Ormai da qualche anno come da buona tradizione il 26 Dicembre, giorno di Santo Stefano, è dedicato alla Stragiaxà Race. Per rispettare pienamente la tradizione la giornata è stata gelida e piovosa, ma ciò non ha minimamente scoraggiato i 62 indomiti partecipanti che si sono esibiti sul classico anello di 2,6 km, più un piccolo raccordo iniziale da ripetersi 4 volte, per un totale di 10,5 km nelle colline di Sarcedo in località Gelso. Nella gara femminile si è imposta Chiara Lionzo in 40'30" alla media di 3'51"/km davanti alla vicecampionessa mondiale di ultramaratona sui 100 km Monica Carlin e a Tiziana Scorzato. In campo maschile solita storia.... vince l'imbattibile Enrico Vivian in 34'44" alla media di 3'18"/km, impressionante se consideriamo le difficoltà altimetriche del percorso, secondo Diego Baù seguito da Roby Poletto primo della Fulminea davanti al sottoscritto. Ecco tutte le classifiche quasi complete....
Gara Femminile (9 Classificate):
1) Lionzo Chiara 40'30"
2) Carlin Monica 41'39"
3) Scorzato Tiziana 41'55"
4) Nalesso Grazia 45'28"
5) Maculan Emanuela 49'59"
6) Prince Alissia 53'00"
7) Gnata Elisa 57'02"
8) Bilato Anita 57'22"
9) Zolin Elisa 57'30"
Gara maschile: (53 classificati):
1) Vivian Enrico 34'44"
2) Baù Diego 35'43"
3) Poletto Roberto 37'52"
4) Rigo Andrea 38'13"
5) Bidese Giovanni 38'53"
6) Gasparotto Edoardo 40'09"
7) Ammirata Maurizio 40'40"
8) Abourchid Otmane 41'02"
9) Azzolin Delfo 41'06"
10) Zigliotto Davide 41'30"
11) Bisson Vittorino 41'31"
12) Vivian Davide 41'34"
13) Tezza Alberto 42'50"
14) Sabino Salvatore 42'59"
15) Milan Ottorino 43'09"
16) Foletto Marco 43'30"
17) Bello Paolo 43'45"
18) Finetto Alfonso 43'52"
19) Carollo Antonio 43'55"
20) Binotto Massimo 44'30"
21) Cavedon Luca 45'00"
22) Caretta Maurizio 45'07"
23) Busin Giovanni 45'20"
24) Poletti Andrea 45'28"
25) Prebianca Eugenio 45'33"
26) Rigon Roberto 45'45"
27) Rosa Giacomo 46'16"
28) Grotto Gianluca 46'19"
29) Lavarda Eraldo 46'19"
30) Gasparotto Alberto 46'20"
31) Pigatto Massimo 46'56"
32) Dalla Vecchia Daniele 46'56"
33) Baron Moreno 48'00"
34) Ballardin Massimo 48'27"
35) Manea Alessandro 48'30"
36) Ghiraldini Stefano 48'55"
37) Bressan Lorenzo49'35"
38) Pierantoni Antonio 49'36"
39) Marchetto Giulio 50'18"
40) Meneghello Adriano 51'00"
41) Moore Michael 52'16"
42) Tagliapietra Alessandro 52'49"
43) Sossan Alessandro 53'00"
44) Lazzarotto Stefano 57'39"
- Battaglia Stefano 40'07" - tempo da verificare
- Caretta Fiorenzo, tempo non dichiarato
- Carollo Fiorenzo, tempo non dichiarato
- Cavedon Luciano, tempo non dichiarato
- Coltro Eros, tempo non dichiarato
- Grotto Oberdan, tempo non dichiarato
- Minuzzo Davide, tempo non dichiarato
- Zanella Ferdi, tempo non dichiarato
- Carlin Michele, ritirato
Mi scuso per eventuali errori nelle classifiche che sono state redatte in base ai tempi dichiarati dagli atleti e non con rilevamenti ufficiali. Per chi non l'avesse ancora capito il fine della Stagiaxà era quello di radunare un gruppo di amici per una bella giornata di sport e non quello di mettersi in competizione l'uno con l'altro anche se ovviamente in gara ognuno ha dato il massimo che poteva. Un sentito grazie da parte mia e dallo staff Fulmineo a tutti coloro che ci hanno onorato con la loro presenza.
lunedì 27 dicembre 2010
venerdì 24 dicembre 2010
Buon Natale 2010

Per coloro che domenica 26 Dicembre parteciperanno alla Stragiaxà sarà l'occasione di festeggiare e di scambiarsi personalmente gli auguri in un clima di festosa cordialità!
Ciaooooooo!!!!!!!!!
lunedì 13 dicembre 2010
Maratona di Reggio Emilia


LA GARA: Non sono uno di quelli che quando arriva al traguardo dice "beh ne avevo ancora, potevo andare meglio se solo tiravo un pò di più". A me stanno sul c.... questo genere di persone! Diciamo pure che ho dato tutto quello che avevo e un secondo in meno non sarei riuscito a farlo. Come dicevo nel post precedente partivo con l'ambizione di correre a 3'50" al km. Così è stato sino al 10° km in cui sono transitato in 38'14". Sino a quel punto il percorso era pianeggiante, dopo aver fatto un giro nel centro di Reggio si usciva e ci si spostava nelle campagne limitrofe. Riuscivo a correre con un discreto margine a quel ritmo.
Dopo la frazione di San Rigo al 10° km cominciavano le salite che fino al 18° km facevano ascendere di circa 100 metri. Niente di così duro ma una serie di saliscendi che si facevano sentire sulle gambe. Ho cercato di gestire lo sforzo non pensando a quanti chilometri mancavano all'arrivo ma concentrandomi per quanto possibile a godermi la corsa e indirizzando le mie energie sul traguardo intermedio della mezza dove sono transitato in 1h22'11". Ricordavo che fino al 24° km avrei potuto tirare il fiato e che poi fino al 28° km avrei incontrato ancora un paio salite bastarde di quelle che possono segnare. In discesa ho cercato di recuperare, in realtà nelle salite non sono andato proprio al risparmio pensando che prima me le sarei tolte dai piedi prima avrei finito di tribolare, bella tattica....:-) Dal 28° km al 32° una serie di ondulazioni sempre impegnative non mi impedivano di tenere un ritmo intorno ai 4' al km, il chilometro più lento in tutta la gara è stato un 4'06". Passaggio al 30° km in 1h57' netti alla media di 3'54", bene o male dopo la mezza ho tenuto anche se il percorso era duro e il calo è stato lieve. Si trattava solo di resistere senza ulteriori cali sino al traguardo. In una delle ultime salite quando ero in massima spinta ho sentito un paio di fitte molto forti all'adduttore destro (sempre il solito che mi da fastidio da un paio di anni), ma per fortuna con un piccolo calo di ritmo e con una riduzione della falcata e grazie all'aiuto delle successive discese tutto era rientrato nella normalità. Al passaggio del 40° km in 2h37'18" la media si era alzata a 3'56", in quel tratto di 10 km ho accusato abbastanza la stanchezza e a dir la verità non vedevo l'ora di arrivare, cercavo di tenere un ritmo intorno ai 4 anche se faticavo moltissimo. Bene o male ho resistito e negli ultimi 2 km anche complice il passaggio in mezzo ad un pò di gente lungo la ciclabile e verso il centro città sono riuscito
a recuperare quel poco che mi ha permesso di chiudere sotto le 2h46', precisamente in 2h45'49", 30° assoluto in classifica e 2° della categoria MM40. (Seconda mezza in 1h23'38", 1'27" più lenta della prima).


Portata a casa la maratona numero 33, un piccolo riscatto dopo le disavventure della Lake Garda marathon e di Gibilterra. Ora fino a fine anno mi godrò un bel periodo di riposo agonistico. Da Gennaio 2011 riprenderò gli allenamenti in vista della Treviso marathon di fine Marzo!
P.S: Nell'ultima foto sono con l'impareggiabile IVAN CUDIN trionfatore alla Spartathlon e vice campione mondiale della 24 ore!
lunedì 6 dicembre 2010
Riassunto degli ultimi 15 giorni

Lunedì 6: 12-13 km rigenerazione
Martedì 7: 13 km a 4'10-15"
Mercoledì 8: 15 km, di cui 7 km di riscaldamento + 8 km a Ritmo Maratona 3'50"/km
Giovedì 9: 12 Km rigenerazione
Venerdì 10: 10 Km corsa lenta + Allunghi
Sabato 11: 7 km corsa lenta oppure riposo, vedremo
Domenica 12: Maratona di Reggio. E' una corsa che conosco molto bene dato che l'ho già disputata 3 volte.
Il percorso è abbastanza ondulato dal 10° al 32-33° km e la temperatura di solito è molto bassa, cosa che mi da parecchio fastidio ma mi vestirò un pò più del solito sperando che ci sia almeno il sole. Ho impostato un ritmo di gara di circa 3'50" al km. Se ci penso bene è un pò spregiudicato per il mio livello attuale dato che vorrebbe dire correre sotto le 2h42', cosa non troppo facile nelle colline di Reggio. In ogni caso devo almeno provarci! E' una gara a cui sono particolarmente affezionato dato che è stata la mia prima maratona nel 2005, dove arrivai in 2h58'58", poi corsi di nuovo nel 2006 in 2h38' e nel 2007 come pacer delle 3h. A me piace molto, speriamo vada tutto bene! Buona settimana a tutti:-)

venerdì 26 novembre 2010
"La mia New York" by Enrico Vivian

LA MIA NY - DI ENRICO VIVIAN
È una splendida giornata di sole e di vento a cavallo di due perturbazioni bagnate che avrebbero potuto infierire sui 45'350 partenti dal ponte di Verrazano e lungo il percorso che si snoda fra i 5 quartieri della città di New York. È la terza volta che corro su queste strade affollate e stavolta voglio distribuire al meglio le energie sui saliscendi di un percorso molto esigente. Mi sento pronto ad affrontare le incognite della gara perché allenamenti e gare negli ultimi mesi sono andati bene, anche il dolore alla caviglia sinistra si è quietato. Sono nell’area riservata e la presenza di tanti campioni mi tranquillizza più che agitarmi. Sono con Orlando PIZZOLATO e ci confrontiamo per le ultime decisioni su quanto vestirsi. Di fianco a me c’è l’ultimo vincitore Meb KEFLEZIGHI e mi stupisce la sua disponibilità. Davanti a me c’è quel monumento di Haile GEBRSELASSIE circondato dai suoi scudieri, anche dal futuro vincitore Gebre GEBRAMARIAM.
È gentile con tutti, come sempre, e non lascia trasparire il dramma che sta per vivere in quella che potrebbe essere l’ultima gara della sua carriera. In mezzo ai grandi attori dello show mi sento davvero piccolo. Mezz’ora prima della gara siamo accompagnati sul lato superiore sinistro del ponte, zona arancio. Ora sento in pieno le raffiche di vento. I top sono sul lato superiore destro, zona blu. Si riempie anche la carreggiata inferiore sinistra, zona verde. Fra poco il ponte comincerà a ballare sotto i nostri piedi. Puntualmente lo speaker innesca la sequenza: presentazione degli atleti, inno nazionale, colpo di cannone … via alla wave 1! Stavolta non mi faccio fregare dalla gobba del ponte. La rampa al 3-4% è ancora più aspra sferzata dal vento. L’adrenalina potrebbe compensare le difficoltà, ma è meglio diluirla lungo le 2 ore e mezza che mi aspettano. Scelgo la compagnia di un gruppo prudente che sulla spinta del grande tifo di Brooklyn si riporta sotto ai più baldanzosi che si sono rinfrescati le idee nella tramontana. So che il ritmo è quello giusto, guardo poco il crono e bevo molto per evitare la disidratazione che mi ha già attanagliato i muscoli 3 anni fa. Sei talmente asciutto c
he non ti sembra di sudare e quando arriva la sete è troppo tardi. Al miglio 8 le 6 corsie diventano 2, il pubblico si fa più vicino, il volume della musica si alza e il sostegno si rinforza. Come si fa a rallentare? Solo il quartiere ebreo snobba la festa e approfitto del silenzio per ascoltarmi. Mi accorgo che le miglia sotto i piedi passano come i grani del rosario fra le dita, tanto veloci quanto sei concentrato. Intanto il gruppo si assottiglia, qualcuno ci mette qualcosa in più per riagganciarne un altro nella zona mediana fino al ponte di Queensboro, altra rampa bestiale. Preferisco continuare col mio ritmo, anche se questo vorrà dire affrontare da solo la First Avenue controvento. Per 4 miglia guardo quasi invidioso il gruppo di fronte, quanto comodo ci starei nel mezzo. Nel frattempo mi godo il tifo delle decine di migliaia di persone che mi chiamano per nome. La fatica aumenta per tutti, ma le vere crisi cominciano ne
l Bronx, verso i 30km. Un anno dopo le parti si invertono, da preda divento cacciatore, pur rallentando anch’io, perfettamente conscio che è ancora molto molto dura. In Fifth Avenue vedo allungarsi la fila di atleti in difficoltà, quando la salita fa dilatare i tempi prima di entrare in Central Park, dove aumenta il sostegno della folla, quasi assordante. Lo gusto senza distrarmi per non perdere il controllo dell’assetto, perché le ondulazioni favoriscono l’innesco dei crampi. Ormai la mente galleggia nella fatica e le cosce piangono soprattutto in discesa. Ho nel mirino l’ultimo atleta agganciabile, uno svedese, che sorpasso al miglio 26, poi ultima salita verso la gioia dell’arrivo. Qui la festa è per tutti: per i 34 che mi hanno sopravanzato, come per gli altri 44'794 che mi seguiranno. "You’re a finisher" e puoi mostrare ovunque la medaglia per raccogliere un "congratulations" accompagnato dal sorriso, come recita anche la mail ufficiale dell’organizzazione arrivata la ser
a stessa "you are one of our 44’829 ING New York City Marathon 2010 champions! Congratulations on doing everything it took to succeed—from training for months to executing yesterday. Your official finishing time was 2:28:22". Adesso la festa continua per le vie della città e alla sera a cena per condividere l’esperienza con gli amici. Domani ci sarà ancora tempo per discutere nel viaggio di ritorno. Intanto è già cominciato il conto alla rovescia per la prossima maratona … 17 aprile 2011 a Londra.
È una splendida giornata di sole e di vento a cavallo di due perturbazioni bagnate che avrebbero potuto infierire sui 45'350 partenti dal ponte di Verrazano e lungo il percorso che si snoda fra i 5 quartieri della città di New York. È la terza volta che corro su queste strade affollate e stavolta voglio distribuire al meglio le energie sui saliscendi di un percorso molto esigente. Mi sento pronto ad affrontare le incognite della gara perché allenamenti e gare negli ultimi mesi sono andati bene, anche il dolore alla caviglia sinistra si è quietato. Sono nell’area riservata e la presenza di tanti campioni mi tranquillizza più che agitarmi. Sono con Orlando PIZZOLATO e ci confrontiamo per le ultime decisioni su quanto vestirsi. Di fianco a me c’è l’ultimo vincitore Meb KEFLEZIGHI e mi stupisce la sua disponibilità. Davanti a me c’è quel monumento di Haile GEBRSELASSIE circondato dai suoi scudieri, anche dal futuro vincitore Gebre GEBRAMARIAM.




martedì 23 novembre 2010
La Mezza dei 6 Comuni

sabato 20 novembre 2010
3' Mezza dei 6 Comuni, la Fulminea è pronta!



martedì 9 novembre 2010
Gibilterra, un disastro annunciato, vado a lavorare
Gibilterra 7 Novembre 2010, la mia gara è terminata miseramente neanche 3 ore dopo la partenza e dopo soli 38 km, nemmeno una maratona. E' andata ancora peggio di quello che mi aspettavo e col senno di poi do ragione a tutti coloro che mi hanno criticato nel post precedente. E' stato brutto e deludente non riuscire ad arrivare almeno a metà gara, tanto più correndo a ritmi blandi. Non sto qui ad elencare i problemi che mi hanno assillato perchè non mi piacciono le scuse e non voglio aggrapparmici. Ci ho provato, è andata male, non c'era niente da fare colpa mia e basta. Forse hanno ragione quelli che mi hanno detto che era meglio se stavo a casa, avrei fatto sicuramente una figura migliore lasciando il posto a qualcun'altro più in forma o più prestazionale, sempre se c'era (correre in 8 ore al mondiale non serve a niente). In ogni caso una cosa vorrei dirla, non per discolparmi, ma per mettere un pò di chiarezza su un paio di aspetti. Punto 1, per quanto mi riguarda, la convocazione al mondiale me la sono meritata alla luce della gara disputata al Passatore (settimo assoluto e quarto italiano), forse siamo tutti daccordo, e se c'erano nove maglie disponibili, una era mia di diritto. Punto 2, dopo il mio infortunio ai primi di Ottobre avevo parlato con i responsabili della squadra dicendo che se c'era qualcuno con cui sostituirmi avrei ceduto più che volentieri il posto e sarei andato a Gibilterra magari come aiutante (a mie spese) come fu l'anno scorso a Torhout (sottolineo sempre a mie spese). Mi è stato risposto che ormai la lista degli atleti era già stata comunicata alla IAU e non erano più possibili sostituzioni, percui dato che non rubavo niente a nessuno ho pensato che sarebbe stato un mio diritto provarci e male che andasse sarei rimasto vicino ai miei compagni con i quali sono molto legato. Riguardo le critiche agli altri ragazzi, io ci andrei un pò cauto. Boffo, quarto assoluto con 6h45' al mondiale dello scorso anno, ha avuto problemi muscolari al 55 km quando si trovava nelle prime posizioni. Caroni e D'Innocenti autori di una gara in rimonta sino al momento del ritiro rispettivamente al 70° e al 85° km non si sono certo risparmiati e sino a quel momento erano in prospettiva di un tempo finale ben al di sotto delle 7 ore. Nessuno può permettersi di biasimarli. Per fortuna almeno le donne si sono fatte valere con la prestazione eccezionale di Monica Carlin (7h30') seconda assoluta mondiale ed europea, che insieme alle altre Azzurre ha conquistato anche 2 argenti a squadre mondiali ed europei, se v'interessa trovate tutti i dettagli nel sito della Iuta. Ciao a tutti, ora devo andare a lavorare per guadagnarmi da vivere come è sempre stato, penso lo faranno anche Marco Boffo e gli altri miei sventurati amici... Lasciamo il posto agli Assoluti (professionisti) che dall'anno prossimo correrano per beneficenza e per la gloria dell'Italia l'11 Settembre a Winschoten in Olanda. Speriamo gli vada meglio che a Barcellona. Io per il momento con le 100 km ho chiuso! A presto
martedì 2 novembre 2010
Gibilterra: sarò alla partenza
Il mese di Ottobre causa lo stramaledettissimo mal di schiena e alla gamba sinistra mi ha visto percorrere solo il 40% dei chilometri che avevo in previsione. Ne ho fatti circa 300 al fronte degli oltre 600 programmati per arrivare al top alla gara di domenica prossima a Gibilterra. Dopo la maratona del Garda ad inizio mese, ho ridotto drasticamente gli allenamenti alternando giorni di riposo a uscite lente di max 10 km che si concludevano immancabilmente con la ricomparsa del dolore che a freddo invece non si faceva quasi mai sentire. Oltre al riposo mi sono dedicato all'escuzione di esercizi di stretcing e addominali. Ovviamente lo stato di forma è rapidamente scaduto; sappiamo tutti che è difficilissimo e che ci vogliono un sacco di ore di "lavoro" per raggiungere il livello ottimale e che bastano solo un paio di settimane di inattività per tornare a zero. Nonostante tutto ho deciso di non mollare e di provarci ugualmente, la speranza è sempre l'ultima a morire anche se una gara di 100 km non la puoi inventare, anche arrivandoci ottimamente allenato non mi sento mai sicuro di vedere il traguardo, figuriamoci in questo momento dove l'autonomia è calata drasticamente. Per non lasciare nulla di intentato nelle ultime due settimane mi sono sottoposto ad alcune sedute dall'osteopata e a fisioterapie con la macchina cavitazionale da Claudio con buoni risultati nel senso che almeno negli ultimi 6-7 giorni le cose sono migliorate e sono riuscito a correre senza troppi fastidi. Negli ultimi sette giorni da martedì scorso a ieri (lunedì) sono riuscito a fare 95 km, pochi per uno che dovrebbe correre una 100 km tra quattro giorni, ma tanti se pensiamo che fino a domenica scorsa non riuscivo a finire 10-12 km senza dolori. Domenica alla Novello Race di Bress nonostante il maltempo e il percorso abbastanza impegnativo ho chiuso i 10,35 km a 3'45"/km di media correndo in buona progressione e senza alcun fastidio fisico, una nota veramente positiva. Ieri sotto un diluvio universale con molta fatica sono arrivato a 20 km a 4'18"/km. Era da più di 20 giorni che non arrivavo a tanto e mentre correvo mi domandavo come sarebbe stato possibile farne altri 80....... Ora mi restano altri 2-3 giorni per trovare un pò di fiducia in più. A Gibilterra correrò con la mente sgombra da responsabilità dato che sicuramente non sarò nel sestetto titolare che concorrerà anche per i titoli mondiali ed europei a squadre oltre che per quelli individuali. La squadra maschile senza la sua punta di diamante Giorgio Calcaterra, alle prese con un fastidioso mal di schiena, sarà ugualmente molto competitiva con Marco Boffo e Marco D'innocenti a capitanare la truppa e con un Francesco Caroni li pronto ad approfittarne. Penso che questi tre ragazzi potranno portarci sul podio a squadre e qualcuno di loro potrà puntare alto anche a livello individuale, non faccio nomi per scaramanzia. Da non sottovalutare gli altri ragazzi tra cui gli espertissimi Bernabei e Fattore entrambi all'enensimo mondiale i quali assieme a Bertone e Sestito daranno il 100 % per portare a casa qualcosa di buono. In campo femminile non conosco molto bene la situazione ma faccio solo due nomi su tutte, Monica Carlin e Monica Casiraghi in grado entrambe di lottare per il podio. Per quanto mi riguarda, più avanti mi fermerò più contento sarò, non mi aspetto niente, spero solo magari di poter essere utile e d'aiuto a qualche compagno nella prima parte di gara. Un peccato per me non poter partecipare anche alla classifica Master dato che quest'anno ci sono in palio i titoli mondiali ed europei per gli over 40 ai quali ovviamente non mi sono iscritto. Se avete qualche curiosità sulla gara potete dare un'occhiata al sito http://www.iau-ultramarathon.org/ , nella sezione delle News troverete tutte le Informazioni Tecniche e nella Race Course tutte le foto del percorso che si svolgerà su un assurdo anello di 5.06 km tra il porto e i palazzi di Gibilterra da ripetersi per ben 18 volte più un raccordo iniziale e finale di altri 9 km circa. A questo punto propongo al Bress di candidarsi all'organizzazione del mondiale 2012 al Gelso, 40 giri da 2,5 km cosa volete che siano? Se non altro si correrebbe in mezzo alla natura e al verde! Intanto giovedì sera si parte, ci sentiamo lunedì quando torno:-)
martedì 26 ottobre 2010
Berlin-Marathon 2011
giovedì 21 ottobre 2010
Rispondo a Ultrarunner75
In riferimento al commento ricevuto da Ultrarunner75 relativamente al mio ultimo post del 18/10/2010 nel quale racconto dei problemi fisici che mi affliggono in questo momento approfitto per risponderle facendo il punto della situazione. Ecco il suo commento:
"Scusate se mi intrometto...Andrea mi conosce e sa come la penso, x cui voglio rivolgermi a voi che tanto lo state coccolando e lo trattate come il vostro beniamino. Gli dite - che peccato, vedrai passerà , mi dispiace, un pò di riposo fa sempre bene..- e altre cose carine di questo tipo... siete davvero gentili con lui, dei veri amici. Eppure mi sarei aspettata che ALMENO UNO DI VOI gli dicesse di darsi una mossa, che di sciatalgia non è mai morto nessuno, che è una vera stronzata pensare di non fare nulla e aspettare che passi da sè... Forse vi è sfuggito un piccolo particolare, e cioè che siamo a 3 settimane dal Mondiale, e che Andrea è uno dei componenti + importanti della squadra maschile.. Forse non sapete che alcuni dei suoi compagni, esclusi dalla convocazione, hanno pianto quando hanno appreso che non sarebbero andati a Gibilterra... e adesso lui se la prende bellamente comoda.. e ironizza sul non fare fatica.. e voi lo consolate. A me tutto questo sembra a dir poco pazzesco... Evidentemente, se il vostro tanto stimato amico vi piace così, c'è qualcosa che mi sfugge.Magari me lo spiegate, che dite?!!? Spero di non aver offeso nessuno. Ah! Tanto x la cronaca.. Sono la ragazza che ha suggerito ad Andrea di provare gli integratori che poi gli hanno procurato problemi a San Giovanni Lupatoto.. Visti i miei consigli e il mio commento, potrebbe sembrare che ce l'ho con lui... Invece - e lui lo sa benissimo! - io gli voglio DAVVERO BENE, e quello che + mi piacerebbe è che ci fosse anche lui di fianco a me alla linea di partenza.. e a gioire sul podio.. Noemy75"La risposta è molto semplice e breve….mi fa male a correre. Qual è il problema? Mi riposo un po’….Potrei chiudere così dicendoti che per me correre con il male è impossibile. Non mi fa molto piacere stare li a piangermi addosso per cose di così scarsa importanza, per un piccolo infortunio che si fa sentire solo nel momento in cui scendo in strada a correre. La mia vita scorre via molto bene ugualmente: ho una famiglia, un lavoro, degli amici, molti interessi, tutte cose che mi soddisfano al 100% a parte il lievissimo male di schiena dell'ultimo periodo. I problemi veri della vita sono ben altri e la corsa non è certo la cosa fondamentale che mi accompagna anche se indubbiamente occupa uno spazio importante nella mia quotidianità per il bene che mi arreca. Per rispondere alle tue provocazioni ti dico che non si tratta solo di stringere i denti, magari bastasse quello, è questione che il dolore a volte è insopportabile quando corro. Dai primi di Ottobre ho iniziato a sentire un lieve fastidio alla base della schiena, inizialmente non ci ho dato tanto peso, ci correvo sopra e dopo pochi chilometri di riscaldamento spariva. Sempre così fino alla domenica della LGM dove, anche se non l’ho scritto a caratteri cubitali nel post relativo del 12 Ottobre, ho dovuto stringere a più non posso i denti per arrivare al traguardo. Tanto era il dolore in certi momenti dopo il 20° km che faticavo a proseguire ma bene o male in una maniera o nell’altra ce l’ho fatta. Forse era meglio se mi fermavo prima. La settimana successiva le cose sono un po’ peggiorate. Sono uscito ad allenarmi ugualmente ogni giorno fino a giovedì con corse di massimo 10-12 km, che dopo soli 5 km diventavano problematiche… Se non ci credi chiedi ai miei amici Luca, Giacomo o Bress che mi accompagnano spesso…Da venerdì ho deciso di fermarmi per qualche giorno, non ho corso per tutto il weekend e lunedì sono andato dall’osteopata. Il suo responso è stato buono nel senso che ha scongiurato la presenza di ernie. Me lo immaginavo già dato che quando smetto di correre dopo un’oretta il dolore si affievolisce fino a sparire quasi del tutto. Qualsiasi mossa di allungamento e manipolazioni varie che mi faceva non procuravano dolori particolari. Ha detto che sono ben allineato anche se sono un po’ rigido, lo sono sempre stato e non mi ammorbidirò certo a 41 anni. Secondo lui ho una lieve infiammazione a livello L4-L5 la quale interessa il nervo della gamba percui avverto dolori al gluteo e poi all’inguine, alla coscia e al polpaccio. Come terapia devo fare molto stretcing e sperare che mi passi in fretta. Se non strettamente necessario non intendo assumere farmaci di alcun genere. Ieri sera ho riprovato a correre, 10 km a ritmo lento nei quali durante i primi 5-6 è andato tutto bene, poi come la settimana scorsa è iniziato il fastidio, ma prima che si fosse trasformato in dolore ero già arrivato a casa. Stasera riproverò e domani tornerò dall’osteopata. E' tutta la settimana che penso se sia il caso o meno di tentare di correre la maratona a Lubiana domenica e non sai quanto mi dispiacerebbe non poterci andare. Mi sono riservato di decidere all'ultimo momento. Penso che in ottica 100 km sia quasi fondamentale, soprattutto psicologicamente, correre un ultimo lungo due settimane prima, quindi Lubiana la considero una tappa quasi obbligatoria. Se fosse una gara di 10 km potrei anche stringere i denti ma i km in questione stavolta sono 100 e allo stato attuale non vedo tante speranze. C’è ancora un po’ di tempo e vedremo. Lo so che tu scrivi tutte ste cose tanto per spronarmi, ma io ti sembro un tipo che molla? Secondo te ho percorso tutti questi km di allenamenti tanto così perchè non avevo altro da fare? A volte ho dovuto anche soffrire (vedi Seregno e San Giovanni) e se non avessi avuto un buon motivo non l’avrei certo fatto….. Se i miei amici mi danno pacche sulle spalle e incoraggiamenti a me fa piacere, se tu o qualcun'altro volete avanzare delle critiche siete liberissimi di farlo! Riguardo al tuo riferimento al pianto di alcuni esclusi per Gibilterra, ti rispondo dicendoti che ognuno ha le proprie reazioni comunque io non ti credo. Ovviamente la convocazione per i mondiali mi ha riempito di gioia e orgoglio ma in caso contrario non mi sarei certamente messo a piangere dato che il 7 Novembre mi sarei consolato alla grande andando a correre la maratona di NY:-) Ok, ora mi sembra di averti risposto a tutto, con questo ti saluto dandoti appuntamento tra 2 venerdì a Bergamo, mi raccomando sii puntuale c'è un aereo che ci aspetta!
"Scusate se mi intrometto...Andrea mi conosce e sa come la penso, x cui voglio rivolgermi a voi che tanto lo state coccolando e lo trattate come il vostro beniamino. Gli dite - che peccato, vedrai passerà , mi dispiace, un pò di riposo fa sempre bene..- e altre cose carine di questo tipo... siete davvero gentili con lui, dei veri amici. Eppure mi sarei aspettata che ALMENO UNO DI VOI gli dicesse di darsi una mossa, che di sciatalgia non è mai morto nessuno, che è una vera stronzata pensare di non fare nulla e aspettare che passi da sè... Forse vi è sfuggito un piccolo particolare, e cioè che siamo a 3 settimane dal Mondiale, e che Andrea è uno dei componenti + importanti della squadra maschile.. Forse non sapete che alcuni dei suoi compagni, esclusi dalla convocazione, hanno pianto quando hanno appreso che non sarebbero andati a Gibilterra... e adesso lui se la prende bellamente comoda.. e ironizza sul non fare fatica.. e voi lo consolate. A me tutto questo sembra a dir poco pazzesco... Evidentemente, se il vostro tanto stimato amico vi piace così, c'è qualcosa che mi sfugge.Magari me lo spiegate, che dite?!!? Spero di non aver offeso nessuno. Ah! Tanto x la cronaca.. Sono la ragazza che ha suggerito ad Andrea di provare gli integratori che poi gli hanno procurato problemi a San Giovanni Lupatoto.. Visti i miei consigli e il mio commento, potrebbe sembrare che ce l'ho con lui... Invece - e lui lo sa benissimo! - io gli voglio DAVVERO BENE, e quello che + mi piacerebbe è che ci fosse anche lui di fianco a me alla linea di partenza.. e a gioire sul podio.. Noemy75"La risposta è molto semplice e breve….mi fa male a correre. Qual è il problema? Mi riposo un po’….Potrei chiudere così dicendoti che per me correre con il male è impossibile. Non mi fa molto piacere stare li a piangermi addosso per cose di così scarsa importanza, per un piccolo infortunio che si fa sentire solo nel momento in cui scendo in strada a correre. La mia vita scorre via molto bene ugualmente: ho una famiglia, un lavoro, degli amici, molti interessi, tutte cose che mi soddisfano al 100% a parte il lievissimo male di schiena dell'ultimo periodo. I problemi veri della vita sono ben altri e la corsa non è certo la cosa fondamentale che mi accompagna anche se indubbiamente occupa uno spazio importante nella mia quotidianità per il bene che mi arreca. Per rispondere alle tue provocazioni ti dico che non si tratta solo di stringere i denti, magari bastasse quello, è questione che il dolore a volte è insopportabile quando corro. Dai primi di Ottobre ho iniziato a sentire un lieve fastidio alla base della schiena, inizialmente non ci ho dato tanto peso, ci correvo sopra e dopo pochi chilometri di riscaldamento spariva. Sempre così fino alla domenica della LGM dove, anche se non l’ho scritto a caratteri cubitali nel post relativo del 12 Ottobre, ho dovuto stringere a più non posso i denti per arrivare al traguardo. Tanto era il dolore in certi momenti dopo il 20° km che faticavo a proseguire ma bene o male in una maniera o nell’altra ce l’ho fatta. Forse era meglio se mi fermavo prima. La settimana successiva le cose sono un po’ peggiorate. Sono uscito ad allenarmi ugualmente ogni giorno fino a giovedì con corse di massimo 10-12 km, che dopo soli 5 km diventavano problematiche… Se non ci credi chiedi ai miei amici Luca, Giacomo o Bress che mi accompagnano spesso…Da venerdì ho deciso di fermarmi per qualche giorno, non ho corso per tutto il weekend e lunedì sono andato dall’osteopata. Il suo responso è stato buono nel senso che ha scongiurato la presenza di ernie. Me lo immaginavo già dato che quando smetto di correre dopo un’oretta il dolore si affievolisce fino a sparire quasi del tutto. Qualsiasi mossa di allungamento e manipolazioni varie che mi faceva non procuravano dolori particolari. Ha detto che sono ben allineato anche se sono un po’ rigido, lo sono sempre stato e non mi ammorbidirò certo a 41 anni. Secondo lui ho una lieve infiammazione a livello L4-L5 la quale interessa il nervo della gamba percui avverto dolori al gluteo e poi all’inguine, alla coscia e al polpaccio. Come terapia devo fare molto stretcing e sperare che mi passi in fretta. Se non strettamente necessario non intendo assumere farmaci di alcun genere. Ieri sera ho riprovato a correre, 10 km a ritmo lento nei quali durante i primi 5-6 è andato tutto bene, poi come la settimana scorsa è iniziato il fastidio, ma prima che si fosse trasformato in dolore ero già arrivato a casa. Stasera riproverò e domani tornerò dall’osteopata. E' tutta la settimana che penso se sia il caso o meno di tentare di correre la maratona a Lubiana domenica e non sai quanto mi dispiacerebbe non poterci andare. Mi sono riservato di decidere all'ultimo momento. Penso che in ottica 100 km sia quasi fondamentale, soprattutto psicologicamente, correre un ultimo lungo due settimane prima, quindi Lubiana la considero una tappa quasi obbligatoria. Se fosse una gara di 10 km potrei anche stringere i denti ma i km in questione stavolta sono 100 e allo stato attuale non vedo tante speranze. C’è ancora un po’ di tempo e vedremo. Lo so che tu scrivi tutte ste cose tanto per spronarmi, ma io ti sembro un tipo che molla? Secondo te ho percorso tutti questi km di allenamenti tanto così perchè non avevo altro da fare? A volte ho dovuto anche soffrire (vedi Seregno e San Giovanni) e se non avessi avuto un buon motivo non l’avrei certo fatto….. Se i miei amici mi danno pacche sulle spalle e incoraggiamenti a me fa piacere, se tu o qualcun'altro volete avanzare delle critiche siete liberissimi di farlo! Riguardo al tuo riferimento al pianto di alcuni esclusi per Gibilterra, ti rispondo dicendoti che ognuno ha le proprie reazioni comunque io non ti credo. Ovviamente la convocazione per i mondiali mi ha riempito di gioia e orgoglio ma in caso contrario non mi sarei certamente messo a piangere dato che il 7 Novembre mi sarei consolato alla grande andando a correre la maratona di NY:-) Ok, ora mi sembra di averti risposto a tutto, con questo ti saluto dandoti appuntamento tra 2 venerdì a Bergamo, mi raccomando sii puntuale c'è un aereo che ci aspetta!
lunedì 18 ottobre 2010
Stop
Il male alla gamba che ha iniziato a farsi sentire nei primi giorni del mese di Ottobre e durante la Lake Garda Marathon si è rivelato più fastidioso del previsto. Dopo i già noti problemi avuti durante la maratona ho deciso di dedicare la settimana successiva allo scarico anche se per la verità il programma non diceva proprio così. Per svolgere certi programmi bisogna essere integri al 100 % altrimenti non ci sono speranze. Lunedì ho corso molto lentamente, all'inizio sentivo solo la classica stanchezza generale e di gambe che si ha normalmente dopo ogni maratona. Dopo 3-4 km il leggero dolore alla coscia sinistra, che partiva dalla parte sinistra del fondoschiena per finire all'altezza del polpaccio, si intensificava sempre di più fino a diventare molto forte con fitte quasi insopportabili che mi costringevano a fermarmi. Stessa identica cosa per i giorni successivi fino a giovedì dove il fastidio ha toccato il culmine obbligandomi a prendere la decisione di fermarmi completamente per alcuni giorni. Il weekend l'ho passato praticamente senza mai uscire di casa. Ne ho approfittato per svolgere il più possibile esercizi di stretcing che onestamente non so a quanto servano. So già dall'infortunio patito all'inizio dell'anno scorso che quando capitano queste cose l'unico rimedio è il riposo assoluto. A poco servono le terapie col laser o con farmaci antiinfiammatori e io NON ho intenzione di avvalermi sia del primo che del secondo metodo! In ogni caso un giretto da Claudio oggi lo farò per farmi dare un occhiata da Giacomino che da un pò ha ottenuto il diploma di osteopata e di cui mi fido molto. Io penso che sia colpa del nervo sciatico che già in passato mi ha infastidito alla stessa maniera. Mi è già capitato che come improvvisamente è arrivato, altrettanto improvvisamente il dolore se ne è anche andato. Mi ricordo ad esempio che due settimane prima della maratona di Treviso nel 2006 non riuscivo neanche a camminare dal male alla gamba sinistra e invece poi riuscii a correre bene facendo il mio PB. Staremo quindi a vedere, in ogni caso entro mercoledì dovrò prendere una decisione se confermare o meno l'hotel per Lubiana. Se il dolore passerà sarà fondamentale correre in Slovenia come ultimo lungo in vista di Gibilterra, in caso contrario le possibilità di andare al mondiale saranno quasi svanite!
martedì 12 ottobre 2010
Un'altra giornata NO





giovedì 7 ottobre 2010
3x4000

venerdì 1 ottobre 2010
Medio alternato

mercoledì 29 settembre 2010
Impossibile partecipare alla Venice Marathon? Problemi zero andiamo a Lubiana!!!

lunedì 27 settembre 2010
Monica Carlin ottiene il nuovo record italiano di 6 ore in pista con 79,804 km



mercoledì 22 settembre 2010
6 ore di Seregno: 4 ore sotto acqua
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(IN ALTO FOTO DI ANTONIO CAPASSO, SOTTO ILARIA FOSSATI IN AZIONE)
lunedì 13 settembre 2010
La crisi che non ti aspetti

venerdì 10 settembre 2010
Ripetute 4x3000
DATA: 9 Settembre 2010
ORA: 18.45
METEO: soleggiato
TEMPERATURA: 24°
LOCALITA': Pista ciclabile Thiene-Zanè, 6 giri sull'anello lungo 1,3 km di Zanè, denominato anello Dirty Mary.
PROFILO ALTIMETRICO: quota alla partenza di Thiene 145 metri, quota all'inizio dell'anello di Zanè 185 metri, dislivello ogni giro +/- 6 metri.
SCARPE: Nike Skylon 11 (A2)
OROLOGIO: Garmin forerunner 405 con cardiofrequenzimetro
PESO: alla partenza 70 kg, all'arrivo 68 kg (senza bere)
KM PERCORSI: 20 km di cui 5 di riscaldamento e 15 tra ripetute e recuperi
OBIETTIVO: correre 4 serie di ripetute da 3 km a circa 3'40"-45"/km con recuperi veloci a 4'00"-10"/km
SENSAZIONI FISICHE ALLA PARTENZA: un pò stanco, gambe legnose, preoccupato per il duro allenamento da svolgere
DETTAGLIO DELL'ALLENAMENTO:
parto ad un'andatura tranquilla per i 5 km di riscaldamento di avvicinamento all'anello di 1,3 km dove svolgerò le prime 3 serie di ripetute da 3 km. All'inizio sento le gambe pesanti e sono parecchio stanco dalla giornata che mi ha impegnato in misurazioni in campagna. Decido di assecondare le gambe e di correre ad un'andatura facile sperando che strada facendo la corsa diventi più fluida. Mi succede spesso di essere un pò in difficoltà alla partenza e di sentirmi sempre meglio strada facendo. Arrivato sul circuito attendo lo scoccare del 5° km e chiudo il riscaldamento in 21'38" media 4'20"/km. Il giro di 1,3 km è composto da una parte in leggera discesa molto favorevole per la corsa ed un tratto equivalente in leggera salita un pò più difficoltoso. Ormai mi sono abituato a correre le ripetute su questo tracciato e devo dire che mi piace molto di più che andare in pista; in strada si trova sempre qualcuno da salutare e non è poi così noioso come correre in tondo su una pista di 400 metri. Sarà leggermente più impegnativo per via dell'altimetria variabile ma a me non fa differenza dato che la domenica si corre sempre in strada e quindi alla fine risulta essere anche un vantaggio. Dedido di affrontare la prima serie con cautela per dare tempo alle gambe di abituarsi, la chiudo in 11'22" alla media 3'47"/km, non troppo veloce ma neanche troppo impiccato. Rallento un pò e affronto il km di recupero in 4'01". Parto più determinato per la seconda serie che chiudo in 11'01" alla media di 3'40"/km, le gambe cominciano a girare, sudo moltissimo per l'impegno profuso e l'umidità presente ed è una lotta con i moscerini di cui l'aria è impestata. Recupero di 1 km identico al primo in 4'01". Inizio la terza serie e al terzo km abbandono l'anello e riprendo la ciclabile per tornare verso casa, chiudo ancora in 11'01" e le gambe sorridono pertanto opto per un recupero ancora un pò più rapido in 3'55". Parto per l'ultima serie che termina in 10'51" alle media di 3'37"/km. Sempre meglio.
TEMPO FINALE: 20 km in 1h17'47" media 3'53"/km di cui 15 km di ripetute e recuperi in 56'09" media 3'45" - Frequenza cardiaca media 152 BPM
SENSAZIONI FISICHE ALL'ARRIVO: dopo un avvio legnoso e in sofferenza mammano che passavano i chilometri sentivo le gambe sempre migliori, recuperavo facilmente a 4' al km e questo è motivo di soddisfazione. Nell'ultima serie ho provato ottime sensazioni. Uno di quegli allenamenti che la sera ti fa voglia di uscire a berti un paio di birre con gli amici ed è quello che chiaramente ho fatto. Penso di essere in un buon periodo di forma.
INDICE DI DIFFICOLTA': in una scala da 1 a 10 potrei indicare 8. Non mi sono tirato il collo come in una gara ma non mi sono neanche tanto risparmiato.
PROGRAMMI SETTIMANALI: Fino ad oggi in questa settimana ho corso 15+18+15+20 km. Stasera ne farò altri 16 tranquilli e anche domani. Domenica lungo di 30-35 km in modo da chiudere la settimana con 130-135 km vediamo come mi gira.....
ULTIME NEWS: ho rinunciato a partecipare alla Sud-Tirol Marathon poichè lo stesso weekend il 2-3 Ottobre a Padova ci sarà un raduno di fondamentale importanza in vista della gara di Gibilterra con la nazionale di 100 km.
ORA: 18.45
METEO: soleggiato
TEMPERATURA: 24°

PROFILO ALTIMETRICO: quota alla partenza di Thiene 145 metri, quota all'inizio dell'anello di Zanè 185 metri, dislivello ogni giro +/- 6 metri.
SCARPE: Nike Skylon 11 (A2)
OROLOGIO: Garmin forerunner 405 con cardiofrequenzimetro
PESO: alla partenza 70 kg, all'arrivo 68 kg (senza bere)
KM PERCORSI: 20 km di cui 5 di riscaldamento e 15 tra ripetute e recuperi
OBIETTIVO: correre 4 serie di ripetute da 3 km a circa 3'40"-45"/km con recuperi veloci a 4'00"-10"/km
SENSAZIONI FISICHE ALLA PARTENZA: un pò stanco, gambe legnose, preoccupato per il duro allenamento da svolgere
DETTAGLIO DELL'ALLENAMENTO:

TEMPO FINALE: 20 km in 1h17'47" media 3'53"/km di cui 15 km di ripetute e recuperi in 56'09" media 3'45" - Frequenza cardiaca media 152 BPM
SENSAZIONI FISICHE ALL'ARRIVO: dopo un avvio legnoso e in sofferenza mammano che passavano i chilometri sentivo le gambe sempre migliori, recuperavo facilmente a 4' al km e questo è motivo di soddisfazione. Nell'ultima serie ho provato ottime sensazioni. Uno di quegli allenamenti che la sera ti fa voglia di uscire a berti un paio di birre con gli amici ed è quello che chiaramente ho fatto. Penso di essere in un buon periodo di forma.
INDICE DI DIFFICOLTA': in una scala da 1 a 10 potrei indicare 8. Non mi sono tirato il collo come in una gara ma non mi sono neanche tanto risparmiato.
PROGRAMMI SETTIMANALI: Fino ad oggi in questa settimana ho corso 15+18+15+20 km. Stasera ne farò altri 16 tranquilli e anche domani. Domenica lungo di 30-35 km in modo da chiudere la settimana con 130-135 km vediamo come mi gira.....
ULTIME NEWS: ho rinunciato a partecipare alla Sud-Tirol Marathon poichè lo stesso weekend il 2-3 Ottobre a Padova ci sarà un raduno di fondamentale importanza in vista della gara di Gibilterra con la nazionale di 100 km.
lunedì 6 settembre 2010
Una settimana di qualità!

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