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La mia prima maratona fu il giorno 11 Dicembre 2005 a Reggio Emilia. A quel tempo per me il mondo della corsa era una cosa completamente nuova e da scoprire. Sapevo a mala pena dell'esistenza di calzature apposite per praticare questo sport. Avevo iniziato a corricchiare con costanza e regolarità all'inizio dell'anno con l'obiettivo di recuperare la forma fisica persa a causa di una vita che stava diventando un pò alla volta sempre più sedentaria e che era a dir poco sregolata. Ci avevo già provato con scarsi risultati nel 2003 e 2004 ma dopo una decina di uscite senza risultati avevo preferito lasciare perdere tenendomi i miei chili e continuando le mie allegre scorribande notturne. Si faceva troppa fatica a correre e credevo che quelli che disputavano le maratone fossero dei marziani. Il 15 febbraio 2005 c'è stata la svolta. A 36 anni appena compiuti ero arrivato a 93 kg ormai ben oltre 20 kg sopra il peso forma di quando praticavo il calcio e il tennis da giovane. Quella sera decisi di riprovare a correre sperando di non cedere dopo pochi tentativi come le altre volte. Calzai le mie Asics da tennis, indossai la mia tuta stile Rocky Balboa e andai a correre nel circuito da un chilometro che avevo misurato il giorno prima in macchina. Furono 7 giri infernali conclusi in 49' e il giorno dopo con le gambe a pezzi ci riprovai fermandomi distrutto dopo 5 km in 37'. Arrivai a fine mese con un totale di 7 uscite, la fatica era sempre tanta e i risultati non si vedevano ma il peso, grazie anche ad una dieta più sana, era calato di un paio di chili. Tenni duro e in tutto il mese di marzo feci altre 18 uscite sempre di 6-7 km. Il peso scendeva quotidianamente e la velocità aumentava di pari passo, mi trovai ben presto a correre i 7 km in meno di 35' minuti. La soddisfazione mi prendeva e la corsa cominciava a piacermi. Nel mesi successivi le uscite aumentarono ancora e ai primi di giugno con il peso sceso a 75 kg correvo i 7 km in 31-32'. Il muro dei 30' era ormai vicino e venne abbattuto per la prima volta l'11 luglio dopo 75 uscite di corsa: feci un 29'53" a 4'16" di media al km che mi riempì di soddisfazione. In quei 5 mesi mi ero rimesso in piena forma fisica arrivando a 70 kg di peso (come adesso), cominciavo a capire qualcosa di corsa, grazie a qualche amico iniziai a conoscere meglio gli strumenti che servivano per esercitare questo sport, iniziai ad apprezzare l'uso di calzature e dell'abbigliamento studiati appositamente per la corsa. Un pò alla volta mi stavo appassionando sempre di più ma non me ne rendevo conto, non avevo ancora in mente di partecipare ad una gara e dopo avere raggiunto il mio obiettivo dei 7 km in meno di mezzora stavo già pensando ad un nuovo traguardo: 14 km in un'ora. Ormai ero diventato un super sportivo, alternavo quotidianamente corsa e bici occupando tutte le
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mie serate in un modo o l'altro. Con il caldo mi piaceva molto pedalare nelle strade di montagna vicino casa e al contrario di quanto si diceva in giro mi sembrava che le uscite in bici mi aiutassero nel recupero dalle fatiche podistiche. Nel mese di agosto iniziai ad aumentare i chilometraggi arrivando fino a 10 km. Il 29 settembre per la prima volta ne feci 14; ad ottobre presi sempre più confidenza con la distanza ma il muro dell'ora non crollava sebbene ci arrivassi sempre più vicino. Si trattava solo di aumentare la resistenza. Verso fine ottobre scattò la scintilla: un amico mi propose di iscrivermi ad una mezza maratona, la Garda Trentino Half-marathon. Mi sono iscritto con un pò di titubanza ma convinto di farcela. In una sera della settimana precedente provai a correre i 21 km, non ne avevo mai fatti più di 14 in precedenza e fu molto faticoso. Alla fine conclusi sfinito i 21 giri del mio percorso da cricieto in 1h39'. La settimana dopo, il 13 novembre chiusi la mia prima gara in 1h26'50" alla media di 4'07"/km molto più veloce di quanto avessi sperato. Fu una gioia immensa e il giorno dopo invaso dall'entusiasmo ero su internet a cercare una maratona a cui partecipare prima di fine anno. Trovai la maratona del tricolore di Reggio Emilia in progamma quattro settimane più tardi e decisi di iscrivermi. Con l'aiuto del solito amico approntai una specie di tabella. Quattro settimane per preparare una maratona non erano molte, i programmi che trovavo sui giornali specializzati erano strutturati in almeno 8-10 settimane. La settimana seguente feci il mio primo lungo di 28 km, fu molto duro ma in qualche modo arrivai in fondo intero. Un pò alla volta mi abituai a correre tutti i giorni e settimanalmente percorrevo anche 80-90 km, a novembre avevo percorso 280 km, il mio record. Nell'ultima settimana prima della ma
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ratona l'ansia cresceva, la paura di non farcela e di dover fermarsi a camminare durante la corsa mi assillava. Sono andato a Reggio il sabato pomeriggio da solo. Giunto là non conoscevo nessuno, ho girato come un pesce fuor d'acqua per l'expò non facendo altro che pensare alla mattina seguente. La sera ho mangiato e sono andato in camera a prepararmi la roba per il giorno dopo; non ho chiuso occhio per gran parte della notte pensando al fatto di non essere adeguatamente preparato ad una simile fatica. Finalmente l'ora della partenza. Ricordo ancora la grande agitazione del pregara e la determinazione che mi ha spinto ad infiltrarmi nella prima griglia di partenza vicino ai migliori. Lo sparo dello starter è stato liberatorio, sono partito determinato ad arrivare entro le 3 ore, non sapendo per quanto tempo avrei potuto tenere il ritmo dei 4'15" al km su un percorso non proprio facilissimo. Alla fine dopo mille sofferenze ce l'ho fatta e con gioia e lacrime ho tagliato il traguardo della mia prima maratona in 2h58'45". Una felicità incredibile che ha legato in modo indelebile questa corsa ai miei ricordi. L'anno dopo non volli mancare e mi ripresentai nuovamente. In un anno avevo fatto già un bel pò di esperienza e progressi, terminai in 2h38'51", un crono che al giorno d'oggi mi sogno....Nel 2007 mi proposero di fare il pacer delle 3 ore e accett
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ai con entusiasmo perchè non avevo mai provato quell'esperienza. Fu molto bello ed emozionante cercare, nel mio piccolo, di aiutare qualcuno a scendere sotto il fatidico muro e credetemi anche quella volta l'arrivo fu emozionante. L'ultima mia apparizione a Reggio fu l'anno scorso in una gara sofferta chiusa in 2h45'49" alla fine di una stagione molto tribolata. Domenica prossima 11 dicembre 2011 segnerà per me un altro importante traguardo. A sei anni esatti dalla mia prima, Reggio mi darà l'opportunità di vedere per la 42esima volta l'arrivo di una 42 km nell'anno del mio 42esimo anno di età...Il tutto condito con il pettorale numero 42:-)