volta che si avvivina il momento di correre una 42Km una certa agitazione mi pervade. Sabato pomeriggio insieme agli amici Maurizio, Alberto e Lorenzo ci siamo recati a Treviso per il ritiro del pettorale e una visita all'expò, l'atmosfera come sempre era elettrica, c'era moltissima gente ed il tempo è trascorso velocemente tra file e chiacchierate varie con i tanti amici presenti. Ci siamo subito incontrati con gli amici milanesi Andrea e Daniela con i quali abbiamo cenato insieme. La serata è stata piacevole ma purtroppo è trascorsa troppo velocemente poichè non potevamo stare troppo in giro, l'appuntamento dell'indomani era troppo importante, quindi a letto presto. La mattina sveglia di buon'ora, abbondante colazione e via col pullman verso Vidor. Quest'anno ho scelto di partire da qui anche per cambiare la solita routine degli ultimi 2 anni. Le condizioni climatiche finalmente erano perfette a dispetto degli anni scorsi, alle 9.45 all'ora della partenza c'erano già oltre i 10°C, il cielo era bello e limpido e il sole prometteva di scaldare bene l'aria. Sono partito molto veloce ma senza particolare sforzo (almeno mi sembrava), mi sono messo subito nel gruppo di testa dove c'erano le top runner donne (i top runner maschili, ovvero gli uomini con tempo personale sotto le 2h35 sono partiti da Vittorio Veneto), accodandomi alle 2 ragazze italiane, Rosalba Console e Anna Incerti, che erano scortate da 2 ragazzi. La prima donna, la slovena Javornik invece è partita a razzo, non l'ho nemmeno vista, ha poi vinto con il tempo di 2 ore e 28 minuti. Gli amici Martino Massignani (in foto)
e Massimo Roncaglia, compagni di 1000 avventure sono partiti leggermente più piano, non me ne sono preoccupato più di tanto dato che sapevo già che probabilmente più avanti li avrei rivisti. Dopo qualche km ho deciso di lasciare un centinaio di metri davanti a me il gruppetto con le 2 forti ragazze italiane e sono rimasto da solo come spesso mi accade. Sono transitato ai 10 km in 35'55", da qui il percorso si presentava abbastanza ondulato con alternanza tra tratti di salita e discesa. Rispetto al percorso con partenza da Vittorio Veneto questo forse era leggermente più impegnativo dal punto di vista muscolare, ma è stato molto affascinante correre alla sinistra del Grande Fiume Piave dove si è combattuta la prima guerra. Il passaggio nei vari centri abitati è stato stupendo, la gente numerosissima applaudiva e ci incitava, sembrava quasi di essere a New York. Il passaggio alla mezza maratona è avvenuto in 1h16'34" in linea col mio primato personale, da lì ho cominciato a pensare che se non avessi ceduto troppo nella seconda parte avrei potuto farcela ancora a migliorami. Ma ero anche ben conscio che non è possibile fare il personale ad ogni maratona quindi non mi sono fatto illusioni e sono andato avanti senza fare nessun tipo di calcolo. Negli anni precedenti ho sempre avuto problemi dopo il 30 Km nell' ultimo interminabile rettilineo che portava a Treviso. Il passaggio sul ponte della Priula è di quelli che rimarranno impressi nella mia memoria per molto tempo, un muro di gente ai lati della strada che incitava gli atleti, ringrazio molto i trevigiani per l'incoraggiamento e il calore che hanno dimostrato!!! Da qui in poi è iniziato il famoso rettilineo che porta a Treviso, ogni tanto mi giravo per vedere se c'era qualcuno dietro, ad un certo punto l'ho visto, si era lui, Martino, si stava avvicinando lentamente ma inesorabilmente. Lui dall'alto delle sue 50 e oltre maratone è più esperto di me e parte sempre molto più cauto, un pò alla volta mi stava raggiungendo. Purtroppo Massimo Roncaglia ha avuto qualche piccolo problema muscolare e ha dovuto rallentare l'andatura ma sono sicuro che si rifarà molto presto. Sono passato al 30Km in 1h49'49", alla media di 3'39" al chilometro però cominciavo a sentire la stanchezza, non riuscivo più a correre chilometri sotto i 3'40" quindi mi sono assestato sui 3'45" cercando di gestire la fatica. L'aggancio è avvenuto al 32km, Martino mi ha superato, correndo si e no un secondo più veloce di me al km ma nonostante ciò non sono riuscito a stargli dietro sebbene inizialmente me lo fossi imposto. Ho così desistito e ho deciso di non tirarmi troppo il collo e di proseguire col mio passo, venerdì prossimo devo partire per Parigi per correre la maratona, non voglio andarci con le gambe massacrate. Gli ultimi 3-4 chilometri sono stati i più duri. Anche all'ingresso di Treviso e nelle vie del centro il tifo era assordante, il passaggio sul pavè richiededeva estrema attenzione su dove si mettevano i piedi, i continui avvallamenti richiedevano un ultimo duro sforzo muscolare. Ho percorso il 39° km in 3'47", il 40° e 41° in 3'49", il 42° in 3'48", senza mai mollare ma neanche Martino l'ha fatto, forse qualcosa ho guadagnato e un pò mi sono avvicinato, ma avevo sempre quei 40-50 metri di svantaggio, 100 metri prima di affrontare l'ultima curva che immetteva nel rettilineo del traguardo ho guadagnato una posizione superando un atleta che camminava, poi ho percorso gli ultimi 100 metri come Mennea perchè volevo assolutamente stare sotto le 2h36, ce l'ho fatta per un pelo, per 2 secondi, il mio amico rivale mi ha battuto di 11", è stato grandissimo. Complessivamente ho tenuto la media di 3'41" al chilometro e mi considero molto soddisfatto. Ho perso la bella battaglia con Massignani, ma è così...una volta per ciascuno, a Salsomaggiore ho vinto io, qui lui, la prossima volta forse toccherà di nuovo a me. Siamo tutti 2 contenti perchè siamo arrivati entrambi primi di categoria, lui primo assoluto MM40 e io primo MM35, 20° e 21° assoluti, e a forza di festeggiare con bicchieri di birra ci mancava poco che cadessimo dal palco delle premiazioni!!! (qui sotto il mio arrivo).
Grande maratona, grande il popolo trevigiano, grande giornata, grande festa, mi sono divertito anche se come sempre ho dovuto soffrire, ma che divertimento c'è a conquistarsi un premio senza una piccola sofferenza? Va bene così. Grazie a tutti, grazie Treviso e arrivederci all'anno prossimo





In più avevo in testa un obiettivo cronometrico da rispettare, stare sotto le 4 ore. Per una distanza di quasi 59 chilometri significava dover correre ad un'andatura inferiore ai 4 minuti al chilometro. Per evitare sorprese sabato, io e il Presidente Lorenzo Bressan che ha corso la 31Km, arrivati al lago di Trasimeno abbiamo deciso di effettuare un sopralluogo del percorso per vedere di che morte dovevamo morire. Alla fine del giro i miei dubbi sul fatto di stare sotto le 4 ore prendevano sempre più piede... va bè dai è la prima che faccio ho pensato, vada come vada mi servirà da allenamento. E' meglio che andiamo a riposarci un pò abbiamo pensato e poi a farci una bella abbuffata per riempire i serbatoi. Al ristorante troviamo con piacere la simpaticissima pluricampionessa Monica Carlin con la famiglia, scambiamo quattro chiacchiere, facciamo le foto insieme e ci diamo l'appuntamento per l'indomani. Mattina sveglia ore 6.30, andiamo a farci la nostra abbondante colazione e troviamo il mitico Marco D'Innocenti, non occorre presentarlo, ha vinto di tutto nel campo delle ultra. Mi faccio dare gli ultimi consigli, ne ho bisogno. In base alla sua esperianza mi dice di partire tranquillo, la gara è lunga e tormentata dal punto di vista dell'altimetria in più bisogna stare attenti agli ultimi 10 chilometri dove negli ultimi 2 anni ha soffiato sempre un fastidioso vento contrario. Anche quello ci voleva. Marco è troppo simpatico scatta subito una simpatia tra di noi, ci scambiamo il numero di cellulare per rimanere in contatto. Finalmente alle 9.15 si parte dal centro storico di Castiglione del lago e si scente subito per una ripida discesa, i primi 10 km sono pianeggianti, ottimi per favorire un buon riscaldamento, li percorro in 37'25" molto sciolto sul passo dei 3'45" al Km. Decido di correre al mio ritmo, vedo già molto avanti a me Boffo e D'Innocenti, che sono troppo forti per me non ci provo nemmeno a stargli dietro anche se potrei farcela, ma scoppierei prima della maratona. Vedo anche Leoncini che dovrebbe essere più o meno sui miei ritmi, ma va troppo veloce decido di non esagerare, lo lascio andare ma tengo a vista d'occhio il suo cappellino bianco. Pio Malfatti, che rispetto molto, è partito più tranquillo, mi è dietro. Anche Monica è dietro, rispetto molto e ammiro pure lei. Gli altri non li conosco. All'11Km iniziano le salite, mi ritrovo il cartello che indica la pendenza del 10%, vado su tranquillo, con passi corti e radenti al suolo, lo percorro in 4'15", pensavo di essere più lento.
Qui cominciano i problemi di pancia che mi hanno assillato anche a Salsomaggiore, sono costretto a fermarmi varie volte a bordo strada, per fortuna che nessuno mi vede! Ad un certo punto mi raggiunge un ciclista, gli chiedo se sa dirmi quanto lontano è da me quello che mi insegue, cortesemente di ferma a prendere il tempo, mi raggiungerà un bel po' di minuti più avanti, e mi dice che ho 7 minuti di vantaggio. Evviva sono quinto in classifica, per un debuttante come me è una vittoria. All'orizzonte non vedo nessuno, chissà quanto sarò in ritardo da quelli avanti a me? Sono stanco passo al 50Km in 3ore e 14 minuti, il ritmo si alza ancora e si assesta sui 4'10, ma mai più lento, mi va bene perchè sono regolare e non mi crea particolare disagio continuare così. Cerco di risparmiare energie per il finale, so che gli ultimi 2 km sono di salita, quella dura. Ormai ci sono, arrivo verso la fine, comincio ad agitarmi e sono obiettivamente emozionato, sono ampiamente sotto le 4 ore quindi il mio obiettivo è raggiunto in pieno, percorro il 57Km in 4'12, inizia l'ultimo salitone, km 58 in 4'50!!!, un muro, ormai vedo il traguardo, lo taglio in 3:49'33", il 6' classificato arriva dopo 16 minuti. La mia gara l'ho vinta. Un ringraziamento al mio amico e presidente della Fulminea Running Team che dopo aver corso la 31 Km in 2h21 ha avuto la forza di assistitermi ed aiutarmi all'arrivo e dopo dove ero visibilmente provato. Grazie Grazie Grazie. Un ringraziamento anche a Marco D'Innocenti per i preziosi consigli datimi e con l'augurio di ritrovarlo presto.


La gara è stata organizzata perfettamente, le strade chiuse completamente al traffico, i ristori ottimi, il pubblico abbastanza numeroso e caloroso. Al traguardo 1338 classificati contro un numero di partenti di circa 1500 dichiarati dall'organizzazione. Vittoria del nazionale Migidio Bourifa con il tempo di 1:37'21" (media 3'07"/km!!!) davanti allo sconosciuto austriaco Markus Hohenwarter, a Said Boudalia e Marco De Gasperi (6 volte campione del mondo di corsa in montagna).
Pe quanto riguarda i colori della Fulminea Running Team, io mi sono piazzato 22'assoluto, 3'MM35 con il tempo di 1:57'34", a seguire Maurizio Ammirata in 2:13'47" 162'ass., Alessio Mottin in 2:15'47" 194'ass., Lorenzo Bressan in 2:28'06" 394'ass., Massimo Pigatto in 2:41'57" 695'ass. e Remo Matteazzi in 2:56'04" 959'ass. La mia gara è stata svolta come allenamento in vista della Strasimeno Ultramaratona domenica prossima, sono partito ad un ritmo molto tranquillo, sui 3'50" al Km, per poi andare in progressione dal 15Km sino al traguardo, sono contento perchè ho recuperato diverse posizioni dal 15Km al 22-23Km dove ho tenuto un ritmo sempre vicino ai 3'30"/km. Molto impegnativi i km26-27-28 in salita dove ho dovuto calare l'andatura a 4'15"/km per non avere problemi muscolari. Migidio Bourifa negli spogliatoi mi ha detto che i chilometri in salita li ha percorsi sempre ad una velocità non più lenta di 3'20"/km, un fenomeno. A parte questo sono abbastanza soddisfatto dell'ultimo test in funzione Strasimeno, l'unico problema è che non riesco a farmi passare il fastidioso raffreddore con mal di gola e leggera bronchite che mi sta affliggendo in quest'ultimo periodo. Speriamo che in settimana se ne vada.
Un complimento a tutti i miei compagni della FULMINEA RUNNIN TEAM che si impegnano sempre al massimo.