Il
patto era quello di correre insieme dall'inizio alla fine senza fare scherzi e di arrivare al traguardo affiancati a braccia alzate. La
condizione era quella che nessuno dei due avesse avuto rallentamenti causati dalla stanchezza tali da compromettere anche la gara dell'altro. La
speranza era quella di finire in meno di
2:43'02", il record personale in maratona di Fabio Pergher, ottenuto l'anno scorso a Firenze. Questi i tre ingredienti della nostra Firenze Marathon 2013. Dopo una settimana di tempo instabile domenica mattina finalmente ci siamo alzati con un cielo limpido, un sole splendente, una temperatura di 6-7° e poco vento, tutte buone condizioni per correre bene. L'ingresso alle griglie di partenza è stato un incubo, una ressa di gente ammassata in un vialetto troppo stretto, una specie di trappola per oltre 10.000 persone, sicuramente troppe per un'area così ridotta. Ad un certo punto ho temuto di non riuscire ad entrare nella mia griglia ma per fortuna mi ero cautelato presentandomi con un certo anticipo. Una volta entrato mi sono fatto spazio e sono riuscito a portarmi davanti raggiungendo Fabio che era già li. 10-15 minuti di attesa giusti per gli ultimi tatticismi, berretto con frontino all'indietro significava tutto ok, berretto con frontino in avanti significava la presenza di problemi. Davanti a noi, nella griglia top runner individuiamo l'altro possibile compagno di viaggio, Hicham al debutto in maratona e accreditato di un personale sulla mezza inferiore all'1h15'. Giriamo il cappellino all'indietro e aspettiamo lo sparo dello starter che avviene poco dopo. Partiamo a ritmo controllato e ci inseriamo subito in un folto gruppetto. I primi 4-5 chilometri filano via veloci lungo degli scorrevoli viali, solo un sotto passaggio ferroviario spezza leggermente il profilo altimetrico, ma siamo ancora agli inizi e tutto risulta facile. Il ritmo è sui 3'50" e lo reggo con discreta naturalezza, anche il mio socio è tranquillo.
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19° km - Palazzo Pitti (foto Sara) |
Al 6° km raggiungiamo Hicham che dopo averci visti ad un giro di boa ha leggermente rallentato per aspettarci. Gli chiedo come va e lui mi sorride "Tutto bene". So che è alla prima maratona e mi permetto di dargli un piccolo consiglio, dicendogli di non saltare i ristori, di bere sempre il più possibile e di risparmiare energie per il finale, lui mi risponde col solito sorrisone:-). Entriamo nel parco delle Cascine, dove ci aspettano 10 km di avanti e indietro nei rettilinei pianeggianti frequentati solitamente dai runners fiorentini, un buon modo per macinare chilometri senza fare troppa fatica. Stiamo sempre nel gruppo e il ritmo è abbastanza regolare sempre vicino ai 3'50". Transitiamo tutti e 3 affiancati sia al 10° km che al 15° km con parziali sui 5 km di 19'13" e 19'14". Usciamo dal parco e scavalchiamo il ponte della Vittoria, poi percorriamo un tratto di Lungo Arno per poi svoltare a destra verso Porta Romana, e ritornare verso l'Arno passando per Palazzo Pitti e rasentando il Ponte Vecchio, scavalcando di nuovo il fiume e procedendo lungo la sua riva dove c'è il rilevamento della mezza. Bellissimi questi momenti in luoghi straordinari e affollati di gente. Questo parziale tra avvallamenti, pavimentazione sconnessa e ponti da superare è molto più impegnativo, il gruppo si dimezza, parziale 15-21,1 km in 23'46" (media 3'54"), passaggio alla mezza in 1h21'18", identico per tutti e tre. Ad un certo punto vedo Fabio senza il berretto, ho un brutto presagio e gli chiedo se ha problemi: "Nessun problema" - mi risponde - "L'ho buttato via perchè pesava, devo stare più leggero che posso!", "Oh bene:-)" esclamo. Proseguiamo nel tratto più noioso della maratona, c'è anche del vento che infastidisce, rimaniamo in 10/15 corridori e nei viali e controviali intorno allo stadio Franchi inizia ad affiorare la prima stanchezza, comunque teniamo sempre un'andatura regolare.
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Foto di gruppo (Foto Sara) |
Transitiamo ai tappeti del 25° e 30° km sempre compatti con parziali degli ultimi 5 km di 19'38", di poco più alto di quelli iniziali. Il cavalcavia ferroviario verso il 32° km è molto impegnativo, una rampa di circa 100 metri molto ripida, dove bisogna procedere con cautela in salita e andare a più non posso in discesa per recuperare il tempo perso prima. Finalmente si torna verso il centro con un primo passaggio al duomo, lì le strade sono piene di gente, Piazza della Repubblica è magnifica, passiamo a tutto gas e intanto la fatica aumenta. Io e Fabio teniamo duro e ci incitiamo a vicenda, Hicham purtroppo cede qualche metro e cala l'andatura. Il 35° km segna un parziale di 19'34" in linea col precedente. Gli ultimi chilometri come sempre sono i più duri, usciamo di nuovo per un piccolo tratto dal centro per poi tornare ancora sul Lungo Arno e scavalcare altre due volte il fiume, passando successivamente a piazza della Signoria e al rilevamento del 40° km con un parziale di 19'33", sempre regolare. Ormai è fatta, mancano solo 2 km, ce la mettiamo tutta e arriviamo in piazza Santa Croce fianco a fianco ciascuno con il braccio sulle spalle dell'altro. Un arrivo emozionante.
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L'arrivo (foto RUNITALY FIRST) |
Il tempo di 2:43'51" non è quello sperato all'inizio ma è peggiore solo di qualche secondo e il patto di arrivare insieme è stato rispettato. Personalmente sono molto soddisfatto perchè ci ho messo il massimo impegno e credo anche Fabio. Abbiamo condotto una buona gara e ci siamo aiutati a vicenda dall'inizio alla fine, cosa che non mi era mai capitata per intero prima d'ora in tutte le maratone completate. Hicham arriverà poco dopo in 2:48'00", sono contento anche per lui perchè ho visto felicità nel suo sguardo, le prime maratone sono sempre un'incognita e bisogna prenderci un pò di confidenza, iniziare con un tempo simile significa avere un buon potenziale di miglioramento. Una menzione come sempre ai compagni di squadra della Fulminea (uno su tutti Marozin che ha ottenuto il nuovo personale di 3:12'39") e agli altri amici presenti a Firenze, chi più chi meno soddisfatto della prestazione ma tutti felici di essersi conquistati un'altra pregiata medaglia! Per quest'anno con sette maratone corse io sono apposto, arrivederci all'anno prossimo.