Per la trentaseiesima volta, i partecipanti alla più classica delle gare sulla distanza dei 100 km hanno preso il via da Firenze. Tris di Giorgio Calcaterra, con personale, e bis di Monica Carlin, con tanto di primato della corsa
Passano gli anni. Si susseguono le stagioni, ma il Passatore mantiene inalterata la sua freschezza agonistica. Il tracciato. A grandissime linee, è sempre stato lo stesso, questo conta molto, specie per i partecipanti, che possono fare riferimenti di volta in volta, o di anno in anno, sulle loro prestazioni. Solo quest'anno il percorso ha avuto un accorciamento (800 metri) per arrivare a misurare esattamente 100 chilometri. Gli atleti sono partiti non più da Piazza della Signoria, ma da via dei Calzaiuoli. Il diktat, se così si può chiamare, è stato imposto dagli organi federali affinché la misurazione possa essere definitivamente certificata, tanto quanto le maratone per intenderci. Dalla loro parte, intendendo l'Associazione che promuove la manifestazione, la costanza di un sicuro rendimento, inteso come numero fisso di partecipanti, che si aggirano attorno alle 1400/1500 unità, un numero elevatissimo di Nazioni presenti, quest'anno 18 e, per ultimo, la forza dei nostri azzurri.In questa specialità, contrariamente a quanto accade nel mezzofondo prolungato e nella maratona, i nostri vanno per la maggiore. Personaggi come Giorgio Calcaterra e Monica Carlin possono essere paragonati ai keniani che vincono in lungo e in largo in tutta Europa e nel mondo. Loro hanno il tipico aspetto del corridore delle lunghe, pardon lunghissime distanze: non altissimi, fisici minuti e, attenzione, sguardo sicuro. Pochi minuti prima del via, chi ha avuto la possibilità di vederli da due passi aveva scommesso sulla loro vittoria. Erano concentrati al punto giusto. L'avvocato Monica Carlin trasmetteva sicurezza e freschezza atletica da far invidia a chicchessia. Rivederli (Monica e Giorgio) dopo tante ore all'arrivo è stata una sorta di cartina di tornasole, in altre parole loro hanno tagliato per primi il traguardo, stanchi, ci mancherebbe altro, ma con la certezza, unita alla spavalderia, di aver vinto ancora una volta il Passatore. Giorgio Calcaterra ha chiuso il suo impegno con il nuovo primato personale sulla distanza (6:37:43); il suo è stato il terzo successo consecutivo. Il trentaseienne tassista romano ha eguagliato il record di vittorie di due grandi protagonisti del passato: Vito Melito, vincitore nel '76, '77, 78 e poi quattro anni più tard,i nel 1981, e del russo Alexey Kononov primo nel '93, '94 e '95 e successivamente del '97, 2000 e 2001. Monica Carlin, ottava assoluta, ha bissato il successo del 2006.Ma non ci sono stati solo questi due azzurri a illuminare la notte del Passatore, che si è dipanata con musica anni Sessanta in Piazza del Popolo, a Faenza, nell'attesa degli arrivi dei migliori. Ottime sono state le prove di Marco Boffo e di Paola Sanna, secondi, mentre i russi Izmailov, Vishnyagov, Bajenov e Khudyakov erano tra gli sconfitti. Non deve passare inosservato, poi, il quarto posto di Francesco Caroni, neofita della distanza, così come il quinto di Andrea Rigo. Hanno invece alzato bandiera bianca Mario Fattore, sino a un paio di stagioni fa il migliore degli azzurri, con vittorie a Faenza e ai Mondiali, e Marco D'Innocenti, quest'ultimo fermatosi lungo la salita del Passo Colle di Casaglia, dove tra l'altro è posto il Gran Premio della montagna (Cima Coppi), come se si trattasse di una tappa del Giro d'Italia. Che, guarda caso, vede sempre in concomitanza il tappone alpino con la classica su strada tosco-romagnola di 100 chilometri.
venerdì 8 agosto 2008
Giorgio e Monica da record
Pubblico questo interessante articolo di Walter Brambilla, apparso sul numero di Agosto della rivista "La Corsa"
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1 commento:
non ho capito una mazza per inserire il contatore andrea
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