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IL MIO ARRIVO DOPO 5H15' E 43 KM |
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IO E IL MITICO FABIO PERGHER |
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L'ARRIVO DEL VINCITORE PERGHER IN 4'40' CIRCA |
Non è mai troppo tardi per cominciare con una nuova disciplina. Dopo anni di corsa su strada e qualche rara apparizione nelle locali corse in montagna, quest'anno ho deciso di iscrivermi alla 38esima edizione della
Maratona Alpina (vedi
percorso) che si disputa ogni anno sullo storico percorso di circa 43 Km da Piovene Rocchette (VI) al Pian delle Fugazze sulle pendici del Monte Pasubio con il suggestivo passaggio nella strada delle 52 gallerie, solcando sentieri, mulattiere e strade bianche. Il motivo principale che mi ha spinto ad iscrivermi è il fatto che pur abitando in queste belle zone, per una cosa o per l'altra, era da un sacco di tempo che non passavo nei luoghi storici toccati dalla corsa (in alcune zone mai), soprattutto nella strada delle gallerie che è sempre piena di visitatori che giungono da ogni angolo del paese e anche dall'estero. Dicono che la maratona sia a carattere non competitivo ma io di non competitivo ci ho visto ben poco a parte l'assenza di premi e riconoscimenti agli arrivati, se non un misero diploma di partecipazione. Quest'anno poi per la prima volta i concorrenti erano dotati del classico pettorale con numero di gara, al contrario delle edizioni precedenti dove avevano il cartellino come quelli che danno alle marce domenicali. La partenza era fissata per le ore 5.15 della mattina dal centro di Piovene. All'appello oltre 400 concorrenti, quasi tutti con cronometri, GPS da polso, zaini, racchette e quant'altro. La partenza nella salita al Monte Summano è subito piuttosto impegnativa; la prima parte si effettua al buio su una strada asfaltata molto erta per circa 2 km e poi su sentieri sconnessi con un dislivello di 1000 metri circa. Mi sono inserito nel gruppetto dei primi ma già dall'inizio non riuscivo a tenere il passo del capofila Fabio Pergher (dominatore della gara) e sono salito col mio passo alternando corsa e camminata veloce transitando al controllo al santuario del Monte Summano a 1188 metri dopo circa 6, 5 km in 55' minuti. In cima la temperatura era fresca ma si stava bene in canottiera. Con la mia lampada frontale mi sono goduto la pace e la solitudine della notte dei boschi e non ho fatto neanche più di tanta fatica ad arrivare in vetta. Un paio di volte ho temuto di avere perso il sentiero ma con un pò di attenzione ho ripreso sempre la via indicata. Non come alcuni che hanno approfittato della loro conoscenza delle scorciatoie per arrivare su prima. Di seguito c'è stato un tratto di quasi 5 km sulla ripida discesa che conduce al ristoro del Colletto di Velo a quota 879 metri; l'ho affrontato molto velocemente recuperando facilmente il distacco su un paio di ragazzi che mi avevano superato nella salita precedente tagliando i sentieri. Il regolamento diceva di seguire fedelmente le indicazioni lungo tutto il percorso ma evidentemente molti non ci hanno fatto caso, non lo dico polemicamente essendo la manifestazione a carattere non competitivo, lo dico solo come dato di fatto. Dopo il 1° controllo-ristoro si iniziava nuovamente a salire lungo il tortuoso sentiero verso Passo Campedello a Monte Novegno, a 1520 metri, dove purtroppo per la mancanza di segnalazioni o per una mia svista dovuta al sole basso all'orizzonte che limitava la visibilità, ho sbagliato strada vagando per un pò in cerca di riferimenti. Non avevo voglia di tornare a ritroso quindi, anche se mi è toccato imprecare, ho deciso di salire in cima al colle del Novegno dove c'è la croce in ferro (circa 100 metri più su) per guardarmi meglio all'orizzonte e sperando di trovare i riferimenti giusti. Così è stato perchè fortunatamente nel versante opposto poco sotto di me ho visto un ragazzo che mi ha gridato di scendere verso di lui dicendomi che il percorso era da quella parte. Sono sceso ad ampie falcate, rincuorato e un pò arrabbiato per avere perso diversi minuti e soprattutto per aver aggiunto un surplus di salita.... Giunto dal ragazzo l'ho ringraziato e lui mi ha informato che ero quarto a 17 minuti dal primo (Fabio Pegher) e a una manciata di minuti dagli altri due. Da li un breve tratto in falsopiano fino al 2° controllo-ristoro presso Malga Davanti e ancora una salita fino all’ex-Forte di Monte Rione, a metri 1700. Da qui si prendeva una lunga discesa molto tecnica fino al Colletto di Posina (dislivello circa 700 circa), l'ho affrontata deciso però con attenzione, le gambe mi facevano un pò male ma nello stesso tempo sentivo di recuperare dalla fatica fatta in salita. C'era qualcosa che mi pungeva di lato nel piede sinistro ma ho resistito perchè non avevo voglia di fermarmi a togliere la scarpa. A proposito di scarpe, ho usato le
Saucony Jazz15 Trail acquistate il giorno prima e devo dire che mi sono trovato veramente bene con il loro ottimo grip sia in salita che in discesa. Continuando pensavo che fino al Passo Xomo non avrei più incontrato salite ed invece ecco la sorpresa come preannunciatomi poco prima da un altro corridore in gara (il bravo Marco Calgaro giunto secondo al traguardo). Infatti dopo circa 26 km mi sono trovato di nuovo in una salita difficile nel sottobosco per raggiungere il Monte Alba (dislivello metri 150) con tratti in cui ci si doveva letteralmente arrampicare, seguiti da discese altrettanto da brivido. Sono stati 2 km molto impegnativi ma molto belli dentro ad un bosco pieno di foglie dove bisognava stare particolarmente attenti a non perdere il sentiero che fortunatamente era molto bene indicato con segni arancioni negli alberi. Finalmente dopo l'uscita dal bosco si arrivava al 3° controllo-ristoro situato del Passo Xomo a 1058 metri. Brevissima sosta per bere un pò di acqua dopo 3h25' di gara e 28 km e poco dopo un'altra ancora per togliermi il pungiglione piantato nel piede, prima di iniziare la lunga salita finale di circa 9 km fino al Rifugio Papa lungo la storica strada delle 52 gallerie che presenta un dislivello circa 1100 metri. L'ho affrontata per lunghi tratti camminando e correndo dove la pendenza me lo consentiva. Questo è stato il momento più bello della gara, il passaggio nelle gallerie è incredibile e il panorama è mozzafiato. Ho sofferto molto il caldo e la sete resistendo fino al ristoro posto all'inizio della 41esima galleria dove sono stato raggiunto da altri due concorrenti insieme ai quali ho affrontato il resto della salita fino al Papa, dove sono arrivato dopo 1h15' circa al 4° controllo-ristoro (quota 1936) posto dopo lo scollinamento prima della 50esima galleria (quota oltre 2000 metri). La discesa finale con 800 metri di dislivello è stata molto veloce in circa 30 minuti lungo la strada degli Eroi e i sentieri che la tagliano per giungere finalmente dopo 43 km in 5 ore e 15' all'arrivo di Pian delle Fugazze a quota di 1162 metri. Il dislivello + totale è di almeno 3.000 metri e per la cronaca (se qualcosa importa) sono arrivato al 5° posto, dopo oltre 30 minuti dal bravissimo ed esperto vincitore Fabio Pergher. Esperienza sicuramente da ripetere il prossimo anno e che consiglio a chiunque ami la montagna e lo spirito d'avventura.
11 commenti:
Bravo! E soprattutto... che dura!!!
resistenza a chili! sei pronto per tornare alla 100km ... e arrivare alla 24h!
@GianMarco: e soprattutto bella!!!
@Enrico: neanche se mi paghi 10.000 euro! piuttosto di una 24h faccio la trans'd'havet andata e ritorno
Bello leggere il resoconto. Chissa' che non ci scappi finalmente qualche gara insieme anche su questo terreno.
@Drugo: grazie, avverrà di sicuro:-)
Ciao Andrea e bravo a partecipare ad una manifestazione cosi bella e cosi poco valorizzata anche dalla ns.gente
Un campione come te da sempre lustro e piacere di incontro a chi ti conosce anche solo di vista.
Avrei potuto incontrarti e magari farti da sherpa quest'anno data la mia super presenza alla alpina ma un gesso alla caviglia sx non me lo ha permesso(speriamo che abbiano operato bene!!)
X ora un grosso saluto e un"x te" prosiego di allenamento.
Ciao FRANCO CAT.
cattelanfranco@libero.it
@Franco: ciao Franco, grazie per il bel messaggio ma soprattutto in bocca al lupo per una pronta ripresa!
mi sa che il Drugo ti ha influenzato! fra un po farai delle Ultra Trail!
Con la maratona alpina ho già dato 6 volte e le ginocchia non mi consentono di ripeterla ultriormente. Concordo su tutto ciò che hai scritto sulla bellezza dei posti, luoghi che amo e che ho percorso in avventure montane da alpinista, escursionista e "scarantista/sgarebanista" :-)
Bella gara zio !
Tutto un altro mondo queste gare, quest'anno ne ho corso anch'io una, magari il prossimo hanno prendo i punti per partecipare nel 2013 alla CCC (;-)
Ciauz !
beh,fare il summano dalla parte dell angelo in 55 min..tanta roba..grandissimo 5 posto che da valore ad una prestazione superba di corsa in montagna
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