Analizzando con calma tutti gli aspetti della Longford Marathon posso certamente affermare che le nostre gare italiane sono organizzate indubbiamente in modo migliore, sotto tutti gli aspetti. La Longford Marathon per numero di partecipanti può essere paragonata tra quelle che ho corso qui in Italia, forse solo alla maratona del Custoza di Sommacampagna, anche se il numero di partecipanti della gara irlandese è di circa la metà rispetto a quella veneta. Al traguardo si sono classificati 270 atleti (232 uomini e 38 donne), alla mezza sono arrivati 557 atleti (338 uomini e 219 donne). Il percorso si dipanava per la maggior parte nelle campagne intorno alla cittadina di Longford, nel cuore dell'Irlanda, cioè nel nulla, si e no avrò incrociato 10-20 persone nei miei 42,195 km corsi in perfetta solitudine almeno per il primi 30 km dove mi sono divertito a guardarmi intorno e ad ammirare le belle casette in stile irlandese, le mucche e le pecore beate al pascolo e la poca ma cordiale popolazione che ai passaggi nei rari villaggi applaudiva calorosamente. La cosa che mi è piaciuta di meno è stata quella di correre per tutti i 42 km su strade aperte al traffico, va be' per 30 km onestamente di macchine e persone lungo il tracciato se ne sono viste veramente poche, ma nell'ultimo tratto si correva nella corsia di emergenza di una strada statale molto trafficata con le auto che spesso e volentieri ti facevano il pelo a più di 100 km/h. L'arrivo poi sembrava abbastanza improvvisato con lo striscione del traguardo sostenuto da due scalotti e il viale aperto al traffico con i polizziotti un pò distratti nel dirigerlo. I ristori di cui spesso e volentieri ci lamentiamo in Italia erano molto originali: solo acqua in bicchierini di plastica, almeno fino alla mezza, poi nella seconda parte, anche qualche bicchierino di bibite energetiche. Scadenti direi. Spugnaggi inesistenti anche se in effetti non sarebbero serviti molto considerato il clima fresco e il diluvio che ci ha completamenti inzuppati subito appena dopo la partenza. I servizi post gara anch'essi scadenti, non ho visto nessun banchetto per rifocillarsi e, cosa più importante, le docce non c'erano. Dunque il paragone con Sommacampagna nasce spontaneo e la vittoria della maratona nostrana appare scontata, non per il percorso di Longford che mi è piaciuto molto, ma per tutto il resto! Quindi W l'Italia!Parlando brevissimamente della mia gara, era la settima maratona del 2008 dove ho ottenuto la mia terza prestazione dell'anno con 2.37.28, che considerando che era una corsa di allenamento mi fa ben sperare in vista di Berlino. Mi sono classificato quarto nella classifica generale e il miei passaggi sono stati i seguenti:
5 km 17'49" (media 3'34"/Km)
10 km 36'12" (media 3'37/km)
21,1 km 1.16'40" (media 3'38"/Km)
30 km 1.50'00" (media 3'40"/km)
42,2 km 2.37'28" (media 3'44"/km)
 Il calo più evidente è stato negli ultimi 12 km dove come detto si è corso per lunga parte sulla strada statale molto trafficata e battuta da un fastidioso vento contrario che ha contribuito ad aumentare la fatica. Tutto sommato mi ritengo soddisfatto e il recupero è stato velocissimo. Già ieri a quattro giorni dalla maratona sono tornato a correre discretamente veloce coprendo 16 km in 1h03' di cui gli ultimi 13 alla media di 3'50"/km senza particolare sforzo nonostante la tempertura fosse di 30°. Domani gara da "acido lattico" di 10 km a Feltre, sabato prossimo raduno con la nazionale di ultramaratona e test di 60-70km a Luco dei Marsi.Buone corse a tutti amici runners!























Anche ieri (domenica) grazie alla temperatura ancor più fresca di 16° (avevo quasi freddo all'inizio) ho corso un bel medio di 10 km in 36'25" a al ritmo di 3'38"/km. Dopo 8 km di corsa lenta ho aumentato gradualmente l'andatura cercando di simulare l'andatura della maratona, è andato tutto bene e con il fresco è stata tutta un'altra musica, mi sentivo veramente bene e le gambe giravano con facilità, basta vedere anche la FC che ha toccato un massimo di solo 161 battiti e una media di 141, nonostante abbia corso alcuni chilometri sui 3'30" e anche più veloce. In totale ho coperto 20 km in 1h18' alla media di 3'54" e sono tornato a casa molto soddisfatto e rinfrancato dopo la delusione patita giovedì scorso, e con ottime sensazioni in vista della maratona di domenica prossima a Longford che correrò come allenamento. In totale in settimana ho percorso 120 km.
 
Sono arrivato prima ai 35 km e ho preferito non andare avanti ulteriormente, onestamente ero abbastanza stanco e correndo mi domandavo come faccio a resistere quando corro gare di 50-60 oppure 100km, forse ieri sarei arrivato a mala pena a una 42..... Ho cercato di correre in progressione partendo molto tranquillo a 4'30, complice anche la strada in leggera salita nella prima parte, per poi andare ad aumentare il ritmo correndo alcuni km (pochi) a ritmo maratona di circa 3'40"/km ma mediamente sempre intorno ai 4 al km o meno. In totale ho impiegato 2 ore 24'03" alla media di 4'07", correndo i primi 17,5 km in 1h14' alla media di 4'14"/km e i secondi in 1h10' alla media di 4'00"/km. 
La frequenza cardiaca ha toccato un massimo di 154 battiti per minuto con una media totale di 139, quindi è rimasta sempre ben al di sotto della soglia massima che per me è intorno ai 170-175 battiti. In effetti non sono mai andato in difficoltà e ho corso con margine, però non c'è niente da fare, il caldo (anche se è diminuita l'afa) si è fatto sentire parecchio e alle 16.30 quando sono partito la temperatura era di 30° o più. Ho fatto qualche sosta veloce ogni volta che trovavo una fontana, ho sudato molto ma per fortuna sono anche riuscito ad idratarmi a sufficienza. Prima di partire sono salito sulla bilancia e pesavo 70.0 kg, dopo l'arrivo ero 67.3 kg nonostante nelle quasi 2.30 ore di corsa avessi bevuto molta acqua. Stamattina pesavo poco meno di 69 kg. Complessivamante mi posso ritenere soddisfatto dell'allenamento svolto, era da dopo il Passatore e la Night Marathon dei primi di Giugno che non superavo i 30 km di corsa anche se ultimamente avevo portato la media giornaliera vicino ai 20 km e la settimana scorsa, domenica, avevo corso per 30 km però in due momenti della giornata (mattina e sera). E' molto diverso correre per 30-35 km in una volta sola piuttosto che in due volte nella stessa giornata, è ovvio, è molto meno impegnativo. Complessivamente nella settimana ho coperto 140 Km esatti con una media di 20 al giorno. Questa settimana farò ancora abbastanza strada ma un pò meno rispetto alla scorsa, voglio di raggiungere una buona brillantezza in vista della Longford Marathon del 24 Agosto, dove non vado a caccia del personale ma neanche a fare una passeggiata.

Personaggi come Giorgio Calcaterra e Monica Carlin possono essere paragonati ai keniani che vincono in lungo e in largo in tutta Europa e nel mondo. Loro hanno il tipico aspetto del corridore delle lunghe, pardon lunghissime distanze: non altissimi, fisici minuti e, attenzione, sguardo sicuro. Pochi minuti prima del via, chi ha avuto la possibilità di vederli da due passi aveva scommesso sulla loro vittoria. Erano concentrati al punto giusto. 
L'avvocato Monica Carlin trasmetteva sicurezza e freschezza atletica da far invidia a chicchessia. Rivederli (Monica e Giorgio) dopo tante ore all'arrivo è stata una sorta di cartina di tornasole, in altre parole loro hanno tagliato per primi il traguardo, stanchi, ci mancherebbe altro, ma con la certezza, unita alla spavalderia, di aver vinto ancora una volta il Passatore. Giorgio Calcaterra ha chiuso il suo impegno con il nuovo primato personale sulla distanza (6:37:43); il suo è stato il terzo successo consecutivo. Il trentaseienne tassista romano ha eguagliato il record di vittorie di due grandi protagonisti del passato: Vito Melito, vincitore nel '76, '77, 78 e poi quattro anni più tard,i nel 1981, e del russo Alexey Kononov primo nel '93, '94 e '95 e successivamente del '97, 2000 e 2001. Monica Carlin, ottava assoluta, ha bissato il successo del 2006.Ma non ci sono stati solo questi due azzurri a illuminare la notte del Passatore, che si è dipanata con musica anni Sessanta in Piazza del Popolo, a Faenza, nell'attesa degli arrivi dei migliori. 
Ottime sono state le prove di Marco Boffo e di Paola Sanna, secondi, mentre i russi Izmailov, Vishnyagov, Bajenov e Khudyakov erano tra gli sconfitti. Non deve passare inosservato, poi, il quarto posto di Francesco Caroni, neofita della distanza, così come il quinto di Andrea Rigo. Hanno invece alzato bandiera bianca Mario Fattore, sino a un paio di stagioni fa il migliore degli azzurri, con vittorie a Faenza e ai Mondiali, e Marco D'Innocenti, quest'ultimo fermatosi lungo la salita del Passo Colle di Casaglia, dove tra l'altro è posto il Gran Premio della montagna (Cima Coppi), come se si trattasse di una tappa del Giro d'Italia. Che, guarda caso, vede sempre in concomitanza il tappone alpino con la classica su strada tosco-romagnola di 100 chilometri.
Decido di fermarmi, bere qualcosa e poi fare un pò di 400 metri con recuperi lenti di 200 metri, non ho più voglia di fare i 1000, si fatica troppo a respirare, forse i 400 saranno meno faticosi, vedremo.Nuova partenza, alla fine ne ho fatti 10 ma è stata dura ugualmente, soprattutto negli ultimi, ecco i tempi:
Non è ancora finita ora devo tornare a casa, altri 5 km tutti in leggera salita abbastanza faticosi ma niente in confronto delle ripetute, li percorro in 21'11" arrivando col buio, ancora si fatica a respirare. Sono soddisfatto perchè in totale ho percorso 22 km in 1.29.57 alla media totale di 4'05" al km compresi i recuperi lenti. E' estremamante importante per me in questo periodo aumentare il volume di chilometri percorsi poichè tra 2 settimane dovrò correre la maratona di Longford in Irlanda anche se non al massimo delle mie forze e tra un mese correrò la 6 ore di Luco dei Marsi in concomitanza col raduno della Nazionale di Ultramaratona dove se possibile mi piacerebbe vedere il traguardo.