Mariolo's Pub Team Dublin Marathon 2014 |
Eccomi in super ritardo a raccontare la trasferta alla maratona di Dublino disputata il 27 ottobre scorso. Per me è stata sicuramente una sorpresa bellissima e al di sopra di ogni aspettativa perchè non avrei mai creduto di trovarmi a partecipare ad una gara così bella e ottimamente organizzata. Ne avevo sempre sentito parlare in tono entusiastico e in effetti ho avuto solo conferme e sensazioni positive. Il percorso mi è piaciuto tanto sebbene fosse pieno di insidiosi saliscendi, il pubblico era numerosissimo e ha incitato i runners dal primo all'ultimo chilometro con i suoi "well done", unico neo purtroppo nella giornata della gara c'è stato un pò di vento che a momenti ha dato fastidio, per il resto posso tranquillamente affermare che è stato tutto perfetto, un'esperienza da ripetere e da consigliare a tutti. Del nostro gruppo sponsorizzato per l'occasione dal Mariolo's Pub siamo stati tutti (chi più chi meno) soddisfatti della propria prestazione. La giornata pre-gara è stata dedicata al viaggio in aereo dall'Italia. Dopo un veloce check-in in hotel ci siamo subito recati all'expò per ritirare il pettorale e per una visita agli stand con annesso un ottimo piatto di pastasciutta. Cena serale come da tradizione a base di carboidrati e birra.
Colazione pregara |
La mattina sveglia con calma approfittando della vicinanza del nostro hotel alla zona di partenza/arrivo. I partecipanti alla gara erano circa 13.000 scaglionati in tre wave. La logistica è stata perfetta con zona consegna/ritiro borse a due passi dalla start line. Noi del Mariolo's Pub eravamo tutti assegnati nella wave 1 con partenza alle ore 9.00. Approfittando dell'assenza delle griglie che di solito in grandi maratone come queste sono sempre presenti, siamo entrati con mezz'ora d'anticipo e ci siamo sistemati comodamente nelle prime file. Ognuno di noi aveva il suo obiettivo di corsa: il mio era quello di migliorare il crono 2h42'00" ottenuto a Monaco quindici giorni prima. Fisicamente stavo bene, in più avevo uno stimolo ulteriore l'avere programmato di correre insieme all'amico Fabio con il quale condividevo lo stesso obiettivo tempistico, motivo in più per impegnarsi al 100% possibilmente dandosi una mano a vicenda. Gli altri componenti del gruppo erano già tutti maratoneti più o meno esperti, chi come Giovanni con oltre 25 maratone all'attivo, chi come Fiorenzo alla sua terza o quarta ma a molti anni di distanza dall'ultima disputata, chi come Zanze al ritorno dopo un annetto di assenza però molto motivato dal suo buono stato di forma, chi come Turra alle prese con vari acciacchi e voglioso di riscatto. Unica al debutto era la Vanina che partiva con l'ambizioso obiettivo di chiudere entro le 3h30'.
Memore dell'esperienza di 15 giorni prima a Monaco dove avevo patito una crisi negli ultimi chilometri forse dovuta al fatto di essere partito troppo veloce, questa volta mi ero promesso di iniziare leggermente più cauto. Si fa per dire perchè riguardando i parziali non è stato proprio così, i primi 5 km sono passati in 18'09" (media 3'38"/km), forse anche grazie al percorso leggermente favorevole sviluppato nelle strade del centro città, in ogni caso non facevo fatica, Fabio dietro di me decideva invece di essere più prudente. Poco dopo il quinto chilometro si entrava in Phoenix Park, uno dei polmoni verdi di Dublino, terreno di battaglia e di duri allenamenti tanto raccontatimi in passato dal mio caro amico Simone. Imboccando il lungo rettilineo in salita che lo tagliava in obliquo per circa 6 km iniziavano anche le prime asperità del percorso. A quel punto ho rallentato il passo assestandomi su un faticoso 3'55"/km con passaggio al 10° km in 37'53". Ancora un chilometro in salita per poi uscire dal parco e imboccare una bella discesa che mi ha dato la possibilità di rifiatare concedendomi persino il lusso di potermi fermare per un velocissimo pit-stop. Correvo facilmente sul piede dei 3'40"/km e recuperavo anche qualche posizione, le gambe rispondevano bene. Rientrando nella parte occidentale del parco un'altra discesa ci conduceva fino al 15° km, un toccasana. All'uscita di Phoenix si affrontava un tratto abbastanza pianeggiante, solo qualche saliscendi che non impediva di tenere un ritmo regolare.
In gara |
Correvo alla mia andatura e quasi sempre in solitudine come prediligo. Dopo il 20° km ancora salita con un paio di chilometri piuttosto impegnativi. Il passaggio alla mezza è stato di 1h19'51" con ancora buone energie da spendere. A quel punto ci si dirigeva un pò fuori città, si correva in lunghi rettilinei sempre contornati da persone che incitavano. Il vento quasi sempre contrario mi infastidiva parecchio e in più sentivo un leggero mal di pancia che aumentava sempre di più. Proseguendo ho avuto un momento veramente complicato ma ho cercato di resistere perchè non volevo fermarmi e rovinare la gara che fino a li stava andando bene, in ogni caso anche se avessi deciso di fermarmi non avrei proprio saputo dove vista tutta la gente che c'era lungo le strade. Ho resistito e mi sono concentrato sul ritmo cercando di rimanere costante anche col fastidio alla pancia. Dopo il 27° km alla fine dell'ennesimo saliscendi sono stato aiutato da altri 4 chilometri di discesa. Filavo via bene però era ancora presto per esultare, passaggio al 30° km in 1h53'49" con proiezione finale di 2h40'. Gli ultimi 12 km come sempre sarebbero stati quelli decisivi. Tra il 33° e il 34° chilometro si incontravano le ultime asperità del percorso con il temuto "The Wall", un tratto di circa 500 metri molto ripido che terminava transitando sotto un gonfiabile riportante la medesima scritta poco prima del 34°km. Per me è stato il chilometro più duro e più lento della maratona in 4'03"; quando sono arrivato in cima e ho visto un pò di pianura e successivamente dopo il cartello del 35° km l'avvicinarsi dell'amata discesa ho tirato un sospiro di sollievo. Sapevo che da li alla fine il percorso sarebbe stato favorevole. Ce l'ho messa nuovamente tutta correndo a più non posso lungo la discesa che costeggiava il perimetro dell'University College, al termine del quale si imboccava la pianeggiante Merrion Road che portava di nuovo in centro verso il traguardo. L'ultimo miglio e soprattutto gli ultimi 800 metri sono stati emozionanti, si passava in una strada non molto larga piena di gente urlante ai lati, si sentivano solo incitamenti e "well done", devo ammettere che mi sono anche un pò emozionato tagliando il traguardo.
Il tempo finale mi ha soddisfatto, 2h40'38" in un percorso così impegnativo per me ha un certo significato, considerato anche che sono riuscito a superare delle difficoltà come il mal di pancia, riuscendo a tenere un ritmo regolare dall'inizio alla fine. Le gambe questa volta hanno funzionato bene. In classifica mi sono piazzato 38° assoluto su 12.293 classificati, 3° della categoria M45. A questo punto non posso dimenticare di citare le prestazioni de miei compagni di viaggio. Per primo Fabio Pergher che nonostante dei problemi ha tagliato il traguardo in 2h57'33", 223° assoluto e 62° di categoria. Rimane sempre un ottimo tempo anche se lontano dal suo obiettivo iniziale, dalle difficoltà si impara, sono sicuro che la prossima andrà molto meglio. Poi il Zanze autore del PB in 3h06'02", 442 assoluto e 128° di categoria, Fiorenzo Fontana che dopo anni di assenza dalle maratone ha chiuso alla grande con un super 3h09'28", Giovanni Busin alle prese ancora con un ritardo di forma con un buon 3h13'38", Baston col personale in 3h18'47" e Turra ancora in ripresa dopo vari acciacchi in 4h47'47". Infine non mi resta che complimentarmi con l'unica donna della comitiva: Miss Vanina Dal Santo al debutto in maratona strappa l'incredibile tempo di 3h17'10", 849° assoluta e 21°di categoria su oltre 1200 ragazze, al di sopra di ogni sua più rosea previsione. Un applauso e un grande complimento con l'augurio che questo sia solo l'inizio di una brillante carriera. Un saluto anche all'amico Jerome che ci ha allietato della sua compagnia nella serata del dopo maratona, ottimo tempo anche per lui con il suo 2h43'57".
Festa finale... |
Ciao a Tutti