lunedì 24 settembre 2012

Finalmente un buon lungo


La settimana successiva alla maratona alpina è stata abbastanza complicata. La corsa si è svolta sabato 8 settembre e fino al mercoledì successivo riuscire a correre sotto ai 5' al chilometro, per me si è rivelato difficile. Scendere dalle scale per alcuni giorni è stata una vera e propria impresa che mi ha fatto tornare in mente la prima volta che andai a correre la NYC marathon nel 2007 quando nei giorni successivi non c'era niente che non mi facesse male, soprattutto quando dovevo scendere nella metropolitana ed ero costretto ad affrontare dei gradini verso il basso. Probabilmente avevo dato tutto perchè negli anni successivi non fu così e probabilmente è stato così anche alla maratona alpina dove le numerose discese (lunghe e ripide) hanno senza dubbio distrutto i muscoli delle mie gambe, soprattutto quelli delle cosce. Il recupero è stato più difficile del previsto e mi ha anche spaventato in prospettiva Chicago. Pensavo di poter recuperare facilmente in un mese dalla maratona alpina invece mi sono reso conto di aver rischiato veramente grosso. Il sesto giorno successivo alla maratona alpina le gambe stavano un pò meglio e, sbagliando, ho deciso di provare a fare delle ripetute da 3000 in pista.  A meno di una settimana da un impegno molto probante non aveva senso tirarsi il collo proprio quando si stavano vedendo i primi segni di recupero, ma per non sgarrare sulla tabella che mi ero preparato dopo Helsinki ho deciso di provarci lo stesso. Ripeto: sbagliandomi! Pensavo che non forzando troppo e correndo leggermente sotto ritmo tenendo i 3'50-55" circa al chilometro non avrei avuto problemi, invece verso la fine della terza serie ho iniziato a sentire un dolore molto fastidioso all'altezza dell'adduttore della gamba destra che mi ha costretto allo stop e al rientro a casa camminando per 3 km. Lo stesso adduttore che mi ha fatto tanto tribolare in passato e ultimamente a marzo impedendomi di correre a Treviso. Il giorno dopo con ancora molto fastidio ho approfittato per fare molto stretcing e per una camminata di 1h30, stessa cosa per domenica dove alternando corsa lentissima e camminata sono stato in giro per 3 ore, almeno ho sbollito il nervoso! Nei tre giorni successivi ho alternato 10 km di corsa lenta e camminata continuando con gli esercizi di stretcing prima e dopo le sedute. Giovedì fortunatamente andava meglio e ho corso facilmente e con cautela 15 km  a 4'20"/km di media. Venerdì ancora 35' di corsa lentissima alternata a camminata seguiti da altri 35' minuti di fondo lento (totale 12 km). Sabato ho provato ad aumentare ancora un pò con 15 km a 4'10", è andata bene perchè non ho avuto fastidi. All'adduttore non avevo nessun dolore, piuttosto mi dava un leggero fastidio il nervo sciatico della gamba sinistra che da un paio di mesi si fa sentire ma che fortunamente non mi causa tanti problemi nella corsa; molto di più quando sono in macchina o in ufficio seduto sulla sedia. Domenica (ieri) sono partito deciso per recuperare il lungo che avevo saltato domenica scorsa. Grazie al cielo è andato molto bene e ho tenuto un ritmo più veloce del previsto correndo tre frazioni da 10 km sempre in leggera progressione, la prima in 41'20", la seconda in 41'00" e la terza in 39'50", per 30 km in 2h02'10" alla media di 4'04" al km. Non ho neanche sofferto più di tanto con una frequenza cardiaca media di 149 BPM, questo mi rende felice in vista della maratona di Chicago tra 13 giorni dove so che ci sarà da soffrire ma spero non come ad Helsinki. Per correre in 2h49' basta andare a 4' al km quindi molto vicino a come sono andato ieri, confido pertanto di poter puntare ad un obiettivo simile. Spero solo di recuperare bene dagli acciacchi e di riuscire ad effettuare ancora un paio di buoni allenamenti questa settimana, prima dello scarico completo degli ultimi 6 giorni.

6 commenti:

Tosto ha detto...

mi ricordo quando ho fatto l'ecomaratona dei Cimbri. Per una settimana non son riuscito a correre e alla maratona di Venezia sono arrivato che non avevo ancora recuperato (un mese dopo). Per fortuna che tu hai un fisico più robusto del mio.

Drugo ha detto...

I dati del lungo sembrano dire che il recupero è a buon punto.
Secondo me il lavoro sostenuto dai muscoli delle cosce alla maratona alpina potrebbe tornarti utile anche a Chicago.

Enrico VIVIAN ha detto...

terribile sforzo eccentrico durante la maratona alpina! da prendere a piccole dosi fino ad assuefazione: poi ti costerà la stessa fatica di quello concentrico!

sembri averlo digerito: sei salvo!

lello ha detto...

un buon lungo , ci si vedra' a Valencia

andrea dugaro ha detto...

non potevo credere che avessi fatto la maratona alpina....uno come te, a un mese dalla maratona di chigago
penso che tu abbia fatto il maratoneta saggio per tanti anni e ora la tua testa ha voglia di fare quello che gli gira, e non c'è di meglio,
fondamentale è divertirsi altrimenti si annega in una spirale di noia e problemi fisici
dunque buon recupero e vai tranquillo con la maratona, avrai un buon risultato, basta che lasci alle gambe il giusto respiro

Andreadicorsa ha detto...

@Tosto-Drugo-Enrico: la maratona alpina penso sia recuperata. Gli acciacchi sono sempre li dietro l'angolo ma spero non mi rompano le scatole almeno fino a chicago, dopo di che mi dedicherò per una decina di giorni allo scarico completo.. negli ultimi 3 giorni ho fatto 2 ottimi allenamenti, ho buona fiducia ma l'allenamento è una cosa e la maratona è un'altra, è solo quella la mia paura, paura di non essere pronto!
@Lello: grazie grazie, allora ci vediamo a fine novembre:-) buona preparazione!
@Andrea: è vero bisogna guardarsi intorno ogni tanto e cercare nuovi orizzonti. devo dirti che la maratona alpina è stata una bellissima esperianza, l'anno prossimo fisico permettendo, dopo la maratona di treviso ai primi di marzo penso che mi iscriverò alla ultrabericus.
ciao:-)

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