoluto con 6h45' al mondiale dello scorso anno, ha avuto problemi muscolari al 55 km quando si trovava nelle prime posizioni. Caroni e D'Innocenti autori di una gara in rimonta sino al momento del ritiro rispettivamente al 70° e al 85° km non si sono certo risparmiati e sino a quel momento erano in prospettiva di un tempo finale ben al di sotto delle 7 ore. Nessuno può permettersi di biasimarli. Per fortuna almeno le donne si sono fatte valere con la prestazione eccezionale di Monica Carlin (7h30') seconda assoluta mondiale ed europea, che insieme alle altre Azzurre ha conquistato anche 2 argenti a squadre mondiali ed europei, se v'interessa trovate tutti i dettagli nel sito della Iuta. Ciao a tutti, ora devo andare a lavorare per guadagnarmi da vivere come è sempre stato, penso lo faranno anche Marco Boffo e gli altri miei sventurati amici... Lasciamo il posto agli Assoluti (professionisti) che dall'anno prossimo correrano per beneficenza e per la gloria dell'Italia l'11 Settembre a Winschoten in Olanda. Speriamo gli vada meglio che a Barcellona. Io per il momento con le 100 km ho chiuso! A presto

martedì 2 novembre 2010

Gibilterra: sarò alla partenza

Il mese di Ottobre causa lo stramaledettissimo mal di schiena e alla gamba sinistra mi ha visto percorrere solo il 40% dei chilometri che avevo in previsione. Ne ho fatti circa 300 al fronte degli oltre 600 programmati per arrivare al top alla gara di domenica prossima a Gibilterra. Dopo la maratona del Garda ad inizio mese, ho ridotto drasticamente gli allenamenti alternando giorni di riposo a uscite lente di max 10 km che si concludevano immancabilmente con la ricomparsa del dolore che a freddo invece non si faceva quasi mai sentire. Oltre al riposo mi sono dedicato all'escuzione di esercizi di stretcing e addominali. Ovviamente lo stato di forma è rapidamente scaduto; sappiamo tutti che è difficilissimo e che ci vogliono un sacco di ore di "lavoro" per raggiungere il livello ottimale e che bastano solo un paio di settimane di inattività per tornare a zero. Nonostante tutto ho deciso di non mollare e di provarci ugualmente, la speranza è sempre l'ultima a morire anche se una gara di 100 km non la puoi inventare, anche arrivandoci ottimamente allenato non mi sento mai sicuro di vedere il traguardo, figuriamoci in questo momento dove l'autonomia è calata drasticamente. Per non lasciare nulla di intentato nelle ultime due settimane mi sono sottoposto ad alcune sedute dall'osteopata e a fisioterapie con la macchina cavitazionale da Claudio con buoni risultati nel senso che almeno negli ultimi 6-7 giorni le cose sono migliorate e sono riuscito a correre senza troppi fastidi. Negli ultimi sette giorni da martedì scorso a ieri (lunedì) sono riuscito a fare 95 km, pochi per uno che dovrebbe correre una 100 km tra quattro giorni, ma tanti se pensiamo che fino a domenica scorsa non riuscivo a finire 10-12 km senza dolori. Domenica alla Novello Race di Bress nonostante il maltempo e il percorso abbastanza impegnativo ho chiuso i 10,35 km a 3'45"/km di media correndo in buona progressione e senza alcun fastidio fisico, una nota veramente positiva. Ieri sotto un diluvio universale con molta fatica sono arrivato a 20 km a 4'18"/km. Era da più di 20 giorni che non arrivavo a tanto e mentre correvo mi domandavo come sarebbe stato possibile farne altri 80....... Ora mi restano altri 2-3 giorni per trovare un pò di fiducia in più. A Gibilterra correrò con la mente sgombra da responsabilità dato che sicuramente non sarò nel sestetto titolare che concorrerà anche per i titoli mondiali ed europei a squadre oltre che per quelli individuali. La squadra maschile senza la sua punta di diamante Giorgio Calcaterra, alle prese con un fastidioso mal di schiena, sarà ugualmente molto competitiva con Marco Boffo e Marco D'innocenti a capitanare la truppa e con un Francesco Caroni li pronto ad approfittarne. Penso che questi tre ragazzi potranno portarci sul podio a squadre e qualcuno di loro potrà puntare alto anche a livello individuale, non faccio nomi per scaramanzia. Da non sottovalutare gli altri ragazzi tra cui gli espertissimi Bernabei e Fattore entrambi all'enensimo mondiale i quali assieme a Bertone e Sestito daranno il 100 % per portare a casa qualcosa di buono. In campo femminile non conosco molto bene la situazione ma faccio solo due nomi su tutte, Monica Carlin e Monica Casiraghi in grado entrambe di lottare per il podio. Per quanto mi riguarda, più avanti mi fermerò più contento sarò, non mi aspetto niente, spero solo magari di poter essere utile e d'aiuto a qualche compagno nella prima parte di gara. Un peccato per me non poter partecipare anche alla classifica Master dato che quest'anno ci sono in palio i titoli mondiali ed europei per gli over 40 ai quali ovviamente non mi sono iscritto. Se avete qualche curiosità sulla gara potete dare un'occhiata al sito http://www.iau-ultramarathon.org/ , nella sezione delle News troverete tutte le Informazioni Tecniche e nella Race Course tutte le foto del percorso che si svolgerà su un assurdo anello di 5.06 km tra il porto e i palazzi di Gibilterra da ripetersi per ben 18 volte più un raccordo iniziale e finale di altri 9 km circa. A questo punto propongo al Bress di candidarsi all'organizzazione del mondiale 2012 al Gelso, 40 giri da 2,5 km cosa volete che siano? Se non altro si correrebbe in mezzo alla natura e al verde! Intanto giovedì sera si parte, ci sentiamo lunedì quando torno:-)

martedì 26 ottobre 2010

Berlin-Marathon 2011

Prendendo esempio dall'inossidabile Margantonio con largo anticipo mi sono iscritto alla maratona di Berlino che si svolgerà il 25 Settembre 2011. A pochi giorni dall'apertura le iscrizioni hanno già quasi raggiunto il numero di 10.000 e fino a tale soglia la quota ammonta a 60 Euro superata la quale andrà ad aumentare sino a 100 Euro per coloro che si iscriveranno dal 25.001 al 40.000 esimo. Volevo anche iscrivermi alla maratona di Boston ma ieri sera appena entrato sul sito con stupore ho letto che in poche ore il tetto massimo di partecipanti era già stato raggiunto. Poco male ci andrò un'altra volta, per il momento mi consolo (e molto bene) con Berlino, città splendida dove ho degli ottimi ricordi riferiti alla mia partecipazione del 2008 occasione in cui ottenni il PB. Grande maratona, vi consiglio venirci con me!

giovedì 21 ottobre 2010

Rispondo a Ultrarunner75

In riferimento al commento ricevuto da Ultrarunner75 relativamente al mio ultimo post del 18/10/2010 nel quale racconto dei problemi fisici che mi affliggono in questo momento approfitto per risponderle facendo il punto della situazione. Ecco il suo commento:
"Scusate se mi intrometto...Andrea mi conosce e sa come la penso, x cui voglio rivolgermi a voi che tanto lo state coccolando e lo trattate come il vostro beniamino. Gli dite - che peccato, vedrai passerà , mi dispiace, un pò di riposo fa sempre bene..- e altre cose carine di questo tipo... siete davvero gentili con lui, dei veri amici. Eppure mi sarei aspettata che ALMENO UNO DI VOI gli dicesse di darsi una mossa, che di sciatalgia non è mai morto nessuno, che è una vera stronzata pensare di non fare nulla e aspettare che passi da sè... Forse vi è sfuggito un piccolo particolare, e cioè che siamo a 3 settimane dal Mondiale, e che Andrea è uno dei componenti + importanti della squadra maschile.. Forse non sapete che alcuni dei suoi compagni, esclusi dalla convocazione, hanno pianto quando hanno appreso che non sarebbero andati a Gibilterra... e adesso lui se la prende bellamente comoda.. e ironizza sul non fare fatica.. e voi lo consolate. A me tutto questo sembra a dir poco pazzesco... Evidentemente, se il vostro tanto stimato amico vi piace così, c'è qualcosa che mi sfugge.Magari me lo spiegate, che dite?!!? Spero di non aver offeso nessuno. Ah! Tanto x la cronaca.. Sono la ragazza che ha suggerito ad Andrea di provare gli integratori che poi gli hanno procurato problemi a San Giovanni Lupatoto.. Visti i miei consigli e il mio commento, potrebbe sembrare che ce l'ho con lui... Invece - e lui lo sa benissimo! - io gli voglio DAVVERO BENE, e quello che + mi piacerebbe è che ci fosse anche lui di fianco a me alla linea di partenza.. e a gioire sul podio.. Noemy75"La risposta è molto semplice e breve….mi fa male a correre. Qual è il problema? Mi riposo un po’….Potrei chiudere così dicendoti che per me correre con il male è impossibile. Non mi fa molto piacere stare li a piangermi addosso per cose di così scarsa importanza, per un piccolo infortunio che si fa sentire solo nel momento in cui scendo in strada a correre. La mia vita scorre via molto bene ugualmente: ho una famiglia, un lavoro, degli amici, molti interessi, tutte cose che mi soddisfano al 100% a parte il lievissimo male di schiena dell'ultimo periodo. I problemi veri della vita sono ben altri e la corsa non è certo la cosa fondamentale che mi accompagna anche se indubbiamente occupa uno spazio importante nella mia quotidianità per il bene che mi arreca. Per rispondere alle tue provocazioni ti dico che non si tratta solo di stringere i denti, magari bastasse quello, è questione che il dolore a volte è insopportabile quando corro. Dai primi di Ottobre ho iniziato a sentire un lieve fastidio alla base della schiena, inizialmente non ci ho dato tanto peso, ci correvo sopra e dopo pochi chilometri di riscaldamento spariva. Sempre così fino alla domenica della LGM dove, anche se non l’ho scritto a caratteri cubitali nel post relativo del 12 Ottobre, ho dovuto stringere a più non posso i denti per arrivare al traguardo. Tanto era il dolore in certi momenti dopo il 20° km che faticavo a proseguire ma bene o male in una maniera o nell’altra ce l’ho fatta. Forse era meglio se mi fermavo prima. La settimana successiva le cose sono un po’ peggiorate. Sono uscito ad allenarmi ugualmente ogni giorno fino a giovedì con corse di massimo 10-12 km, che dopo soli 5 km diventavano problematiche… Se non ci credi chiedi ai miei amici Luca, Giacomo o Bress che mi accompagnano spesso…Da venerdì ho deciso di fermarmi per qualche giorno, non ho corso per tutto il weekend e lunedì sono andato dall’osteopata. Il suo responso è stato buono nel senso che ha scongiurato la presenza di ernie. Me lo immaginavo già dato che quando smetto di correre dopo un’oretta il dolore si affievolisce fino a sparire quasi del tutto. Qualsiasi mossa di allungamento e manipolazioni varie che mi faceva non procuravano dolori particolari. Ha detto che sono ben allineato anche se sono un po’ rigido, lo sono sempre stato e non mi ammorbidirò certo a 41 anni. Secondo lui ho una lieve infiammazione a livello L4-L5 la quale interessa il nervo della gamba percui avverto dolori al gluteo e poi all’inguine, alla coscia e al polpaccio. Come terapia devo fare molto stretcing e sperare che mi passi in fretta. Se non strettamente necessario non intendo assumere farmaci di alcun genere. Ieri sera ho riprovato a correre, 10 km a ritmo lento nei quali durante i primi 5-6 è andato tutto bene, poi come la settimana scorsa è iniziato il fastidio, ma prima che si fosse trasformato in dolore ero già arrivato a casa. Stasera riproverò e domani tornerò dall’osteopata. E' tutta la settimana che penso se sia il caso o meno di tentare di correre la maratona a Lubiana domenica e non sai quanto mi dispiacerebbe non poterci andare. Mi sono riservato di decidere all'ultimo momento. Penso che in ottica 100 km sia quasi fondamentale, soprattutto psicologicamente, correre un ultimo lungo due settimane prima, quindi Lubiana la considero una tappa quasi obbligatoria. Se fosse una gara di 10 km potrei anche stringere i denti ma i km in questione stavolta sono 100 e allo stato attuale non vedo tante speranze. C’è ancora un po’ di tempo e vedremo. Lo so che tu scrivi tutte ste cose tanto per spronarmi, ma io ti sembro un tipo che molla? Secondo te ho percorso tutti questi km di allenamenti tanto così perchè non avevo altro da fare? A volte ho dovuto anche soffrire (vedi Seregno e San Giovanni) e se non avessi avuto un buon motivo non l’avrei certo fatto….. Se i miei amici mi danno pacche sulle spalle e incoraggiamenti a me fa piacere, se tu o qualcun'altro volete avanzare delle critiche siete liberissimi di farlo! Riguardo al tuo riferimento al pianto di alcuni esclusi per Gibilterra, ti rispondo dicendoti che ognuno ha le proprie reazioni comunque io non ti credo. Ovviamente la convocazione per i mondiali mi ha riempito di gioia e orgoglio ma in caso contrario non mi sarei certamente messo a piangere dato che il 7 Novembre mi sarei consolato alla grande andando a correre la maratona di NY:-) Ok, ora mi sembra di averti risposto a tutto, con questo ti saluto dandoti appuntamento tra 2 venerdì a Bergamo, mi raccomando sii puntuale c'è un aereo che ci aspetta!

lunedì 18 ottobre 2010

Stop

Il male alla gamba che ha iniziato a farsi sentire nei primi giorni del mese di Ottobre e durante la Lake Garda Marathon si è rivelato più fastidioso del previsto. Dopo i già noti problemi avuti durante la maratona ho deciso di dedicare la settimana successiva allo scarico anche se per la verità il programma non diceva proprio così. Per svolgere certi programmi bisogna essere integri al 100 % altrimenti non ci sono speranze. Lunedì ho corso molto lentamente, all'inizio sentivo solo la classica stanchezza generale e di gambe che si ha normalmente dopo ogni maratona. Dopo 3-4 km il leggero dolore alla coscia sinistra, che partiva dalla parte sinistra del fondoschiena per finire all'altezza del polpaccio, si intensificava sempre di più fino a diventare molto forte con fitte quasi insopportabili che mi costringevano a fermarmi. Stessa identica cosa per i giorni successivi fino a giovedì dove il fastidio ha toccato il culmine obbligandomi a prendere la decisione di fermarmi completamente per alcuni giorni. Il weekend l'ho passato praticamente senza mai uscire di casa. Ne ho approfittato per svolgere il più possibile esercizi di stretcing che onestamente non so a quanto servano. So già dall'infortunio patito all'inizio dell'anno scorso che quando capitano queste cose l'unico rimedio è il riposo assoluto. A poco servono le terapie col laser o con farmaci antiinfiammatori e io NON ho intenzione di avvalermi sia del primo che del secondo metodo! In ogni caso un giretto da Claudio oggi lo farò per farmi dare un occhiata da Giacomino che da un pò ha ottenuto il diploma di osteopata e di cui mi fido molto. Io penso che sia colpa del nervo sciatico che già in passato mi ha infastidito alla stessa maniera. Mi è già capitato che come improvvisamente è arrivato, altrettanto improvvisamente il dolore se ne è anche andato. Mi ricordo ad esempio che due settimane prima della maratona di Treviso nel 2006 non riuscivo neanche a camminare dal male alla gamba sinistra e invece poi riuscii a correre bene facendo il mio PB. Staremo quindi a vedere, in ogni caso entro mercoledì dovrò prendere una decisione se confermare o meno l'hotel per Lubiana. Se il dolore passerà sarà fondamentale correre in Slovenia come ultimo lungo in vista di Gibilterra, in caso contrario le possibilità di andare al mondiale saranno quasi svanite!

martedì 12 ottobre 2010

Un'altra giornata NO

10/10/10 - 4' Edizione della Lake Garda Marathon, una bellissima gara che si sviluppa nelle strade che costeggiano il Lago di Garda partendo da Limone e passando per Riva, Arco, Torbole con arrivo a Malcesine. E' la terza volta che vi partecipo e sarà senza dubbio la peggiore. L'obiettivo è quello di correre intorno alle 2h40', so di potercela fare, ma tra il "sapere e il fare" c'è di mezzo il mare, anzi il LAGO! Dopo una settimana di quasi scarico completo ad eccezione dell'allenamento un pò tirato di mercoledì con Luca mi sembra di sentire le gambe in buone condizioni. A parte un leggerissimo fastidio alla base della schiena pare tutto in regola per disputare una buona maratona. La giornata è climaticamente perfetta con un bel sole ed una temperatura gradevole intorno ai 15°. Sul traghetto per Limone incontro gli amici trentini, Stefano, Nerry e Demis con i quali come sempre il tempo passa allegramente e con goliardia. Al polso indosso il solito Garmin 405 che per precauzione avevo lasciato sotto carica tutta la notte. So che con la sua batteria al 100% riesco a mala pena a finire una maratona. Per curiosità dò un'occhiata al livello di carica e stranamente noto che segna già il 90%..... l'ho appena staccato dalla spina e dovrebbe segnare il 100%. Dopo 5 minuti ricontrollo e l'autonomia scende ancora all'80%.....Che strano, sembra proprio che oggi non tenga la carica. Arrivati a Limone controllo per l'ennesima volta e il livello è sceso al 50%...., è evidente che non si è caricato bene (mi è già capitato inspiegabilmente un'altra volta) e quindi decido di toglierlo e correre senza, e pensare che dentro alla borsa in macchina ho lasciato l'affidabile Garmin 310. Durante tutta l'estate nelle gare podistiche spesso e volentieri ho corso senza cronometro e mi sono sempre trovato bene, ma una maratona senza riferimenti non l'avevo mai disputata, ecco oggi è il momento più propizio per provarci. Pronti via, parto come al solito veloce ma non esagerato e mi metto nelle prime posizioni, dopo il primo chilometro Malfatti mi dice che siamo passati in 3'43", questo sarà l'unico riferimento preciso che avrò durante tutta la gara. Dal 2' km aumento leggermente e mi trovo da solo in 6' posizione con i primi cinque, tra i quali conosco solo Colnaghi e Boffo, già in fuga e con un passo troppo veloce per me. Corro i primi 10 km cercando di capire come stanno le mie gambe. Chissà a quanto starò andando? Il respiro è abbastanza regolare ma non mi sento completamente a mio agio senza cronometro e senza sapere il ritmo preciso. Quelli dietro sono troppo lontani e non voglio aspettarli, quelli davanti hanno un'altra andatura e continuano a guadagnare. Spero di trovare un riferimento a Riva del Garda al 10° km, invece al passaggio il tappeto e il cronometro della TDS non ci sono, quest'anno mi sa che gli organizzatori hanno tagliato sulle spese. Proseguo per la strada che porta ad Arco dove ricordo bene che l'anno scorso soffrii non poco il vento contrario ma con l'aiuto di Marco Boffo che mi faceva da scudo riuscii a venirne fuori. Questa volta sono da solo e l'aria contraria è abbastanza fastidiosa, a sensazione il ritmo sta calando anche perchè siamo in leggera salita. Verso il 15° km vengo raggiunto da un gruppetto di quattro, chiedo a Vaida a quanto stiamo andando, lui mi risponde: "siamo a 3'48" ", non capisco se si riferisce alla media totale o all'ultimo km percorso. Non ho più tempo di interpellarlo dato che in pochi metri il gruppo mi distanzia. Comincio ad intravedere lo spettro di un'altra giornata storta. Continuo da solo e prima di Arco vengo superato da un altro paio di corridori. Passo alla mezza senza la minima idea di quanto tempo possa essere trascorso, al rilevamento c'è solo il tappeto della TDS. Saprò solo il giorno dopo che ero passato in 1h20'44". Mi immetto sulla pista ciclabile che ridiscende verso il lago e cerco di tenere un ritmo più regolare possibile ma non c'è niente da fare continuo a calare (e non ci vuole un orologio per capirlo) sebbene la pendenza ora sia favorevole. Come al solito ultimamente mi fanno male le gambe e si è accentuato il fastidio alla base della schiena degli ultimi giorni che ora è diventato un dolore intermittente. Mi passano altri 3-4 concorrenti e un pò alla volta arrivo a Torbole, nella mente mi sfiora il pensiero del ritiro....Ormai sono abituato a ritirarmi alle 6 ore ma alle maratone non mi è mai capitato e non mi va che accada oggi. 31 su 31 sempre sotto le 3 ore e in un modo o nell'altro voglio che questa sia la 32 esima sempre rispettando la regola dell'under 3h! Tengo duro e proseguo rincuorato anche dal fatto che da un bel pò, bene o male, non mi raggiunge quasi più nessuno. Corro con l'obiettivo di non farmi raggiungere da quelli dietro, devo avere sempre qualche stimolo altrimenti è la fine, questo è il mio carattere. Ad occhio starò viaggiando intorno ai 4'20-30" al chilometro, la prendo con filosofia e penso che per un quasi 42enne non è poi così male, eh ehhhhh. Ad ogni impatto al suolo la schiena continua a darmi fastidio e in più ho male ai quadricipiti. Gli anni scorsi quando andavo in difficoltà avevo fastidio più ai polpacci (soprattutto il destro) e in ogni caso nelle crisi riuscivo a correre intorno ai 4' al km. In questo periodo non è così pertanto mi devo rassegnare. Mi trascino stancamente e solitariamente nella Gardesana orientale verso Malcesine, ormai mancano pochi chilometri quando mi raggiunge un altro ateta al quale chiedo quanto tempo è passato. Lui mi risponde:"no capito, deutschland....", mi sa che era tedesco! Poco dopo arriva un altro con una folta chioma e vestito in modo un pò casual che alla mia solita domanda risponde facendomi vedere il suo splendido e indecifrabile Swatch millecolori, alla mia successiva domanda:"ma stiamo sotto le 3 ore?" risponde :" non ne ho idea amico, pedala che è quasi fatta!". Nella fatica ci facciamo una bella risata pensando che una risposta certa l'avremo solo all'arrivo al quale ormai mancano solo 4-5 km. Gli ultimi chilometri fortunatamente passano senza grossi problemi, se non tento di correre forte più di tanto non faccio neanche fatica e il fastidio alla schiena va e viene. Arrivo finalmente al traguardo salutando la Paola, che mi ha accompagnato in questo bel weekend, la quale immortala il momento con una foto che ferma il cronometro appena sotto le 2h53". Una bella delusione se penso che rispetto all'anno scorso, dove sono arrivato al lago con molto meno allenamento, ho perso 12' e rispetto al 2007 dove la differenza fu ancora maggiore. Non c'è niente da fare i fatti parlano chiaro e dicono che sono in un periodo di scarsa forma anche se negli allenamenti non mi sembra poi di andare così male. Quando arrivo in gara le cose vanno sempre male. Le ho provate tutte durante le ultime due settimane riposando e correndo meno ma è servito a poco. In ottica Gibilterra la vedo dura comunque il buon umore non mi manca mai e nei momenti peggiori penso sempre che per me la corsa dev'essere solo puro divertimento! Per fortuna che agli altri miei due compagni di avventura sta andando meglio, Monica Carlin ha vinto la gara femminile in 2h54' e Marco Boffo è arrivato quarto assoluto in 2h33'. Almeno loro sono sicuro sventoleranno in alto la bandiera tricolore:-)

giovedì 7 ottobre 2010

3x4000

Ieri sera a quattro giorni dalla Lake Garda Marathon volevo svolgere il classico allenamento che faccio tutti i mercoledì prima di correre una maratona. Di solito la settimana pre-maratona è di scarico e l'unico allenamento un pò tirato è quello del mercoledì dove dopo 5-6 km di fondo lento cerco di correre 8-10 km a ritmo gara. I giorni successivi corro poco e lento e di solito (udite udite!) il sabato riposo. La maratona del Garda è inserita nel programma di avvicinamento alla 100 km di Gibilterra che andrò a correre il 7 Novembre ma ciò non significa che al lago debba correre sottoritmo. Cercherò di correre più forte che posso ovviamente senza tirarmi eccessivamente il collo. Manca ancora un mese all'appuntamento clou di fine stagione e quindi ci sarà tutto il tempo per metabolizzare una 42 km. In realtà ne correrò un'altra a Lubiana il 24 Ottobre e ovviamente lì andrò ad un'andatura più tranquilla, diciamo circa 10"/km più veloce del mio ritmo gara della 100 km che dovrebbe essere intorno ai 4'10"/km (ma ho i miei dubbi). Ieri pomeriggio ho ricevuto la chiamata di Luca (che sta preparando la maratona di Torino da correre intorno alle 2h55') il quale mi diceva di avere in programma un 3x4000 e mi invitava a farlo insieme a lui. Senza esitare ho pensato che mi poteva andare bene, tanto in una maniera o nell'altra si sarebbe faticato lo stesso. Il suo obiettivo era di correrli a 3'50"/km con recuperi da 1000 metri sui 4'10"/km. Mi andava benissimo così forse non mi sarei tirato eccessivamente il collo anche se non ne ero sicurissimo. Negli allenamenti di lunedì e martedì non avevo avuto buone sensazioni sebbene fossi andato lento e nella corsa di 16 km di domenica al raduno di Oppeano (VR) con i ragazzi della nazionale di 100 km avevo faticato oltre modo a stare a ruota di D'Innocenti, Boffo e Bernabei che tra l'altro avevano già sulle gambe più 15-20 km dato che erano partiti prima di me. Siamo partiti per i 3 km di riscaldamento e ho subito sentito che poteva essere una buona serata dato che le gambe giravano bene. Una volta iniziata la prima serie di 4 km mi sono messo agevolmente sul ritmo previsto chiudendola in 15'16" (3'49"/km), recupero facile a 4'10", la seconda è stata praticamente identica in 15'15", recupero ancora in 4'10". Alla terza ho provato ad accelerare un pò per testare le gambe e ho chiuso in progressione e con soddisfazione con un 14'35" (3'49"-42"-34"-34"). Totale 17 km a 3'55" al km e frequenza cardiaca a 149BPM. Un buon allenamento senza tirarsi troppo il collo in vista di domenica. Anche Luca ha chiuso con soddisfazione il suo lavoro, lo vedo bene per Torino. Riguardo la mia LGM vi saprò dire lunedì com'è andata comunque l'obiettivo è quello di fare meglio dell'anno scorso dove ho corso in 2h41'35", vediamo se ci riesco! Domani pomeriggio si parte, evviva:-)

venerdì 1 ottobre 2010

Medio alternato

Dopo i 63 km di sabato ho approfittato dei giorni successivi per svolgere corse rigeneranti in modo da recuperare completamente dalla fatica sia di gambe che mentale. Fino a martedì ho corso su ritmi lenti con uscite di 15-10-18 km. Mercoledì sentendo le gambe sufficientemente brillanti ho aumentato un pò ed ho corso 15 km in leggera progressione chiudendo a 4'05"/ km di media. Giovedì il programma prevedeva un medio alternato di 18 km strutturato in 2 km di corsa media + 1 km a ritmo maratona da ripetere per 6 volte. Per non gravare troppo sulle gambe non ancora al 100% ho deciso di affrontare i primi 6 km alla velocità della CL in modo da entrare bene in temperatura e dopo di che, arrivato nel solito anello di 1,3 km di Zanè, ho iniziato le 4 serie cercando di essere più regolare possibile sui 3'50" per i 2 km al medio e sui 3'40" per il km a ritmo maratona. In definitiva il lavoro è andato bene perchè sono riuscito a rispettare i ritmi previsti chiudendo con la quarta serie più' veloce di tutte in 3'49"-3'45"-3'31" e un ultimo km per arrivare a casa in 3'45" correndo senza troppo sforzo. In totale ho percorso 19 km in 1h13'45" compresi i 6 km di CL iniziali. E' stato un allenamento che mi ha dato ottime sensazioni, le gambe spingevano bene e non facevo troppa fatica, lo testimonia anche il valore di frequenza cardiaca media di soli 149 BPM. Ai piedi avevo le nuove Saucony Kinvara, A2 neutre dal peso di 240 gr. (numero US 10.5) dalla tomaia molto ben fasciante e leggerissima, un'ottima morbidezza dell’intersuola e un'eccellente ammortizzazione. Sembra di correre scalzi tanta è la leggerezza di queste scarpe, allo stesso tempo però la suola svolge molto bene il suo lavoro ammortizzante non facendo gravare l'impatto al suolo sulle articolazioni e sulla schiena. Credo proprio che azzarderò ad usarle alla maratona del Garda la settimana prossima in alternativa alle solite e affidabili Tangent. Il mese di Settembre si chiude con 543 km e dall'inizio dell'anno arrivo a 4362, non è il mio record ma ci sono vicino! Buon weekend a tutti:-)

mercoledì 29 settembre 2010

Impossibile partecipare alla Venice Marathon? Problemi zero andiamo a Lubiana!!!

24 Ottobre 2010, 25' edizione della Maratona di Venezia. Ormai sembra che sia diventato l'appuntamento del secolo....Le iscrizioni sono chiuse da diversi mesi e per vie normali non c'è modo di trovare un pettorale. Sembra che tutti siano alla spasmodica ricerca di un prezioso pettorale per la più bella maratona del mondo, neanche fosse Berlino o New York!!! Data l'enorme richiesta sembra si sia scatenata una sorta di bagarinaggio e chi possiede il tanto desiderato pettorale, ma per un motivo o per l'altro non può parteciparvi, abbia deciso di approfittarne. Anch'io all'ultimo momento considerata la vicinanza da casa e le conseguenti comodità logistiche, avevo pensato di iscrivermi per svolgere un ultimo lungo in vista della 100 km del 7 Novembre a Gibilterra. Venezia è una gara a cui ho già partecipato due volte, nel 2006 e nel 2008, ma al contrario di molti non vi ho mai trovato nulla di particolarmente interessante se non per gli ultimi 2 km che si corrono tra i ponti. Quest'anno sembrano tutti impazziti e vogliosi di parteciparvi solo perchè si transita per Piazza San Marco? O c'è qualche altro motivo? Forse mi sono abituato troppo bene correndo a Parigi, Berlino, New York o Roma, percui questo fatto non mi fa particolare effetto e non mi rende così desideroso di essere a Venezia per un simile motivo. Mi serviva come buon allenamento ed era comoda vicino a casa, punto e basta. Sembrerà che ce l'abbia con la maratona di Venezia ma non è così. Il mio disappunto scaturisce dal fatto che tramite amici comuni (ovviamente incolpevoli) sono venuto in contatto con delle persone che mi offrivano un pettorale ad una cifra ben più alta di quella realmente pagata e pertanto ho dovuto rinunciare. Non riesco a capire come si possa lucrare sulla quota di iscrizione di una maratona, uno pensa di arricchirsi con 50 euro in più in tasca? No problem il mondo è grande, abbandonata l'idea Venezia ho deciso di guardarmi intorno e dopo una breve ricerca su internet mi sono imbattuto sul sito della Maratona di Lubiana in Slovenia. Con soli 25 euro di iscrizione si partecipa ad una bellissima maratona che si snoda quasi completamente attraverso le vie della bella città slovena. La manifestazione comprende anche una mezza e altre gare di contorno con un totale complessivo riferito al 2009 di 16.399 partecipanti dei quali 6.485 solo riferiti alla maratona e alla mezza. La gara è di altissimo livello se si considera che l'anno scorso i primi tre uomini classificati hanno corso in 2h10' e i primi 10 sono stati tutti sotto alle 2h20'. Anche in campo femminile i risultati non sono da meno con la vincitrice in 2h25'. Sono molto contento della scelta fatta... con i soldi risparmiati a Venezia mi pago pure l'hotel a Lubiana e ne approfitto per scoprire una nuova corsa in una città mai vista. Se volete date un'occhiata al sito internet, magari anche a voi viene voglia di andarci!

lunedì 27 settembre 2010

Monica Carlin ottiene il nuovo record italiano di 6 ore in pista con 79,804 km

Sabato pomeriggio in occasione della 6 ore in pista disputata a San Giovanni Lupatoto (VR) valevole come campionato italiano IUTA, Monica Carlin ha ottenuto il nuovo primato italiano femminile con 79,804 km! Dopo un infortunio che l'ha tenuta lontana per qualche mese dai vertici nazionali ed internazionali la nostra beniamina ha fatto vedere di che pasta è fatta ed ha sfoderato una prestazione di gran classe avvisando le sue avversarie che per il mondiale di Gibilterra in lotta per la vittoria ci sarà anche lei. Le condizioni meteo erano perfette con un bel sole e temperatura gradevole. Il problema principale in queste gare è dovuto al traffico con i 55 partecipanti iscritti. Potete immaginare che confusione dopo un pò di giri quando, iniziati i doppiaggi, i più veloci sono costretti ad una serie interminabile di sorpassi che a volte costringono a veri e propri slalom. Nonostante tutto Monica ce l'ha fatta a dimostrazione di grande grinta e tenacia. Si correva nella quarta, quinta e sesta corsia, quindi il giro risultava essere di 422,37 metri, con un primo giro di 320,68 metri per fare in modo che il 100° coincidesse con i 42.195 metri del passaggio intermedio della maratona. Monica in totale ha percorso la bellezza di 189 giri! Altra prestazione da sottolineare è quella di Marco Boffo, autore di una gara magistrale che fino a circa 4 ore e mezza lo vedeva proiettato anch'esso verso il nuovo record italiano maschile. Purtroppo alcuni problemi nel finale l'hanno rallentato ma non gli hanno impedito di chiudere con quasi 87 km e 205 giri roba da fare letteralmente girare la testa:-) Grande! Passando a me e alle mie prestazioni sempre più in calo, dopo il naufragio della settimana scorsa è stata un'altra domenica così così... Un altro lungo portato a casa, questo è il lato positivo. Il lato negativo è stata la grande sofferenza a cui sono stato sottoposto dopo la terza ora di gara. Partivo nuovamente con l'obiettivo minimo di arrivare a 60 km. Nella prima fase, ovvero per i primi 100 giri corrispondenti alla maratona, ho tenuto un'andatura regolare compresa tra 1'41"-45" al giro che corrisponde ad un ritmo di 4'00-10"/km e direi che è andato tutto bene ad eccezione di tre soste al bagno (che fortunatamente era comodissimo appena fuori la sesta corsia) causate da problemi di mal di pancia probabilmente dovuti all'esperimento che ho voluto fare nel assumere dei nuovi integratori consigliatimi da alcune amiche della nazionale della 100 km. Mai fidarsi delle donne!!! Dopo circa un'ora e mezza, fallito l'esperimento, ho ripreso con la mia solita integrazione a base di Coca Cola e integratori della Pro-Action e da li in poi se non altro dal punto di vista intestinale è andata meglio. Il passaggio alla maratona è stato discreto in 2h52'30" (Boffo in 2h43" mi aveva già doppiato 5 volte!) e a seguito del ritiro di un concorrente mi trovavo in seconda posizione. Da quel momento ho cominciato ad accusare la stanchezza, soprattutto di gambe come la settimana scorsa a Seregno, e ho quindi dovuto abbassare l'andatura facendo molte soste ai box. Tra uno stop e l'altro ho completato 149 giri e chiuso la mia fatica con 63 km. Ovviamente ero consapevole di non aver ancora smaltito completamente la fatica di sabato scorso e il carico di chilometri dell'ultima settimana. Perciò tutto sommato mi ritengo soddisfatto di aver chiuso un altro lunghissimo a distanza di così pochi giorni. Tutto fieno in cascina, almeno spero. Senza dubbio mi manca ancora l'autonomia per affrontare una 100 km, ma ci sono ancora sei settimane di tempo e ci sto lavorando sopra. Ho bisogno anche di un pò di riposo come dice saggiamente il mio amico Bress:-). Di una cosa sono sicuro e cioè di avere sulle gambe una buona preparazione per affrontare una maratona. A che ritmo non lo so ma lo scoprirò presto tra un paio di settimane alla Lake Garda Marathon! Buona settimana a tutti!

mercoledì 22 settembre 2010

6 ore di Seregno: 4 ore sotto acqua

Come alla 6 ore di Luco dei Marsi disputata a Settembre 2008, anche sabato a Seregno non sono riuscito a concludere la gara. Sembra che le gare di 6 ore siano le mie bestie nere dato che non riesco mai a finirne una. L'obiettivo primario non era certamente quello di correre per tutte le 6 ore; volevo però arrivare almeno a 60 km anche se a dire la verità dentro di me sotto sotto speravo di arrivare in fondo. Invece dopo 56,3 km e 4 ore di corsa ho dovuto abbandonare a causa di un progressivo indurimento dei muscoli delle gambe che non mi ha dato scampo. Peccato perchè mi trovavo largamente al comando della gara e tenevo un ritmo sui 4'10" che per i primi 30-35 km non mi creava alcun problema. Il passaggio intermedio della maratona è stato di 2h58'. Da li a poco ho cominciato a sentire dei dolori muscolari alle gambe che mi hanno costretto ad un graduale rallentamento fino al definitivo abbandono del 56° km. La causa molto probabilmente è da imputarsi alle impossibili condizioni meteo che abbiamo dovuto affrontare. Si correva sotto un diluvio universale. Non ho mai corso per così tanto sotto una pioggia così violenta e incessante come quella di sabato. In pratica dal primo all'ultimo chilometro ero inzuppato d'acqua e ad un certo punto non avevo più la sensibilità delle punte delle dita delle mani e dei piedi. Non è facile correre con ai piedi delle zavorre e su un percorso che in certi punti è sommerso dall'acqua e dal fango. Non sto esagerando, a mio parere era da pazzi gareggiare in queste condizioni.... Ad ogni modo inizialmente nessuno ci ha fatto caso, si è partiti con il morale molto alto e alla fine delle sei ore molti ce l'hanno fatta. Onore ai vincitori Renzo Barbugian con 77 km e Monica Casiraghi con 76 km, ma un applauso va a tutti coloro che hanno resistito eroicamente per tutte le 6 ore. Più bravi o più matti? Durante la corsa mentre correvo, soffrivo e cercavo letteralmente di non nafragare sul circuito di 2 km spesso doppiavo altri concorrenti che procedevano più lentamente o camminavano e mi domandavo:"ma cosa li/ci spinge ad affrontare un calvario simile? Non sarebbe meglio rimanere a casa al coperto davanti la TV o a fare qualcos'altro?". La risposta onestamente non mi è ancora venuta in mente.... Dite voi..... Certo io non ce l'ho fatta probabilmente come detto per l'indurimento dei muscoli causato dalla enorme quantità di pioggia che mi ha colpito. Sicuramente poi non ero predisposto mentalmente ad una sofferenza simile. Per affrontare gare simili oltre che ad essere preparati atleticamente bisogna esserlo altrettanto mentalmente e io sabato sicuramente non lo ero. Però scoccia sempre abbandonare una gara dove ti trovi al comando con più di 15' di vantaggio sul secondo perchè, almeno a me, non capita tutti i giorni... In ogni caso vediamola dal punto di vista positivo, ho fatto un buon lungo di quasi 60 km in condizioni difficili quasi impossibili. Questo mi servirà soprattutto mentalmente. Sono soddisfatto anche che da domenica a ieri il recupero sia andato molto bene, iero ho corso con le gambe in discrete condizioni. Oggi andrà meglio. Sabato prossimo 25 settembre ci riproverò alla Lupatotissima, ho un conto in sospeso con le 6 ore....solo se non piove però, da oggi in poi sarò come il BRESS quando piove resto a casa!!!
(IN ALTO FOTO DI ANTONIO CAPASSO, SOTTO ILARIA FOSSATI IN AZIONE)

lunedì 13 settembre 2010

La crisi che non ti aspetti

La settimana è stata piuttosto proficua per gli allenamenti. Nei primi 6 giorni sono arrivato a 104 km, mi restava l'ultimo lungo di 36 km per chiudere a 140 km. Ce l'ho fatta? Leggete tutto il post e lo saprete....:-) Sabato serata tranquilla e a letto presto, ieri mattina giretto in moto a Isola Vicentina a vedere una gara motociclistica di 3 ore di enduro dove erano in corsa alcuni miei amici. Mamma che voglia di riprendere la moto....meglio lasciar perdere va e tornare a casa dove mi aspettava un ottimo arrosto con patatine al forno. Speciale, ma forse non il pranzo ideale per prepararsi ad un lungo di oltre 2 ore. Formula 1, un pò di calcio e alle 16.30 sono pronto per partire. Prendo un gel della Pro-Action e lo metto nella tasca dei pantaloncini, ho la sensazione che oggi mi servirà. La temperatura è calda sui 25-26 gradi e fuori c'è un bel sole, mi sento bene anche se con le gambe un pò stanche dagli allenamenti tirati degli ultimi giorni; dopo le ripetute di giovedì, sia venerdì che sabato ho corso 18 km sempre intorno ai 4' al km senza risparmiare troppe energie. Mi sono abituato a correre con le gambe pesanti, a volte lo faccio anche volutamente per allenarmi a tener duro nei momenti di sofferenza quando nelle gare lunghe ci si vorrebbe fermare. Per complicare ancor più le cose decido di fare il giro di Camisino, ovvero un collinare impegnativo che può lasciare il segno, sarà dura senz'acqua. Parto alle 16.45 e decido di non esagerare con l'andatura, dopo un paio di chilometri di riscaldamento sui 4'30" mi assesto sui 4'10"-15" e mi dirigo verso il Gelso, i primi 7 km sono piacevoli in leggera discesa, l'ottavo presenta la salita del Bodo che è abbastanza impegnativa seppur breve. E' sempre piacevole passare da queste parti, oggi c'è parecchia gente dato che è in scena la rievocazione storica del giuramento di Bodo. Sudo molto, fatico troppo e ho già sete....Incrocio la Paola che mi fa cenno di non vedermi in grandi condizioni, non ci faccio caso e proseguo verso Breganze in un piacevole falsopiano in leggera discesa, passo il ponte sull'Astico e al 13 km svolto a sinistra imboccando il lungo rettilineo, stavolta il leggera salita, che mi porta fino a Fara. In questi momenti non mi passa proprio più, tengo un ritmo regolare sui 4'15" ma la fatica e soprattutto la sete si fanno sentire sempre di più. Dopo 17 km arrivo a Zugliano e svolto a destra verso Lugo, Madonna che sete...so che la prima fontana la troverò al cimitero di Calvene tra circa 4 km. Devo resistere e da qui in poi inizia il duro poichè fino a Camisino è praticamente tutta salita, anche impegnativa, intervallata da brevi tratti di leggera discesa. I muscoli delle coscie e i polpacci mi fanno un pò male. Sento che sono un pò disidratato e che il pranzo non è stato sufficiente per darmi le energie a correre così tanto. In una maniera o nell'altra arrivo al cimitero, stoppo il Garmin, sono a 21 km in 1h29, la media di 4'14" non è eccezionale ma tutto sommato considerando che il percorso è impegnativo non è da buttare. Alla fontana bevo molto e ingoio il gel che precauzionalmente mi ero portato dietro, speriamo che mi dia qualche energia perchè mi sento veramente stanco. Riparto per affrontare i prossimi 4 km di salita che saranno quelli più duri della giornata. Non riesco a stare sotto i 4'45"/km, gambe legnose, spossatezza..... boh mi viene in mente che non sono d'acciaio e qualche volta dovrei riposarmi un pò di più e non prender mai sotto gamba i lunghissimi. Sarò anche abituato ma 30-35 km sono sempre tanti e non bisogna mai sottovalutarli. Molto presto inizia a venirmi di nuovo sete, tengo duro fino allo scollinamento di Camisino dove c'è un'altra fontana che per mia sfortuna è asciutta. Proseguo sconfortato ma per fortuna ora c'è un chilometro di bella discesa verso Caltrano che mi serve proprio per tirare il fiato. Dopo ce ne sarà un ultimo di salita impegnativa fino a Chiuppano e poi tutta discesa fino a casa. La prossima fontana è quella di Carrè al 28° km devo remare e tenere duro. Ci arrivo, sono completamente sudato da capo a piedi, mi fermo 2 minuti e bevo più che posso poi mi aspetta l'ultimo tirone verso casa, per fortuna che fino a Thiene è tutta discesa. E' quasi fatta, il problema è che negli ultimi chilometri, sebbene molto favorevoli, mi sento proprio in crisi, fatico molto e correre a 4'20" mi crea più fatica che andare a 3'30" quando sto bene. Ad un certo punto a 2-3 km da casa mi viene perfino la tentazione di camminare ma desisto e mi tolgo subito l'idea dalla mente, sono riuscito ad arrivare in fondo al Passatore senza mai fermarmi e mi fermo ora? Non esiste!!! Dunque proseguo e giungo finalmente a casa, sono 35 km esatti in 2h31' con 137 battiti di media, il cuore era apposto le gambe un pò meno.... Troppa fatica ma il lato positivo è che ho corso oltre 2h30' e mi servirà d'allenamento per la 6 ore che andrò ad affrontare sabato. L'obiettivo sarà quello di arrivare almeno a 60 km in 4 ore e qualcosa, poi vedremo se continuare o fermarsi. Se fosse stato ieri non ce l'avrei sicuramente fatta però la settimana è stata piena di allenamenti duri che hanno fruttato ben 139 km e sicuramente anche per questo ieri ho faticato più del previsto. In questi 4-5 giorni non farò certo lo scemo e baderò a recuperare, la lezione di ieri mi è servita. Un paio di massaggi e poca corsa mi aiuteranno per mettere a frutto i duri allenamenti fin qui svolti. Almeno spero! Buona settimana a tutti:-)

venerdì 10 settembre 2010

Ripetute 4x3000

DATA: 9 Settembre 2010
ORA: 18.45
METEO: soleggiato
TEMPERATURA: 24°
LOCALITA': Pista ciclabile Thiene-Zanè, 6 giri sull'anello lungo 1,3 km di Zanè, denominato anello Dirty Mary.
PROFILO ALTIMETRICO: quota alla partenza di Thiene 145 metri, quota all'inizio dell'anello di Zanè 185 metri, dislivello ogni giro +/- 6 metri.
SCARPE: Nike Skylon 11 (A2)
OROLOGIO: Garmin forerunner 405 con cardiofrequenzimetro
PESO: alla partenza 70 kg, all'arrivo 68 kg (senza bere)
KM PERCORSI: 20 km di cui 5 di riscaldamento e 15 tra ripetute e recuperi
OBIETTIVO: correre 4 serie di ripetute da 3 km a circa 3'40"-45"/km con recuperi veloci a 4'00"-10"/km
SENSAZIONI FISICHE ALLA PARTENZA: un pò stanco, gambe legnose, preoccupato per il duro allenamento da svolgere
DETTAGLIO DELL'ALLENAMENTO: parto ad un'andatura tranquilla per i 5 km di riscaldamento di avvicinamento all'anello di 1,3 km dove svolgerò le prime 3 serie di ripetute da 3 km. All'inizio sento le gambe pesanti e sono parecchio stanco dalla giornata che mi ha impegnato in misurazioni in campagna. Decido di assecondare le gambe e di correre ad un'andatura facile sperando che strada facendo la corsa diventi più fluida. Mi succede spesso di essere un pò in difficoltà alla partenza e di sentirmi sempre meglio strada facendo. Arrivato sul circuito attendo lo scoccare del 5° km e chiudo il riscaldamento in 21'38" media 4'20"/km. Il giro di 1,3 km è composto da una parte in leggera discesa molto favorevole per la corsa ed un tratto equivalente in leggera salita un pò più difficoltoso. Ormai mi sono abituato a correre le ripetute su questo tracciato e devo dire che mi piace molto di più che andare in pista; in strada si trova sempre qualcuno da salutare e non è poi così noioso come correre in tondo su una pista di 400 metri. Sarà leggermente più impegnativo per via dell'altimetria variabile ma a me non fa differenza dato che la domenica si corre sempre in strada e quindi alla fine risulta essere anche un vantaggio. Dedido di affrontare la prima serie con cautela per dare tempo alle gambe di abituarsi, la chiudo in 11'22" alla media 3'47"/km, non troppo veloce ma neanche troppo impiccato. Rallento un pò e affronto il km di recupero in 4'01". Parto più determinato per la seconda serie che chiudo in 11'01" alla media di 3'40"/km, le gambe cominciano a girare, sudo moltissimo per l'impegno profuso e l'umidità presente ed è una lotta con i moscerini di cui l'aria è impestata. Recupero di 1 km identico al primo in 4'01". Inizio la terza serie e al terzo km abbandono l'anello e riprendo la ciclabile per tornare verso casa, chiudo ancora in 11'01" e le gambe sorridono pertanto opto per un recupero ancora un pò più rapido in 3'55". Parto per l'ultima serie che termina in 10'51" alle media di 3'37"/km. Sempre meglio.
TEMPO FINALE: 20 km in 1h17'47" media 3'53"/km di cui 15 km di ripetute e recuperi in 56'09" media 3'45" - Frequenza cardiaca media 152 BPM
SENSAZIONI FISICHE ALL'ARRIVO: dopo un avvio legnoso e in sofferenza mammano che passavano i chilometri sentivo le gambe sempre migliori, recuperavo facilmente a 4' al km e questo è motivo di soddisfazione. Nell'ultima serie ho provato ottime sensazioni. Uno di quegli allenamenti che la sera ti fa voglia di uscire a berti un paio di birre con gli amici ed è quello che chiaramente ho fatto. Penso di essere in un buon periodo di forma.
INDICE DI DIFFICOLTA': in una scala da 1 a 10 potrei indicare 8. Non mi sono tirato il collo come in una gara ma non mi sono neanche tanto risparmiato.
PROGRAMMI SETTIMANALI: Fino ad oggi in questa settimana ho corso 15+18+15+20 km. Stasera ne farò altri 16 tranquilli e anche domani. Domenica lungo di 30-35 km in modo da chiudere la settimana con 130-135 km vediamo come mi gira.....
ULTIME NEWS: ho rinunciato a partecipare alla Sud-Tirol Marathon poichè lo stesso weekend il 2-3 Ottobre a Padova ci sarà un raduno di fondamentale importanza in vista della gara di Gibilterra con la nazionale di 100 km.

lunedì 6 settembre 2010

Una settimana di qualità!

La forma sembra stia arrivando. Le tappe di avvicinamento verso la nuova avventura di un'altra 100 km si stanno bruciando una dietro l'altra e se guardo il calendario mi vengono i brividi pensando che al 7 Novembre mancano solo 2 mesi. Sia dal punto di vista fisico che mentale non mi sento ancora pronto ad un'altra gara così difficile. Appunto per questo, quest'estate assieme a Marco abbiamo messo a punto un programma di avvicinamento simile a quello del 2008 per fare in modo di arrivare a Gibilterra nelle migliori condizioni possibili. Un programma impegnativo ma non impossibile per uno come me che rispetto a quasi tutti gli altri utramaratoneti che arrivano anche a 200 km a settimana non ha quasi mai superato i 140-150. Per chi fosse curioso questo programma verrà svelato di settimana in settimana sul blog, per il momento rimaniamo al presente raccontando un pò di come è andata questa settimana e la fine di quella precedente. L'ultimo weekend di Agosto mi ha visto impegnato, il sabato, alla gara di 10 km del Giro delle Mura di Feltre, chiusa in 35'17" su un percorso molto impegnativo e ricco di saliscendi. L'indomani, ho corso un lungo collinare di 31 km chiusi in progressione in 2h07' (media 4'07"/km). La settimana si è conclusa con 116 km contro i 120 previsti. Passiamo agli ultimi 7 giorni. Lunedì e martedì ho corso due sedute di rigenerazione in modo da recuperare pienamente dal weekend precedente. Mi sentivo le gambe molto pesanti e volevo ben recuperare in vista dell'allenamento di mercoledì dove ho svolto brillantemente un 4x2000 tutti sul piede dei 3'30"/km con recuperi da 1000 a 4'/km. In totale tra riscaldamento, ripetute e recuperi sono stati 16 km "fulminei" in 1h00'34". Sono rimasto molto soddisfatto considerando che ho corso in strada sul solito percorso leggermente in saliscendi e sull'anello di 1,3 km nei pressi del Dirty Mary che presenta un tratto in leggera salita ed uno di altrettanta discesa. In questo periodo riesco a tenere buoni ritmi facendo relativamente poca fatica e correre sui 3'50"-4'00" mi viene facile, sarà anche perchè non fa più molto caldo. Giovedì e venerdì ci sono state un paio di uscita con i fulminei, la prima tranquilla, la seconda col Muto invece un pò più rapida, volevo testare un pò il ragazzo in preparazione alla maratona di Torino e mi è sembrato di vederlo già a buon livello visto che ha corso 14 km a 4'10" senza troppi sforzi. La settimana è finita con una mezza maratona conclusa in 1h15'36" (media 3'35"/km), migliore prestazione del 2010 per il sottoscritto. Ho tenuto un buon ritmo soprattutto nei primi 10-11 km iniziali dove si correva con pendenza leggermente a favore. Passaggio al 10 km in 35' netti. Nel tratto finale in leggera salita e con una fastidiosa brezza contraria ho gestito la fatica alzando un pò il ritmo. Il programma di allenamento prevedeva per domenica un lungo di 40 km per cui dopo un paio di birrette con gli amici Fulminei e con i bloggers Simone e Anita, sono tornato a casa e sono ripartito per un'altra oretta di corsa che mi ha portato ad un totale giornaliero di 37 km. Non saranno 40 ma va bene lo stesso. La settimana si è conclusa con 115 km suddivisi in 8 allenamenti. Dovevano essere 140 ma per arrivare a correre la mezza con le gambe in buone condizioni ho dovuto tagliare un pò di km qua e là, stavolta ho puntato più alla qualità che alla quantità. Per quest'ultima attendiamo le prossime 2 settimane da 130 e 155 km e la 6 0re di Seregno.... Dovrebbero essere sufficienti per risvegliare in me i sentimenti che si provano durante le corse di 100 km, cosa dite? Good run:-)

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