venerdì 26 novembre 2010

"La mia New York" by Enrico Vivian

Pubblico con piacere il racconto dell'avventura New Yorkese appena trascorsa dall'amico Enrico Vivian. Dopo un paio di tentativi nel 2007 e nel 2009 è riuscito nell'intento di abbattere il muro delle 2h30, cosa non facile a NY, classificandosi 35° assoluto, 4° italiano, 3° over 40. Forte atleta nato a Marostica nel 1968 con primati personali di prim'ordine (800m 1’54", 1500m 3’47", 5000m 13’49", 10000m 28’54", Mezza 1h04’), approdato quasi per scherzo alla maratona nel 2007 a 39 anni con un debutto sotto le 2h30' a Padova. Aggiungo io, chissà dove sarebbe arrivato se avesse iniziato a correrla 15-20 anni fa quando vestì diverse volte la maglia azzurra nelle squadre giovanili e anche in quella assoluta, ma con obiettivi molto diversi alla 42 km focalizzati soprattutto sull’attività in pista e nei cross... Ecco il bel racconto di Enrico che per un pò ha fatto rivivere anche e me le belle esperienze vissute nel 2007 e 2009 che spero si ripetano nel 2011.
LA MIA NY - DI ENRICO VIVIAN
È una splendida giornata di sole e di vento a cavallo di due perturbazioni bagnate che avrebbero potuto infierire sui 45'350 partenti dal ponte di Verrazano e lungo il percorso che si snoda fra i 5 quartieri della città di New York. È la terza volta che corro su queste strade affollate e stavolta voglio distribuire al meglio le energie sui saliscendi di un percorso molto esigente. Mi sento pronto ad affrontare le incognite della gara perché allenamenti e gare negli ultimi mesi sono andati bene, anche il dolore alla caviglia sinistra si è quietato. Sono nell’area riservata e la presenza di tanti campioni mi tranquillizza più che agitarmi. Sono con Orlando PIZZOLATO e ci confrontiamo per le ultime decisioni su quanto vestirsi. Di fianco a me c’è l’ultimo vincitore Meb KEFLEZIGHI e mi stupisce la sua disponibilità. Davanti a me c’è quel monumento di Haile GEBRSELASSIE circondato dai suoi scudieri, anche dal futuro vincitore Gebre GEBRAMARIAM. È gentile con tutti, come sempre, e non lascia trasparire il dramma che sta per vivere in quella che potrebbe essere l’ultima gara della sua carriera. In mezzo ai grandi attori dello show mi sento davvero piccolo. Mezz’ora prima della gara siamo accompagnati sul lato superiore sinistro del ponte, zona arancio. Ora sento in pieno le raffiche di vento. I top sono sul lato superiore destro, zona blu. Si riempie anche la carreggiata inferiore sinistra, zona verde. Fra poco il ponte comincerà a ballare sotto i nostri piedi. Puntualmente lo speaker innesca la sequenza: presentazione degli atleti, inno nazionale, colpo di cannone … via alla wave 1! Stavolta non mi faccio fregare dalla gobba del ponte. La rampa al 3-4% è ancora più aspra sferzata dal vento. L’adrenalina potrebbe compensare le difficoltà, ma è meglio diluirla lungo le 2 ore e mezza che mi aspettano. Scelgo la compagnia di un gruppo prudente che sulla spinta del grande tifo di Brooklyn si riporta sotto ai più baldanzosi che si sono rinfrescati le idee nella tramontana. So che il ritmo è quello giusto, guardo poco il crono e bevo molto per evitare la disidratazione che mi ha già attanagliato i muscoli 3 anni fa. Sei talmente asciutto che non ti sembra di sudare e quando arriva la sete è troppo tardi. Al miglio 8 le 6 corsie diventano 2, il pubblico si fa più vicino, il volume della musica si alza e il sostegno si rinforza. Come si fa a rallentare? Solo il quartiere ebreo snobba la festa e approfitto del silenzio per ascoltarmi. Mi accorgo che le miglia sotto i piedi passano come i grani del rosario fra le dita, tanto veloci quanto sei concentrato. Intanto il gruppo si assottiglia, qualcuno ci mette qualcosa in più per riagganciarne un altro nella zona mediana fino al ponte di Queensboro, altra rampa bestiale. Preferisco continuare col mio ritmo, anche se questo vorrà dire affrontare da solo la First Avenue controvento. Per 4 miglia guardo quasi invidioso il gruppo di fronte, quanto comodo ci starei nel mezzo. Nel frattempo mi godo il tifo delle decine di migliaia di persone che mi chiamano per nome. La fatica aumenta per tutti, ma le vere crisi cominciano nel Bronx, verso i 30km. Un anno dopo le parti si invertono, da preda divento cacciatore, pur rallentando anch’io, perfettamente conscio che è ancora molto molto dura. In Fifth Avenue vedo allungarsi la fila di atleti in difficoltà, quando la salita fa dilatare i tempi prima di entrare in Central Park, dove aumenta il sostegno della folla, quasi assordante. Lo gusto senza distrarmi per non perdere il controllo dell’assetto, perché le ondulazioni favoriscono l’innesco dei crampi. Ormai la mente galleggia nella fatica e le cosce piangono soprattutto in discesa. Ho nel mirino l’ultimo atleta agganciabile, uno svedese, che sorpasso al miglio 26, poi ultima salita verso la gioia dell’arrivo. Qui la festa è per tutti: per i 34 che mi hanno sopravanzato, come per gli altri 44'794 che mi seguiranno. "You’re a finisher" e puoi mostrare ovunque la medaglia per raccogliere un "congratulations" accompagnato dal sorriso, come recita anche la mail ufficiale dell’organizzazione arrivata la sera stessa "you are one of our 44’829 ING New York City Marathon 2010 champions! Congratulations on doing everything it took to succeed—from training for months to executing yesterday. Your official finishing time was 2:28:22". Adesso la festa continua per le vie della città e alla sera a cena per condividere l’esperienza con gli amici. Domani ci sarà ancora tempo per discutere nel viaggio di ritorno. Intanto è già cominciato il conto alla rovescia per la prossima maratona … 17 aprile 2011 a Londra.

martedì 23 novembre 2010

La Mezza dei 6 Comuni

Come da migliore delle tradizioni, ultimamente parlando, anche domenica alla Mezza dei 6 Comuni si è corso in un ambiente a dir poco bagnato. Una pioggia incessante ha accompagnato gli indomiti semi-maratoneti fin dalla partenza avvenuta puntualmente alle 10 davanti al municipio di Villaverla. Sprezzanti del pericolo sono giunti al traguardo in quel di Thiene la bellezza di 481 atleti. A farla da padroni siamo stati ovviamente noi delle Fulminea che ci siamo distinti come squadra più numerosa con 25 classificati ma soprattutto come squadra più esuberante con un arrivo in parata che rimarrà impresso per sempre negli annali della manifestazione. Gara vinta da Iannelli delle Fiamme Azzurre in 1h08'39" davanti al sempre verde Enrico Vivian (reduce da un ottimo 2h28' alla maratona di NY), in 1h11' e spiccioli, buon tempo se consideriamo le condizioni meteo avverse ma soprattutto l'altimetria sfavorevole del percorso quasi sempre in salita! L’equivoca presenza di professionisti delle Fiamme Azzurre ha turbato un pò l'animo di alcuni atleti locali di spicco che sfortuna loro hanno deciso di non partecipare. C'è da dire a loro parziale difesa che la gara a sentire le dichiarazioni dell'organizzazione doveva essere di livello amatoriale, quindi niente professionisti su ingaggio ma a quanto pare il buon Iannelli non si muove senza lauta ricompensa, state tranquilli io non l'ho pagato, eh ehhh! (in ogni caso io credo alle dichiarazioni degli organizzatori i quali affermano che nessuno è stato ingaggiato). Comunque queste sono cose che non mi riguardano e neanche mi sfiorano, l'ho detto solo perchè nel dopo gara ho sentito molti lamentarsi di tale presenza, che ripeto, a me personalmente non ha dato alcun fastidio. Polemica sterile direi....16° o 17° niente mi cambiava, si ecco questa è la mia posizione, 17° in 1h 19'34", tempo ufficiale completamente sballato dato che il mio fido cronometro partito allo sparo e stoppato appena dopo il traguardo mi ha indicato 1h20'30". La differenza è dovuta al fatto che i cronometristi delle TDS, ma soprattutto le loro attrezzature, causa il diluvio sono naufragati e il sistema elettronico è andato in tilt! Poco cambia, il tempo non è ottimo se penso che 2 mesi fa correvo in 1h15', ma mi soddisfa poichè ritengo di aver disputato una buona gara amministrando le energie e chiudendo in discreta progressione. Ho corso quasi sempre da solo cercando vanamente di raggiungere il gruppetto davanti a me capitanato da Centofante che vedevo procedere veramente senza fatica a una cinquantina di metri di distanza. La cosa più importante è che mi sentivo bene, le gambe andavano anche se non riuscivo ad aumentare la velocità oltre ai 3'45"/km, ma son felice perchè non ho avuto nessun dolore. Il primo classificato della Fulminea è stato Poletto in 1h18'43", nono assoluto dopo 20 giorni di stop per un viaggio di vacanza. Troppo forte, se io sto 20 giorni senza correre penso che non riuscirei neanche ad andare sotto le 1h30'....A seguire tutti gli altri Fulminei con il presidente Bress a condurre il buon Iron Guzzo al suo debutto in un ottimo 1h45'. Il dopo gara è stato bellissimo con il grande party Fulmineo organizzato al bar Buzzolan proprio di fianco all'arrivo. Ci siamo fatti sentire come al solito......Ci sarebbe tanto da raccontare ancora ma purtroppo non ho molto tempo per narrare tutto, dico solo che chi c'era sa quanto ci siamo divertiti:-) Buona settimana a tutti e viva la Fulminea, o corsa o muerte, sempre!!!!

sabato 20 novembre 2010

3' Mezza dei 6 Comuni, la Fulminea è pronta!

Domani alle ore 10.00 con partenza da Villaverla prenderà il via la 3' edizione della Mezza Maratona dei 6 Comuni che nel suo suggestivo percorso attraverso le nostre terre natie toccherà i comuni di Malo e Marano Vic. per terminare in centro a Thiene, proprio a due passi da casa mia. Niente top runner, niente atleti su ingaggio, questa è la politica adottata (e da molti applaudita) dai comuni organizzatori. Pertanto vedremo al via solo i veri appassionati della corsa, quelli come tutti noi che corrono per la pura gioia di farlo e non per la ricerca di denaro. Le iscrizioni hanno già superato abbondantemente quota 500 atleti e a sostegno di quanto appena detto è una bella sorpresa la presenza di numerosi atleti non tesserati Fidal a dimostrazione di una gran voglia di correre di podisti non agonisti che muovono ora i primi passi anche in gare ufficiali. Sebbene le previsioni meteo per domani non promettano niente di buono sono ancora numerosi quelli che si stanno iscrivendi in queste ultime ore presso il negozio Puro Sport di Zanè. Il percorso, seppur paesaggisticamente bellissimo attraverso i centri dei paesi citati, non è certo uno dei più facili. Infatti partendo da Villaverla a quota 75 m. s.l.m. si sale costantemente fino all'arrivo di Thiene a 147 m. s.l.m. con diversi saliscendi dovuti alla particolare conformazione del territorio. Ci sono anche un paio di cavalcavia abbastanza impegnativi che non potranno di certo intimorire gli atleti della Fulminea che alla gara di casa saranno presenti in massa! I GIALLI capitanati dal vulcanico Bress, che insieme al suo infaticabile entourage ha preparato una serie di sorprese sia per il pre che per il dopo gara, si presenteranno agguerriti alla partenza e non saranno in meno di 25...La Fulminea Running Team: O CORSA O MUERTE!

martedì 9 novembre 2010

Gibilterra, un disastro annunciato, vado a lavorare

Gibilterra 7 Novembre 2010, la mia gara è terminata miseramente neanche 3 ore dopo la partenza e dopo soli 38 km, nemmeno una maratona. E' andata ancora peggio di quello che mi aspettavo e col senno di poi do ragione a tutti coloro che mi hanno criticato nel post precedente. E' stato brutto e deludente non riuscire ad arrivare almeno a metà gara, tanto più correndo a ritmi blandi. Non sto qui ad elencare i problemi che mi hanno assillato perchè non mi piacciono le scuse e non voglio aggrapparmici. Ci ho provato, è andata male, non c'era niente da fare colpa mia e basta. Forse hanno ragione quelli che mi hanno detto che era meglio se stavo a casa, avrei fatto sicuramente una figura migliore lasciando il posto a qualcun'altro più in forma o più prestazionale, sempre se c'era (correre in 8 ore al mondiale non serve a niente). In ogni caso una cosa vorrei dirla, non per discolparmi, ma per mettere un pò di chiarezza su un paio di aspetti. Punto 1, per quanto mi riguarda, la convocazione al mondiale me la sono meritata alla luce della gara disputata al Passatore (settimo assoluto e quarto italiano), forse siamo tutti daccordo, e se c'erano nove maglie disponibili, una era mia di diritto. Punto 2, dopo il mio infortunio ai primi di Ottobre avevo parlato con i responsabili della squadra dicendo che se c'era qualcuno con cui sostituirmi avrei ceduto più che volentieri il posto e sarei andato a Gibilterra magari come aiutante (a mie spese) come fu l'anno scorso a Torhout (sottolineo sempre a mie spese). Mi è stato risposto che ormai la lista degli atleti era già stata comunicata alla IAU e non erano più possibili sostituzioni, percui dato che non rubavo niente a nessuno ho pensato che sarebbe stato un mio diritto provarci e male che andasse sarei rimasto vicino ai miei compagni con i quali sono molto legato. Riguardo le critiche agli altri ragazzi, io ci andrei un pò cauto. Boffo, quarto assoluto con 6h45' al mondiale dello scorso anno, ha avuto problemi muscolari al 55 km quando si trovava nelle prime posizioni. Caroni e D'Innocenti autori di una gara in rimonta sino al momento del ritiro rispettivamente al 70° e al 85° km non si sono certo risparmiati e sino a quel momento erano in prospettiva di un tempo finale ben al di sotto delle 7 ore. Nessuno può permettersi di biasimarli. Per fortuna almeno le donne si sono fatte valere con la prestazione eccezionale di Monica Carlin (7h30') seconda assoluta mondiale ed europea, che insieme alle altre Azzurre ha conquistato anche 2 argenti a squadre mondiali ed europei, se v'interessa trovate tutti i dettagli nel sito della Iuta. Ciao a tutti, ora devo andare a lavorare per guadagnarmi da vivere come è sempre stato, penso lo faranno anche Marco Boffo e gli altri miei sventurati amici... Lasciamo il posto agli Assoluti (professionisti) che dall'anno prossimo correrano per beneficenza e per la gloria dell'Italia l'11 Settembre a Winschoten in Olanda. Speriamo gli vada meglio che a Barcellona. Io per il momento con le 100 km ho chiuso! A presto

martedì 2 novembre 2010

Gibilterra: sarò alla partenza

Il mese di Ottobre causa lo stramaledettissimo mal di schiena e alla gamba sinistra mi ha visto percorrere solo il 40% dei chilometri che avevo in previsione. Ne ho fatti circa 300 al fronte degli oltre 600 programmati per arrivare al top alla gara di domenica prossima a Gibilterra. Dopo la maratona del Garda ad inizio mese, ho ridotto drasticamente gli allenamenti alternando giorni di riposo a uscite lente di max 10 km che si concludevano immancabilmente con la ricomparsa del dolore che a freddo invece non si faceva quasi mai sentire. Oltre al riposo mi sono dedicato all'escuzione di esercizi di stretcing e addominali. Ovviamente lo stato di forma è rapidamente scaduto; sappiamo tutti che è difficilissimo e che ci vogliono un sacco di ore di "lavoro" per raggiungere il livello ottimale e che bastano solo un paio di settimane di inattività per tornare a zero. Nonostante tutto ho deciso di non mollare e di provarci ugualmente, la speranza è sempre l'ultima a morire anche se una gara di 100 km non la puoi inventare, anche arrivandoci ottimamente allenato non mi sento mai sicuro di vedere il traguardo, figuriamoci in questo momento dove l'autonomia è calata drasticamente. Per non lasciare nulla di intentato nelle ultime due settimane mi sono sottoposto ad alcune sedute dall'osteopata e a fisioterapie con la macchina cavitazionale da Claudio con buoni risultati nel senso che almeno negli ultimi 6-7 giorni le cose sono migliorate e sono riuscito a correre senza troppi fastidi. Negli ultimi sette giorni da martedì scorso a ieri (lunedì) sono riuscito a fare 95 km, pochi per uno che dovrebbe correre una 100 km tra quattro giorni, ma tanti se pensiamo che fino a domenica scorsa non riuscivo a finire 10-12 km senza dolori. Domenica alla Novello Race di Bress nonostante il maltempo e il percorso abbastanza impegnativo ho chiuso i 10,35 km a 3'45"/km di media correndo in buona progressione e senza alcun fastidio fisico, una nota veramente positiva. Ieri sotto un diluvio universale con molta fatica sono arrivato a 20 km a 4'18"/km. Era da più di 20 giorni che non arrivavo a tanto e mentre correvo mi domandavo come sarebbe stato possibile farne altri 80....... Ora mi restano altri 2-3 giorni per trovare un pò di fiducia in più. A Gibilterra correrò con la mente sgombra da responsabilità dato che sicuramente non sarò nel sestetto titolare che concorrerà anche per i titoli mondiali ed europei a squadre oltre che per quelli individuali. La squadra maschile senza la sua punta di diamante Giorgio Calcaterra, alle prese con un fastidioso mal di schiena, sarà ugualmente molto competitiva con Marco Boffo e Marco D'innocenti a capitanare la truppa e con un Francesco Caroni li pronto ad approfittarne. Penso che questi tre ragazzi potranno portarci sul podio a squadre e qualcuno di loro potrà puntare alto anche a livello individuale, non faccio nomi per scaramanzia. Da non sottovalutare gli altri ragazzi tra cui gli espertissimi Bernabei e Fattore entrambi all'enensimo mondiale i quali assieme a Bertone e Sestito daranno il 100 % per portare a casa qualcosa di buono. In campo femminile non conosco molto bene la situazione ma faccio solo due nomi su tutte, Monica Carlin e Monica Casiraghi in grado entrambe di lottare per il podio. Per quanto mi riguarda, più avanti mi fermerò più contento sarò, non mi aspetto niente, spero solo magari di poter essere utile e d'aiuto a qualche compagno nella prima parte di gara. Un peccato per me non poter partecipare anche alla classifica Master dato che quest'anno ci sono in palio i titoli mondiali ed europei per gli over 40 ai quali ovviamente non mi sono iscritto. Se avete qualche curiosità sulla gara potete dare un'occhiata al sito http://www.iau-ultramarathon.org/ , nella sezione delle News troverete tutte le Informazioni Tecniche e nella Race Course tutte le foto del percorso che si svolgerà su un assurdo anello di 5.06 km tra il porto e i palazzi di Gibilterra da ripetersi per ben 18 volte più un raccordo iniziale e finale di altri 9 km circa. A questo punto propongo al Bress di candidarsi all'organizzazione del mondiale 2012 al Gelso, 40 giri da 2,5 km cosa volete che siano? Se non altro si correrebbe in mezzo alla natura e al verde! Intanto giovedì sera si parte, ci sentiamo lunedì quando torno:-)

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